mercoledì 14 ottobre 2015

Il Rurale che cresce., uno studio sul sistema didattico nelle aree del GAL Murgia Più

Il GAL Murgia Più ha realizzato uno studio sul sistema didattico nel territorio di competenza, analizzando con particolare attenzione le masserie didattiche.
Le masserie didattiche hanno l’importante ruolo di avvicinare le giovani generazioni (ma anche gli adulti) al mondo rurale che dal dopoguerra in poi è stato quasi dimenticato.
Le stesse propongono percorsi mirati ad avvicinare i ragazzi alle filiere più importanti (vino, olio, pane, latte) ma anche al rispetto dell’ambiente (attraverso percorsi sulle energie alternative) e del bosco.
Il sistema si sta sempre di più affermando, le scuole partecipano attivamente alle iniziative proposte dalle masserie e anche i genitori preferiscono passare la domenica o i giorni festivi in masseria piuttosto che a casa davanti alla TV.
Cosa può essere ancora migliorato?
Il territorio della Murgia è caratterizzato dalla presenza della “Gentile di Puglia”, una razza ovina autoctona che produce attualmente latte e carne, ma un tempo era utilizzata per la lana da cui si ottenevano dei maglioni molto caldi che permettevano ai pastori del luogo di proteggersi dal freddo avvolte molto rigido. Oggi le bambine non sanno più lavorare “ai ferri” e questo lavoro si sta andando via via perdendosi. Le fattorie che possiedono ovini potrebbero inserire il percorso di trasformazione della lana. Altro percorso interessante che applica questa fattoria è la “Farmacia rurale” che permette di far conoscere quali sono i rimedi naturali per curare delle lievi malattie o come prevenirle e come cercare  o produrre le erbe naturali che possiedono proprietà curative.
 Spesso si parla di cambiamenti climatici ed adeguamento dell’ambiente circostante agli stessi, i bambini potrebbero essere molto stimolati da questo tipo di percorso, imparando sin da piccoli a rispettare l’ambiente ed a conoscere le conseguenze di uno stile di vita poco compatibile.  È importante, inoltre, far crescere la sensibilità sul tema della siccità e del razionale uso dell’acqua, attraverso percorsi sul ciclo di vita dell’acqua e sulle possibili conseguenze dovute allo spreco della risorsa idrica.
Oggi giorno molte città hanno attivato la raccolta differenziata dividendo l’ “umido” dall’ “indifferenziato”, questo processo permette di ottenere il compost, un ammendante organico utilissimo per ripristinare le caratteristiche fisiche del suolo. Far conoscere ai bambini come avviene questo processo e perché è utile sensibilizzerà i bambini all’adozione della raccolta differenziata anche fuori casa.
Il tema ambientale deve quindi divenire un percorso quasi obbligatorio. Un altro percorso interessante potrebbe essere il riciclo dei materiali che da un lato promuove la riduzione dell’inquinamento e dall’altra favorisce la fantasia dei più piccoli su come riutilizzare un prodotto (ciò che prima era un barattolo può divenire un vaso per i fiori o un contenitore per le matite). La campagna non è solo un luogo in cui si produce o si può ammirare l’ambiente circostante, ma è un luogo che può stimolare la creatività, la realizzazione di corsi di fotografia e di teatro potrebbe far crescere la creatività dei bambini.
Lo studio ha inoltre analizzato le possibilità di finanziamento nel periodo 2014- 2020 per gli enti che si occupano di formazione e delle indicazioni tecnico pratiche che il territorio potrà seguire nel prossimo futuro.

Il risultato dell’indagine sarà presentato lunedì 19 ottobre a Ruvo di Puglia.

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