venerdì 27 ottobre 2017

Il Virus Tristeza degli Agrumi

CTV sta per Citrus Tristeza Virus ed è l’acronimo che fa tremare chi produce agrumi in Sicilia e più recentemente anche in Puglia. Il CTV è un virus appartenente al gruppo più ampio dei Clasterovirus che comprende 11 specie e che è conosciuto anche come “beet yellows viral group” (virus del giallume della bietola).

Giallo è infatti il colore che assumono le foglie di una pianta di arancio affetta da Tristeza. La chioma si secca ed ingiallisce, come step definitivo di un declino più o meno lento, ma inesorabile.

Il CTV: storia e diffusione

La diffusione della Tristeza è ad oggi una vera e propria emergenza nel sud Italia. Le stime oscillano tra i 35 e i 45 mila ettari di agrumeti colpiti, soprattutto nelle province di Catania e Siracusa, sui 70 mila ettari totali in Sicilia: una percentuale attorno al 50%, un’enormità. Il problema è diffuso su larga scala e dal 2013 tende ad inasprirsi.

Nel bacino mediterraneo i paesi che sono stati più colpiti dal CTV sono stati Cipro, Spagna e Israele. Il virus è tuttavia originario delle zone tropicali e subtropicali dell’Asia e si è diffuso per mezzo del materiale di propagazione.

Il Citrus Tristeza Virus: i sintomi e la trasmissione

I sintomi possono variare e dipendono dalle diverse specie, anche se l’arancio amaro, comunemente utilizzato come portainnesto, è il più colpito dal CTV.

I sintomi più diffusi sono

– butterature del legno con scanalature e clorosi nervale

– decolorazione

– giallume dei semenzali

– nanismo (riduzione della grandezza dei frutti)

– deperimento, lento oppure repentino. La pianta colpita è in un evidente stato di secchezza dovuto a carenza idrica e nutrizionale e va incontro a disseccamento di foglie e rametti. La pianta può anche arrivare a morire nel giro di pochi giorni.

Tecnicamente il virus provoca la necrosi delle cellule del sistema linfatico dell’arancio amaro in prossimità del punto di innesto, e impedisce così alla linfa elaborata di giungere alle radici che in breve tempo collassano.

Possono esistere casi di piante asintomatiche, o con una sintomatologia tardiva, ma comunque infette: esse producono meno e peggio, dando una resa minore sia in termini di quantità che di qualità.

Come si contagiano le piante? L’utilizzo e la movimentazione di piante o di marze infette è la principale causa di trasmissione. Ma una volta presente sul territorio il Tristeza si lega a diverse specie di afidi (comunemente chiamati pidocchi delle piante) che sono vettori di patogeni e tramite essi si diffonde.

La lotta alla CTV

Come combattere questa malattia? Nei vivai uno dei primi step contro la Tristeza è il contenimento degli afidi. Trattandosi infatti di una malattia virale soltanto la prevenzione si rivela efficace.  Anche il controllo accurato sulle importazioni di materiale vegetale (piante e marze) proveniente dall’esterno, con l’applicazione di sistemi di quarantena, è una misura efficace per preservare le aree destinate alla coltivazione di agrumi dove il virus non è ancora presente.

Dove invece esso è presente a livelli bassi è possibile individuare le piante infette, estirparle e distruggerle procedendo poi all’impianto e al reinnesto di materiale vegetale sano, al fine di riconvertire la produzione impiantando nuove varietà tolleranti e resistenti al virus. Citrange o Citrumelo sembrano essere alcune soluzioni al problema. Tuttavia riconvertire per intero le zone colpite da Tristeza rinnovando i vecchi impianti potrebbe richiedere oltre 10 anni, oltre 20 milioni di esemplari di piante e un esborso economico molto consistente.


By Agrofarma

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