giovedì 23 luglio 2015

Danni e riduzioni delle rese di pomodoro da industria a causa delle alte temperature

C’è forte preoccupazione tra i produttori di pomodoro per il perdurare delle temperature superiori a 40 gradi da oltre dieci giorni, che rischiano di compromettere le coltivazioni. E’ quanto è emerso dalla riunione, convocata d’urgenza a Palazzo della Valle, della Federazione nazionale pomodoro da industria di Confagricoltura, con l’obiettivo di tracciare un primo bilancio della campagna nazionale in corso.
I problemi riguardano sia il pomodoro che sta per essere raccolto, danneggiato da lessature e scottature, sia quello medio-tardivo, che mostra una preoccupante carenza di allegagione. A questo si aggiunge l’infestazione di Orobanche, una pianta parassita che già da diversi anni ha invaso il Tavoliere della Puglia. Tutto questo si traduce inevitabilmente in una diminuzione delle rese e di conseguenza in un forte calo della quantità prodotta che, in alcune aree particolarmente colpite, può anche arrivare sino al 40-50% in meno di quella stimata.

“Nonostante questo – ha evidenziato il presidente della Federazione nazionale di Confagricoltura Marco Nicastro – si segnalano già riduzioni ‘ingiustificate sui prezzi dei pomodori in corso di raccolta. Una situazione assolutamente anomala, considerata la riduzione dell’offerta. Sono però fiducioso e mi auguro che il buon senso e la collaborazione dei due Distretti del pomodoro da industria, quello del Nord e quello del Centro Sud d’Italia, al banco di prova per il primo anno, riesca a non penalizzare i produttori di uno dei simboli più noti del Made in Italy agroalimentare”.

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