venerdì 14 aprile 2017

Tutte le sfumature del Vertical Farming si chiamano Lucchini: venite a scoprirle a Macfrut 2017

La possibilità di coltivare ortaggi, germogli, erbe aromatiche fresche in ogni luogo, in assenza di terra, e con programmi software avanzati che impostino tutte le condizioni agronomiche essenziali, non è più fantascienza. Già due anni fa, lo specialista di soluzioni per ambienti protetti, Idromeccanica Lucchini, ha dimostrato in occasione dell'Esposizione Universale Expo Milano 2015 quello che era possibile realizzare in termini di Vertical Farming. Da quella esperienza è discesa una serie di ulteriori iniziative, destinate a fare la storia della coltivazione indoor.
Ne abbiamo parlato con Massimo Lucchini, managing director dell'azienda con sede a Guidizzolo, in provincia di Mantova. "L'esperienza in Expo ha costituito uno spartiacque, per noi. All'epoca, in collaborazione con ENEA, ci è stato chiesto di realizzare un prototipo - unico in Italia - all'interno dell'Esposizione Universale. Da allora abbiamo intensamente investito in questa direzione innovativa per l'orticoltura del futuro, e sviluppato nuove soluzioni".

Tra queste, BoxXLand, la vertical farm in container, un sistema modulare per la coltivazione di prodotti orticoli in tutti gli ambienti e in ogni clima, con il vantaggio della maggiore resa in minore tempo e senza utilizzo di pesticidi chimici: all'interno di un normale container è installato un impianto ad alta tecnologia per la produzione in verticale fuori suolo, ciclo chiuso, in ambiente controllato e con luce artificiale a led. La sua struttura, compatta e robusta, lo rende facilmente impilabile e trasportabile.
"Una soluzione ideale per le diverse categorie di clienti, dai produttori a filiera corta, a ristoranti, supermercati, villaggi agricoli, cooperative non profit, associazioni, ospedali, comunità, luoghi remoti", sottolinea Massimo Lucchini.
"Con questa soluzione, la ricerca scientifica modifica la maniera di fare agricoltura e di produrre cibo, ottimizzando l'uso del terreno, dell'acqua e dell'energia. Il sistema agro-industriale diventa a zero impatto: 0 suolo, a km 0, agrofarmaci 0, con il vantaggio aggiunto di ottenere una maggiore produzione, con minor spreco, più elevata salubrità, qualità e sostenibilità".
Tutto il sistema di illuminazione, irrigazione, condizionamento dell'aria, riscaldamento è regolato da un software dedicato.

Insalata fresca anche a casa con tornato+
"Nel frattempo che sviluppavamo queste soluzioni, ci siamo imbattuti in una giovane start-up che stava lanciando sul mercato il progetto di un elettrodomestico per la coltivazione di verdure in casa o in ambienti horeca: tomato+"

"Siamo entrati nel progetto in veste di partner per lo sviluppo e la commercializzazione. Tomato+ è quanto di più evoluto si possa immaginare: una sorta di frigorifero nel quale, su 4 diversi ripiani, possono crescere diverse colture. Per ciascuna, il corretto microclima, la giusta illuminazione e le esigenze nutrizionali vengono assolte da un software completamente autonomo e programmabile/impostabile anche a distanza. Ho casa all'estero e voglio che al mio arrivo l'insalata fresca o il basilico siano già pronti per consumarli? Con uno smartphone posso attivare a distanza il processo di coltivazione e il gioco è fatto!"

Le sementi, tutte di origine italiana, vengono collocate in apposite cialde (brevettate), biodegradabili e compostabili in quanto realizzate in amido di mais, nelle quali il seme rimane "dormiente" fino a che il processo di germinazione non viene innescato dal software che governa l'elettrodomestico.
Nessun Ogm, nessun additivo chimico, nessun antiparassitario: le cialde vengono confezionate sottovuoto, in ambienti controllati e mantengono inalterate le caratteristiche di freschezza e germinabilità per 12 mesi. Nel vano di irrigazione e fertilizzazione di tomato+ va aggiunta acqua ogni mese e una boccetta di soluzione nutritiva predosata, contenente gli stessi macro e micro elementi contenuti naturalmente nel terreno: calcio, ferro, potassio e zinco.
Sono già numerose le colture disponibili in cialda, e il software contempla al momento una trentina di diversi programmi di allevamento, specifici per singola coltivazione e/o gruppi di verdure. Ulteriori aggiornamenti saranno rilasciati agli utenti via via che il sistema si espanderà.
Massimo Lucchini ci spiega: "Siamo in fase di lancio, ma le commesse potenziali sono talmente elevate, che ci stanno portando ad attrezzarci per realizzare un adeguato numero di unità al giorno. L'interesse fin qui registrato in Italia e all'estero ci induce a pensare a un fenomeno di dimensioni globali".

E aggiunge: "Tomato+, soluzione completamente made in Italy, deve diventare un componente d'arredo standard nella ristorazione o nelle strutture alberghiere di alto livello. Per noi, che abbiamo sempre fatto serricoltura avanzata, mancava una soluzione alla portata dell'ambiente domestico. Oggi, a differenza di tutti gli altri specialisti del settore, Idromeccanica Lucchini può già vantare una gamma completa di soluzioni per il Vertical Farming, da quelle destinate all'uso industriale, a quelle per i settori horeca e home. Crediamo convintamente nello sviluppo di questo comparto e non siamo i soli".

Le soluzioni di fattoria verticale della Lucchini saranno in esposizione a Macfrut 2017. Proprio in sinergia con l'azienda di Guidizzolo, infatti, la fiera ha voluto riservare uno spazio a queste frontiere dell'orticoltura in ambiente protetto.

Fonte: freshplaza

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