lunedì 29 agosto 2016

Agricoltura: semplificazione, razionalizzazione, competitività nel testo entrato in vigore

E' entrata in vigore la legge n. 154/2016 che delega il Governo a riformare il settore agricolo e agroalimentare attraverso azioni dirette alla semplificazione, razionalizzazione e allo sviluppo, supportando il graduale passaggio ai giovani della gestione dell’attività d’impresa agricola.
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 186 del 10 agosto 2016 la legge 28 luglio 2016, n. 154 di conversione del Decreto Legge n. 1328-B, “Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale”.

Il provvedimento agisce su più fronti, non solo su quello dei controlli e delle semplificazioni ma anche su quello dell’innovazione e del ricambio generazionale, cercando di incentivare un settore che da sempre assume una rilevanza fondamentale per l’economia del nostro Paese. Per una valutazione definitiva della riforma bisognerà attendere l’emanazione dei successivi decreti attuativi.

La legge porta con se numerose novità, tra cui spiccano:

l’istituzione presso l’ISMEA della “banca delle terre agricole” : un inventario completo della domanda/offerta dei terreni e delle aziende agricole;
l’estensione anche agli IAP (imprenditori agricoli professionali) della prelazione agraria, precedentemente riservata solo ai coltivatori diretti del fondo;
la nomina degli amministratori prevedendo che il riparto degli amministratori da eleggere nei consorzi di tutela, sia effettuato in base a un criterio che assicuri l’equilibrio tra i sessi;
lo sviluppo di norme ad hoc per specifici settori (pomodoro, funghicoltura, apicoltura,…)
la nascita del SIB, il Sistema informativo per il biologico.
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Semplificazione e sicurezza agroalimentare

La legge, che si suddivide in cinque titoli, definisce e regola diversi ambiti del settore agricolo.

In tema di semplificazione (Titolo I), i temi rilevanti su cui si è intervenuti, riguardano:

il fascicolo aziendale, escludendo dall’aggiornamento i produttori di olio destinato esclusivamente all’autoconsumo la cui produzione non supera 350 kg di olio per campagna di commercializzazione;
il diritto di prelazione, prevedendo che spetti all’imprenditore agricolo professionale (IAP) iscritto nella previdenza agricola, proprietario di terreni confinanti con fondi offerti in vendita, purché sugli stessi non siano insediati mezzadri, coloni, affittuari, compartecipanti o enfiteuti coltivatori diretti;
le attività di controllo previste dal decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 2 marzo 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 103 del 5 maggio 2010, stabilendo che a decorrere dall’anno 2017, i costi relativi siano sostenuti dai destinatari degli incentivi;
la nomina degli amministratori prevedendo che il riparto degli amministratori da eleggere nei consorzi, sia effettuato in base a un criterio che assicuri l’equilibrio tra i sessi e conseguente aggiornamenti degli statuti;
l’obbligo per i proprietari di strade private di consentire il passaggio di tubazioni per l’allacciamento alla rete del gas di utenze domestiche o aziendali, compresa l’installazione di contatori, nonché il passaggio di tubazioni per la trasmissione di energia geotermica;
lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura favorendo i processi di affiancamento economico e gestionale nell’attività d’impresa agricola, allo scopo del graduale passaggio della gestione dell’attività d’impresa agricola ai giovani;
lo svincolo delle indennità espropriative giacenti, autorizzando le ragionerie territoriali dello Stato competenti per territorio a consentire alle articolazioni provinciali delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale, la consultazione dell’elenco delle indennità e dei dati personali degli aventi titolo, nonché a rilasciare ad esse copia della relativa documentazione;
la determinazione degli importi del contributo ambientale da versare al CONOE  (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti) e che devono essere pagati in occasione della prima immissione del prodotto, sfuso o confezionato, nel mercato nazionale;
l’obbligo per le imprese agricole, singole o associate, ad aderire ai consorzi e ai sistemi di raccolta previsti dalla parte IV del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Testo Unico Ambientale), attraverso le articolazioni territoriali delle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale alle quali aderiscono, la cui iscrizione è efficace nei riguardi di tutti gli associati;

la disciplina dell’esercizio dell’attività di manutenzione del verde.

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