mercoledì 29 aprile 2015

Xylella, Bruxelles decide per il taglio degli ulivi del Salento

L'obiettivo era trovare una soluzione accettabile sia per l'Italia, che deve attuare concretamente le misure anti-Xylella, sia per gli altri Paesi dell'Unione europea più direttamente coinvolti, come la Francia. Ma, dopo essere rimasto incerto per tutto il giorno, l'esito è stato il peggiore tra quelli previsti.Il Comitato UE per la salute delle piante ha adottato la linea dura e deciso per "rigide misure di eradicazione" (vedi rimozione e distruzione) delle piante infette, e di tutte le piante ospiti nel raggio di 100 metri, a prescindere dal loro stato di salute. Non solo, è prevista "la possibilità per l'Italia di applicare misure di contenimento nell'intera provincia di Lecce, dove l'eradicazione non è più attuabile". In questo caso, "viene mantenuto il requisito di rimuovere sistematicamente tutte le piante infette e di testare le piante circostanti nell'arco di 100 metri in una zona di 20 km adiacente le province di Brindisi e Taranto". Anche la movimentazione e le importazioni nell'UE di piante note per poter essere suscettibili al batterio "saranno soggette a condizioni rigorose", con un veto specifico per l'import di piante di caffè provenienti da Honduras e Costarica, considerato l'elevato rischio di infezione. Le nuove misure impongono agli Stati membri anche di notificare nuovi focolai, di effettuare indagini ufficiali e di delimitare rapidamente le zone colpite. Secondo il Comitato per la salute delle piante "la mancanza di trattamenti efficaci per curare le piante, una volta infettate, l'ampia gamma di specie di piante note per essere sensibili" alla Xylella e "l'alta probabilità di diffusione all'interno della Unione europea fanno di questo batterio una gravissima minaccia per il settore agricolo comunitario". Per diventare esecutiva a tutti gli effetti, la decisione del Comitato necessita ora di due passaggi: l'approvazione del nuovo documento di indirizzo da parte della Commissione europea e, in secondo luogo, la pubblicazione del Regolamento. Con tempistiche del tutto variabili.

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