giovedì 29 giugno 2017

Agroalimentare: stop alle aste a doppio ribasso. Firmato patto di impegno con Federdistribuzione e Anc-Conad per favorire pratiche commerciali leali e contro il caporalato

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato firmato questa mattina un patto di impegno del Mipaaf con Federdistribuzione, rappresentata da Giovanni Cobolli Gigli, e Ancd Conad, con Sergio Imolesi, per promuovere attraverso un codice etico pratiche commerciali leali lungo l'intera filiera agroalimentare. In particolare le organizzazioni della grande distribuzione si impegnano a non fare più ricorso alle aste elettroniche inverse al doppio ribasso per l'acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari.

L'obiettivo del patto è quello di favorire la trasparenza, l'equità, la legalità e il rispetto dei diritti dei lavoratori, a partire dal contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura. In particolare vengono definite e promosse linee guida e impegni nell'acquisto dei prodotti agroalimentari da parte della GDO, anche per favorire l'adesione volontaria delle imprese agricole alla Rete del lavoro agricolo di qualità.

"C'è bisogno di trasparenza nella filiera e verso i consumatori - afferma il Ministro Maurizio Martina - e il 'Codice etico' sottoscritto oggi va proprio in questa direzione. Da tempo stiamo lavorando per garantire più equilibrio e più equità nei rapporti tra produzione e distribuzione anche nell'ottica di una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori. Noi ci siamo. L'accordo di oggi impone uno stop alle aste al doppio ribasso, dando una risposta anche a tante organizzazioni e cittadini che hanno animato in queste settimane la campagna "#astenetevi". Va riconosciuto a Federdistribuzione e Conad di aver colto rapidamente il nostro invito a fare un salto di qualità su questo fronte. Credo che dobbiamo far riconoscere e valorizzare l'impegno di quanti operano nel settore e promuovere la sostenibilità economica, ambientale e sociale delle nostre produzioni alimentari. Si tratta di un impegno importante che deve diventare un punto di riferimento. Mi auguro che presto altre realtà della grande distribuzione possano quindi accogliere l'invito a sottoscrivere il nostro Patto d'impegno".
A)    Al fine di favorire un mercato più trasparente e per evitare effetti distorsivi dei rapporti di filiera, i firmatari del presente Codice etico (di seguito "I firmatari") si impegnano a non fare ricorso alle aste elettroniche inverse al doppio ribasso per l'acquisto di prodotti agricoli e agroalimentari.


B)    I firmatari si impegnano ad adottare misure di massima trasparenza nell'utilizzo di piattaforme elettroniche di acquisto e approvvigionamento, definendo e rendendo noto ai fornitori il regolamento d'asta e garantendo libertà di accesso ai fornitori di ogni dimensione, che abbiano una struttura produttiva adeguata sia in termini qualitativi che quantitativi per commercializzare i loro prodotti attraverso la GDO.


C)    I firmatari si impegnano a valorizzare nei propri punti vendita la stagionalità e la provenienza dei prodotti agricoli e alimentari.


D)    I firmatari, per contrastare il possibile ricorso al lavoro nero e al caporalato dei propri fornitori, promuovono verso le proprie aziende fornitrici l'iscrizione delle stesse alla Rete del Lavoro agricolo di qualità.


E)    I firmatari potranno realizzare campagne di sensibilizzazione e comunicazione verso i consumatori relative all'impegno contro il lavoro nero, per la trasparenza della filiera agricola e alimentare e per il rispetto dei diritti dei lavoratori.


F)    Le imprese della GDO che adottano il presente codice potranno realizzare etichette (con tecnologie come qr code, etichetta narrante, app dedicate ecc.) che informino maggiormente il consumatore sulla provenienza delle materie prime, sul rispetto delle norme sul lavoro agricolo e sui passaggi di filiera.



G)    Le imprese della GDO che adottano il presente "Codice etico" hanno diritto ad essere iscritte alla pagina dedicata sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e potranno utilizzare un marchio di riconoscimento per valorizzare questo impegno anche verso consumatori e operatori.

Nessun commento:

Posta un commento