lunedì 28 dicembre 2015

“Farm machinery to feed the world”, ovvero le macchine agricole per nutrire il mondo


Questo il titolo dell’”Open Meeting” del Club of Bologna, che a Expo (e dove, altrimenti?) ha tenuto l’edizione 2015 dei suoi incontri annuali. Già… Ma che cos’è il “Club of Bologna”? Fondato nel 1989 su iniziativa e con il supporto di FederUnacoma, è una task-force di autorevoli esperti provenienti da 49 Paesi diversi, che si riunisce periodicamente per approfondire argomenti strategici per lo sviluppo della meccanizzazione agricola a livello mondiale, allo scopo di elaborare conclusioni e raccomandazioni operative da porre all’attenzione dei governi nazionali, degli organismi internazionali e degli enti e organizzazioni di ricerca in campo agricolo. Il meeting di quest’anno, aperto a tutti, è stato finalizzato a sottolineare l’apporto fondamentale che la meccanizzazione ha fornito, fornisce oggi e fornirà anche in futuro per assicurare sufficiente nutrimento al mondo e l’energia necessaria per la vita, ovvero il tema centrale di Expo 2015. Si parte da una realtà che tutti conosciamo: nonostante le persone in stato di denutrizione siano diminuite dal 35% degli anni ’60 del secolo scorso all’11% attuale, ci sono ancora 800 milioni di essere umani che soffrono la fame. La sfida da vincere è quindi quella di produrre derrate alimentari sufficienti per tutti, soprattutto in un mondo dove la popolazione sta crescendo esponenzialmente (dai 7 miliardi attuali si prevede infatti di arrivare a 10 miliardi nel 2050).

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