lunedì 21 settembre 2015

Rivoluzione 'spaziale' per agricoltura e allevamento

Si prospetta una rivoluzione 'spaziale' per le due attività produttive più antiche dell'uomo: l'agricoltura e l'allevamento. Grazie ai nuovi satelliti europei che saranno lanciati in orbita nei prossimi mesi, si svilupperà una nuova generazione di servizi che aiuterà agricoltori e allevatori a migliorare la produttività per nutrire la popolazione mondiale in costante crescita. Ad affermarlo è Volker Liebig, direttore dei programmi di Osservazione della Terra dell'Agenzia spaziale europea (Esa), a margine dell'inaugurazione della mostra European Space Expo.
Un grande aiuto all'agricoltura arriverà dai nuovi satelliti 'sentinella' del programma spaziale Copernicus, varato da Commissione europea ed Esa con l'obiettivo di monitorare la salute del Pianeta. Entro il 2018 l'Europa intende completare lo schieramento delle prime tre coppie di satelliti (Sentinel 1, 2 e 3) per raccogliere informazioni dettagliate su terra ferma, oceani e atmosfera. ''Da questi satelliti ci aspettiamo un grande passo avanti'', afferma Liebig. ''Avremo una nuova immagine dell'intera superficie terrestre ogni 5 giorni e dell'intera Europa ogni 2 giorni: questo - prosegue Liebig - aprirà la porta a nuove applicazioni, ad esempio per prevedere il raccolto dei campi con maggiore accuratezza. Molto si potrà fare anche per l'agricoltura di precisione, con applicazioni che diranno quando i campi hanno bisogno di acqua, fertilizzanti e pesticidi. Un passo fondamentale per nutrire il Pianeta, visto che entro il 2050 avremo 2 miliardi di persone in più''.

Anche gli allevamenti potranno beneficiare dell''occhio' dei satelliti europei. Un esempio viene da E-Track, un nuovo sistema per il monitoraggio dei movimenti e dei comportamenti degli animali. La localizzazione, più precisa che con il normale Gps, viene fatta sfruttando il primo sistema di navigazione satellitare europeo Egnos. Proprio i suoi satelliti stanno già 'guidando' il 70% dei trattori europei automatizzati, e in futuro saranno supportati anche dai nuovi satelliti della costellazione Galileo, che si completerà entro il 2020.

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