giovedì 7 dicembre 2017

Banca delle terre agricole: parte la vendita dei primi 8mila ettari, previste agevolazioni per i giovani

È stata avviata, lo scorso 5 dicembre, la procedura di messa in vendita di 8mila ettari della Banca delle terre agricole, istituita presso l’Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), ente che fa capo al Ministero delle politiche agricole.
Si tratta di un primo lotto di terreni che fa parte di un’operazione complessiva da oltre 20mila ettari, finalizzata a favorire il ritorno all’agricoltura puntando soprattutto sui giovani.

Degli 8mila ettari messi in vendita, 1.700 sono situati in Sicilia, 1300 in Toscana e Basilicata, 1.200 in Puglia, 600 in Sardegna, 500 in Emilia Romagna e Lazio.
Le colture sono molteplici e variano dal seminativo, che interessa 3770 ettari, ai prati e pascoli con 1930 ettari, ai boschi con 800 ettari. Significativi gli ettari destinati alla coltivazione di uliveti e vigneti, pari rispettivamente a 450 e 340.

Collegandosi al sito dell’Ismea è possibile accedere alla Banca online, dove i terreni in vendita sono geolocalizzati per regione. Sono inoltre disponibili informazioni relativamente alle caratteristiche naturali, alle tipologie di coltivazioni e ai valori catastali. Gli utenti possono consultare la Banca anche per grandezza dei terreni disponibili, potendo così fare ricerche più mirate alle esigenze produttive.

Le manifestazioni di interesse possono essere presentate, anche per più terreni o lotti, fino al 3 febbraio 2018, esclusivamente in via telematica, utilizzando il portale dedicato della Banca.
Tutti coloro che hanno manifestato interesse e che risulteranno in possesso dei requisiti soggettivi di partecipazione saranno invitati a partecipare alla procedura competitiva (lettera di invito) con il sistema della vendita senza incanto.

Le offerte economiche, corredate dal deposito cauzionale, dovranno pervenire in busta chiusa entro e non oltre 30 giorni dall’invio della lettera di invito. Il deposito cauzionale è fissato nella misura del 10% del valore a base d’asta di ogni singolo terreno o lotto per il quale si è manifestato interesse.

Decorso il termine per la presentazione delle offerte, una Commissione, appositamente nominata, procederà in seduta pubblica all’apertura delle offerte pervenute. All’esito dell’apertura, la Commissione stilerà, per ciascun terreno e/o lotto, la graduatoria delle offerte pervenute e il Direttore generale disporrà l’aggiudicazione definitiva con propria determinazione.

Il prezzo dei terreni sarà corrisposto dall’aggiudicatario in un’unica soluzione, al netto del deposito cauzionale, e contestualmente alla stipula del contratto di vendita.
Qualora l’aggiudicazione avvenga in favore di giovani imprenditori agricoli (di età inferiore ai 40 anni), il pagamento del prezzo potrà avvenire ratealmente, con apposizione di ipoteca legale pari al 100% del valore del terreno. In questo caso, il prezzo del terreno potrà essere corrisposto in rate semestrali o annuali e il relativo piano di ammortamento sarà sviluppato per un periodo massimo di 30 anni.

«Diamo nuovo valore ai terreni pubblici», ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina, «con un investimento su sostenibilità, economia e lavoro, e per questo ai giovani interessati spettano mutui agevolati. Con la Banca nazionale delle terre agricole stiamo sperimentando una nuova forma di rivalutazione dei beni comuni, con l’obiettivo chiaro di favorire lo sviluppo di nuove realtà agricole nei territori. Le risorse che derivano dalla vendita dei terreni saranno totalmente dedicate al sostegno dei giovani agricoltori».

(© Osservatorio AGR)


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