lunedì 27 aprile 2015

EXPO, i capolavori dell’agricoltura di Confagricoltura

Immaginate un kiwi, un ranuncolo, una spiga di grano, una goccia di latte, il perlage di uno spumante ingranditi centinaia di volte oltre la capacità della vista umana. Quello che ci appare sono vere e proprie opere d’arte, che compongono il grande patrimonio culturale e artistico rappresentato dai prodotti dell’agricoltura. Ventinove filmati realizzati con tecnologie all’avanguardia, ognuno dedicato a un prodotto della terra, si alterneranno su una delle grandi pareti del Cubo Edicola-Mercati posto all’ingresso di Palazzo Italia, su cui farà mostra di sé il logo di Confagricoltura. Vere e proprie opere d’arte, “firmate” dagli agricoltori, assimilabili ai grandi brand del Made in Italy. “La valorizzazione dello stile italiano, il connubio tra agricoltura, cultura e arte come parte di un universo unico. Questo il messaggio che accompagnerà Confagricoltura verso Expo, l’attraverserà per diventare eredità immateriale e lascito al mondo dell’Esposizione universale in Italia - ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, evidenziando il carattere distintivo dei nostri prodotti agricoli, frutto del genio e dell’ingegno che ha reso famoso il Made in Italy nel mondo. “Prodotti di ‘lusso’ – ha spiegato - ma accessibili e ‘democratici’, che garantiranno il loro prezioso contributo per nutrire il Pianeta”. Molte le attività in programma a disposizione delle imprese associate, che potranno utilizzare la vetrina di Expo per rafforzare il proprio posizionamento strategico, per consolidare e sviluppare l’attività di internazionalizzazione. Senza tralasciare la promozione del territorio, attraverso la proposta ai visitatori di pacchetti turistici ed eno-gastronomici e la valorizzazione del Made in Italy, con eventi  che leghino il settore agricolo agli altri che fanno grande il nostro Paese, dalla moda al design, dall’arte alla cultura. All’interno di Expo, Confagricoltura organizzerà una serie di eventi nell’Auditorium, con l’obiettivo di stimolare il dibattito a livello internazionale sui grandi temi di Expo: il 29 maggiol’Assemblea di Confagricoltura e il convegno dell’Impresa familiare/Sindacato Pensionati, il 26 giugno il convegno di Eban, 16 luglio il convegno sulle biotecnologie e quello dei Giovani di Confagricoltura, il 24 settembrel’incontro su Ambiente e sostenibilità, il 16 ottobre il Forum Agriturist, il 18 ottobre il G140. Fuori Expo, Confagricoltura sarà presente in uno spazio nel centro di Milano,  la Vigna di Leonardo, location di particolare suggestione, legata al grande genio di Leonardo da Vinci. E’ in questa casa, infatti, oggi di proprietà della famiglia Atellani, che Leonardo custodiva la sua preziosa vigna, che gli era stata regalata da Ludovico il Moro. La vigna, rimasta integra fino al‘900 e poi distrutta durante la I guerra mondiale, è stata riportata in vita grazie alla Fondazione Portaluppi, ad una task force di studiosi guidati da Attilio Scienza e Luca Maroni e ad un progetto sostenuto da Comune di Milano e da Confagricoltura. Il Palazzo degli Atellani e il suo giardino saranno la casa di Confagricoltura fuori Expo. Qui si organizzeranno visite, incontri B2B (sono già in programma incoming nei settori vitivinicolo, florovivaistico ed agroalimentare), convegni, serate a tema, degustazioni e molto altro ancora. Confagricoltura avrà a disposizione, all’interno della caffetteria, uno spazio per l’esposizione e la vendita dei prodotti delle aziende associate. In occasione dell’Esposizione Universale si è portata l’agricoltura in città. E’ questo l’obiettivo di “MiColtivo. The Green Circle”, il progetto promosso da Fondazione Riccardo Catella e realizzato da Confagricoltura insieme alla Fondazione Nicola Trussardi. Così si è posto in essere Wheatfield, ovvero l’opera d’arte ambientale dell’artista americana Agnes Denes, che è un suggestivo campo di grano di  5 ettari tra i palazzi di Porta Nuova. Contemporaneamente, sempre Fondazione Catella e Confagricoltura, stanno realizzando l’iniziativa “Coltiviamo insieme”: un orto con frutteto di 4.000 metri quadrati progettato, con il supporto di Tobias Bucher, agricoltore ed esperto di paesaggio, che sorge in un’area adiacente al giardino pubblico di via De Castillia. Confagricoltura ha inoltre firmato un Protocollo di intesa, per il semestre di Expo 2015, con il Parco Tecnologico Padano, polo di eccellenza per l’innovazione nell’agroalimentare, che opera in stretto contatto con Università, centri di ricerca, enti di controllo ed imprese. Nella sua sede, a pochi chilometri dall’Esposizione, si organizzeranno seminari sulle varie filiere, si studieranno le tendenze dei mercati internazionali, si potranno effettuare visite e prove in campo, con il coinvolgimento di aziende agricole. “Sul dopo Expo - ha concluso il Presidente Mario Guidi - Confagricoltura crede molto, perché l’Esposizione avrà avuto successo se sarà stata in grado di trasmettere al mondo una nuova concezione di agricoltura, patrimonio di valori e tradizioni, ma fortemente orientata all’innovazione. Un’agricoltura che può e deve avere un ruolo centrale nell’economia mondiale. Per “nutrire” il Pianeta, non solo da un punto di vista alimentare, ma anche culturale”.

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