lunedì 3 agosto 2015

Accordo Mipaaf-Agenzia beni confiscati mafia per 1700 terre

Sono quasi 1.700 su un totale di 2.200 i terreni agricoli confiscati alle organizzazioni criminali gestiti dall'Agenzia nazionale di riferimento che verranno valorizzati e resi produttivi grazie alle competenze tecniche messe a disposizione dal Ministero delle Politiche Agricole. E' l'accordo siglato oggi dal ministro Maurizio Martina con il vice ministro Andrea Olivero e il prefetto Umberto Postiglione, direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. ''Un bene su quattro tra quelli confiscati - ha detto Martina - è un terreno agricolo, per questo puntiamo a un lavoro più continuativo con l'Agenzia per riportare alla legalità e all'agricoltura, magari a carattere sociale, queste terre; ogni ettaro strappato ai criminali e restituito alle comunità è un simbolo''. Operativamente verranno creati gruppi di lavoro con l'Agenzia e il coinvolgimento di soggetti che già oggi hanno dimostrato di saper gestire con integrità ed efficacia i beni.

''Penso a Libera di Don Ciotti - ha aggiunto Martina - con cui il Mipaaf ha già un accordo in essere, potremo lavorare a incrociare queste due esperienze''. Secondo Olivero la collaborazione con l'Agenzia è una reale risposta alla società civile per riportare a valore della collettività i beni confiscati e sequestrati, grazie all'impegno profuso dalle Forze dell'Ordine e dalle Autorità giudiziarie''. Si tratta del primo accordo che l'Agenzia ha siglato con un ministero, ha precisato il Prefetto, ricordando che i terreni confiscati si trovano in tutta Italia, in particolare 717 in Sicilia, 470 in Calabria, 306 in Puglia sia in Campania, ma anche 45 in Lombardia e 202 nel Lazio; in Toscana invece sono 22 con un'azienda di ben 700 ettari in provincia di Siena.

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