giovedì 17 novembre 2016

Come si coltiva l’origano

L’origano è una pianta aromatica molto facile da coltivare, in tutta Italia e nelle aree mediterranee si trova come erba spontanea, specialmente nei luoghi soleggiati e siccitosi, vive fino a 2000 metri di altezza. E’ un’erba conosciuta come pianta aromatica e anche per le sue caratteristiche officinali.

Si tratta di una pianta erbacea perenne della famiglia delle Lamiaceae, si diffonde a cespi da un rizoma. Ha un fusto eretto che arriva fino a 80 cm di altezza, foglie ovali e fiori che si racchiudono alla sommità degli steli e danno poi vita a frutti a capsula. Come aspetto l’origano assomiglia molto alla maggiorana.


 Il terreno. L’origano non chiede niente di particolare come terreno, non sopporta il ristagno d’acqua, mentre tollera anche terreni poveri e resiste alla scarsità idrica e al gelo, anche se un freddo intenso può far morire le piante di origano. Nell’orto ama particolarmente le aiuole soleggiate. In particolare sole, caldo e vento incidono sull’aroma della pianta, l’origano più saporito è quello che viene coltivato e raccolto in zone vicine al mare.

Semina. Si può seminare le piante di origano o moltiplicarlo per divisione dei cespi. La talea o divisione dei cespi è il sistema più semplice, si effettua in primavera (aprile o marzo), la semina si effettua da fine febbraio in vasetti, per poi trapiantare nell’orto in primavera le piantine.

Riproduzione spontanea. Si tratta di una pianta molto facile da riprodurre anche in modo spontaneo se si permette all’origano di andare a seme ci si può trovare facilmente nuove piantine.

Concime. L’origano vive bene anche in terreni poveri, ragion per cui non richiede concimazioni ricche, si consiglia una concimazione di mantenimento, magari alla raccolta.

Irrigazione. L’origano resiste molto alla siccità, si annaffia quindi poco, facendo attenzione a non creare ristagni.

Coltivazione dell’origano. Per coltivare l’origano è importante controllare che le erbe infestanti non diano troppo fastidio alla pianta. La lavorazione del terreno va fatta se si crea una crosta, in modo che l’acqua venga assorbita correttamente, mantenendo un buon drenaggio e il rizoma della pianta non trovi ostacolo nell’espandersi. Non serve potare l’origano, basta semplicemente rimuovere i rami secchi. Se questa pianta officinale viene coltivata nel Nord Italia può essere opportuno proteggerla dalle gelate invernali. Come molte piante officinali anche l’origano ha pochi parassiti e insetti, può subire l’attacco degli afidi.

Raccogliere l’origano. La raccolta delle foglie e delle pannocchie di fiori può avvenire in qualsiasi momento, si può scegliere di recidere lo stelo intero, conviene farlo a fioritura avvenuta. Ecco i dettagli su quando cogliere l’origano in un apposito post.

Essiccazione e utilizzo. L’origano è un’erba aromatica che mantiene il suo sapore ed il suo profumo anche dopo un processo di essiccazione, anzi sembra che l’aroma aumenti, per questo si può usare un essiccatore oppure far seccare l’origano. L’ambiente ideale per essiccarlo è un luogo buio, asciutto ed areato. L’origano si utilizza in cucina come spezia, ideale per insaporire moltissime ricette con un pizzico di foglie (fresche o essiccate).


Le proprietà. L’origano è un’erba officinale dalle caratteristiche simili a quelle del timo, i suoi olii essenziali hanno proprietà antisettiche e il decotto di origano è digestivo, aiuta contro i dolori intestinali e allo stomaco.

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