martedì 8 settembre 2015

A Bruxelles va in scena la rabbia degli agricoltori

Un esercito di 6mila agricoltori e produttori di latte e 2mila trattori. Gli agricoltori di tutta Europa, tra lanci di uova, clacson e sirene, sono tornati a presidiare le strade di Bruxelles per chiedere aiuto all'Unione europea.
In giornata era prevista una riunione dei ministri dell'Agricoltura dei 28 stati membri con lo scopo di trovare contromisure contro il calo dei prezzi dei prodotti alimentari.
Il calo dei prezzi è stato generalizzato e ha colpito la produzione di latte, delle carni bovine e suine. A pesare non è solo una situazione economica stagnate, ma iniziano a sentirsi anche le controsanzioni che la Russia di Putin ha adottato nei confronti dei prodotti europei dopo il braccio di ferro dovuto alla crisi ucraina. Gli agricoltori hanno presidiato il quartiere europeo cercando di forzare il blocco delle forze dell'ordine. Negli scontri sono rimasti feriti in modo lieve tre agenti ma non sono stati effettuati arresti tra i manifestanti, dispersi con gli idranti e il lancio di lacrimogeni. Tra i dimostranti ricca anche la delegazione italiana, ricevuta dal ministro dell'agricoltura Maurizio Martina che prima dell'incontro ha dichiarato: "E' importante che tutti possano attivare misure straordinarie con risorse straordinarie". L'obiettivo sarebbe quello di ottenere dall'Ue fondi straordinari da aggiungere ai 120 milioni che l'esecutivo aveva promesso alla zootecnia mesi fa. "Gli aiuti dovrebbero aiutarci a commerciare meglio il prodotto Dop come il Grana Padano, in competizione con formaggi di altra qualità, che non sono fatti con il latte italiano", a parlare è un giovane agricoltore e produttore caseario di Brescia che insieme ad altri accompagna la Coldiretti: "Qui a Bruxelles ho incontrato tanti agricoltori stranieri, che non sanno ancora cos'è un vero prodotto Dop". Grida la sua rabbia anche Cinzia, produttrice di frutta, vino e olio della provincia di Livorno: "Produciamo sottocosto e le aziende chiudono". Secondo dati della stessa Coldiretti della crisi, nel 2008, in Italia sono state chiuse oltre 170mila stalle.
Per quanto riguarda gli organi Ue a parlare è stato Jyrki Katainen, vice presidente della Commissione europea, che ha presentato il pacchetto proposto dalla Commissione: "Consentirà di usare 500 milioni di euro di fondi a beneficio immediato degli agricoltori", nello specifico gli aiuti dovrebbero essere destinati a sostegno del settore lattiero-caseario.

Nessun commento:

Posta un commento