mercoledì 22 febbraio 2017

La coltivazione dei piselli

I piselli sono una leguminosa ideale da coltivare nel clima italiano, si distingue in varietà nane e rampicanti, a seconda dell’altezza di crescita.

I piselli nani sono più precoci, nell’orto famigliare si può pensare anche di seminare le diverse varietà in modo da avere una produzione di verdura più lunga.

Tra tutte le verdure leguminose i piselli sono la più semplice come coltivazione, per via delle poche malattie che subisce.


Seminare i piselli
Clima e terreno. I piselli sono una pianta adatta alle nostre latitudini, si tratta di una coltivazione ideale da seminare anche in Italia settentrionale, una volta che la pianta è spuntata può resistere anche a gelate sotto i 10 gradi. Questo ortaggio non ama invece l’umidità, per cui va preparato bene il terreno con una lavorazione che lo renda drenante in modo corretto e durante tutta la coltivazione bisogna curare che la terra non faccia una crosta, intervenendo quando necessario con la zappa.

Concime. I piselli sono poco esigenti in termini di terreno e di concimazione, preparando il terreno per la coltivazione consigliamo di interrare nell’orto 2-3 kg di letame maturo o l’equivalente in pallets.

Periodo di semina. Il seme del pisello ha bisogno di pochi gradi per nascere, sono sufficienti 7-8 gradi e una volta nato resiste ottimamente al freddo (anche dieci gradi sotto zero). Si può seminare a ottobre/novembre oppure tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. Seminare i piselli in primavera riduce il richio che i topi attacchino i semi. Altro pregio della coltivazione in primavera è che vi sono meno malattie attive per ragioni climatiche. Non conviene seminare il pisello in vasetti, meglio metterlo a dimora direttamente in pieno campo. Se credete nel calendario lunare i piselli vanno seminati in luna crescente.

Sesto di impianto. Per seminare i piselli consigliamo di tenere 70-80 cm di distanza tra le file e pochi cm tra un seme e l’altro, i piselli nani si tengono invece a 20 cm di distanza lungo la fila. Per le varietà nane bastano dei rametti come sostegno, per i rampicanti la cosa migliore sono le reti.


Coltivare e raccogliere i piselli nell’orto
Coltivazione. Le piante di piselli vanno rincalzate e sono necessarie ordinarie operazioni di sarchiatura e controllo delle infestanti.

I piselli nani arrivano a 40 cm di altezza, mentre le piante delle varietà rampicanti possono superare i 2 metri di altezza.

Irrigazione. Come tutte le leguminose il pisello va irrigato nel periodo di fioritura, con moderazione e senza creare ristagni idrici innaffiando. Le piante non vanno bagnate nelle ore più calde della giornata.

La raccolta. Quando il baccello è turgido deve essere raccolto, prima che diventi rugoso, altrimenti il seme diventa duro. Il calore determina la velocità di maturazione, e temperature elevate possono farlo maturare prima che l’ortaggio ingrossi, per questo meglio coltivarlo in primavera. In genere una pianta di piselli dalla semina alla raccolta impiega 90-100 giorni. La maggior parte dei piselli si sgrana consumando il seme, vi sono varietà di piselli mangiatutto come le taccole in cui si cucina l’intero bacello. Questo ortaggio una volta raccolto si conserva in congelatore oppure facendolo seccare.

Rotazione e consociazione: occorre tener conto nel pensare a un orto sinergico che il pisello è una coltura che impoverisce il suolo di calcio. Una volta estirpate le piante la paglia di pisello è ottima per il compostaggio proprio perché ricca di questa sostanza. Buona la consociazione con patate, spinaci, lattughe e carote, meglio non avvicinarlo troppo a verdure lilliacee come aglio e cipolla.


Malattie e parassiti dei piselli

Il pisello è la leguminosa più semplice da coltivare, non soffre particolari attacchi da parte delle malattie, questo non solo perché è un ortaggio rustico ma anche per via della coltivazione primaverile, eventuali attacchi di malattie funginee arriverebbero comunque al termine del ciclo produttivo dei piselli, con conseguenze minime. Possono essere fastidiosi gli attacchi dei topi nell’orto che vanno a mangiare i semi dei piselli e degli afidi.

Nessun commento:

Posta un commento