Al buco nero dei mancati pagamenti della pubblica
amministrazione, in Italia si aggiunge il cronico ritardo delle imprese nel
saldare anche le fatture tra privati. Il settore peggiore, da questo punto di
vista, pare proprio essere la grande distribuzione, dove i pagamenti puntuali
sono solo il 21,7% del totale. Questo dato, oltre ad essere il peggiore in
Europa, è anche distante dalla media nazionale, dove i pagamenti puntuali in media
sono pari al 45,7% del totale. I dati di Cribis D&B evidenziano però una
netta divisione territoriale: a Nord est i pagamenti delle catene di
supermercati sono puntuali nel 40,8% dei casi, a Sud solo per il 14,2% delle
fatture. La frattura geografica è evidente anche nelle dimensioni del ritardo.
Nel Mezzogiorno infatti ben il 15% delle fatture è saldato con ritardi tra 30 e
60 giorni, dato che crolla all'1,7% nel Nord Est. La situazione potrebbe
tuttavia migliorare a breve, in virtù dell'applicazione della nuova normativa
che prevede pagamenti entro 60 giorni per gli alimentari non deteriorabili, a
30 per le merci deperibili (il famoso articolo 62 del decreto Salva Italia): ma
quest'obbligo riguarda solo una parte dei fornitori della grande distribuzione.
Per altri fornitori la situazione potrebbe addirittura peggiorare, vari gruppi
già in difficoltà per le vendite in calo dovranno ritardare i pagamenti a
questi fornitori per adempiere alle nuove normative per deperibili e freschi.
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