venerdì 30 settembre 2016

Consumi: diecimila in piazza per salvare l’olio italiano

Con l’inizio della raccolta delle olive sono quasi diecimila gli agricoltori italiani che con i trattori sono scesi in piazza alla storica mobilitazione per salvare l’oro verde Made in Italy, nella Giornata nazionale dell’extravergine italiano in corso fuori e dentro il Mandela Forum di Firenze in Toscana, scelta perché è la regione con l’immagine più sfruttata per spacciare l’olio di oliva straniero come italiano. “Avete preso i nostri marchi, non vi daremo le nostre piante”, “Chi acquista ha il diritto di sapere se quello che compra è veramente fatto in Italia”, “Più trasparenza”, Spremiamo l’olio non i produttori” e “Stop agli inganni, salviamo il Made in Italy”, sono alcune delle richieste che si leggono sui cartelli e sugli striscioni. Sotto accusa la concorrenza sleale, le speculazioni, la mancanza di trasparenza e le truffe e gli inganni che mettono a rischio il futuro del prodotto più rappresentativo della dieta mediterranea. È già iniziata la spremitura delle olive ed è tutto pronto per far degustare per la prima volta l’olio nuovo dell’annata 2016/2017 proveniente dalle diverse regioni con le valutazioni di esperti assaggiatori. Focus sulle truffe dell’olio con una apposita area per le dimostrazioni dal vivo delle frodi e degli inganni più frequenti ma pronto all’azione c’è anche il tutor dell’extravergine per guidare nell’ acquisto e nel consumo, anche al ristorante. Ci sono le piante di ulivo delle centinaia di varietà di cui è ricca l’Italia e tutti gli oli delle diverse regioni che hanno fatto conquistare al Belpaese la leadership mondiale nella qualità. Le proprietà dell’olio di oliva, infine, sono oggetto dell’open space dedicato all’innovazione con eclatanti curiosità, dall’olio di oliva più costoso al mondo a quello hi-tech, ma anche le novità in cucina e nella cosmetica.

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