giovedì 6 agosto 2015

Sistema Irriguo: il decreto del Ministero

Questa è da catalogare come notizia importante,perché scriviamo d acqua e di regolamentazione del sistema irriguo. Un decreto ministeriale che traccia linee guida,condivise con la conferenza Stato Regioni. Il Ministero informa che questo provvedimento consentirà di avere una visione completa delle quantità d'acqua a disposizione per questo utilizzo ed evitare gli sprechi.Un provvedimento che migliorerà anche il lavoro dei consorzi di bonifica.

In grande sintesi,il decreto ministeriale opererà per avere Un sistema di monitoraggio dei consumi unitario e su base nazionale; Maggiore precisione nelle misurazioni;la costituzione di un gruppo di lavoro interministeriale.

Di seguito il dettaglio dei titoli indicati:

SISTEMA UNITARIO DI MONITORAGGIO NAZIONALE DEI CONSUMI IDRICI

Il documento approvato prevede una modalità unitaria a livello nazionale di monitoraggio dei volumi idrici prelevati, impiegati a fini irrigui e restituiti, superando, di fatto, la frammentazione di sistemi e metodologie che, fino ad oggi, hanno reso lacunose le modalità di raccolta e analisi delle informazioni disponibili sull’uso dell’acqua irrigua.

PIÙ PRECISIONE NELLA MISURAZIONE  DI PORTATA E VOLUMI IDRICI

Il documento, inoltre, dà indicazioni alle Regioni e alle amministrazioni pubbliche su dove e con che modalità inserire i misuratori di portata e di volume, con specifico riferimento ai contesti territoriali e alle strutture organizzative presenti sul territorio, in coerenza con la normativa europea sulle acque. Laddove risulta tecnicamente impossibile o economicamente svantaggioso procedere all’installazione di adeguati misuratori, le informazioni relative ai volumi vanno integrate con stime la cui metodologia, sarà scientificamente validata e condivisa dai soggetti interessati.

GRUPPO DI LAVORO INTERMINISTERIALE DEDICATO

Il documento approvato è stato predisposto da un gruppo di lavoro composto, oltre che dal Ministero delle politiche agricole, dal Ministero dell’ambiente, dalle Regioni e Province autonome, dalle Autorità di gestione dei distretti idrografici, dal CREA, dall’ISTAT, dall’ANBI e con la collaborazione delle Associazioni di categoria agricola, che continuerà ad operare per accompagnare la fase di recepimento regionale e di monitoraggio delle informazioni.


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