martedì 13 marzo 2018

E’ tempo di sovescio, quali piante utilizzare ?


Il sovescio è una pratica colturale facile e naturale, molto impiegata in agricoltura biologica. La tecnica del sovescio consiste nel coltivare determinate piante destinate poi a essere interrate al momento del loro massimo sviluppo. Insieme alla massa vegetale, nel terreno, andranno interrati preziosi elementi nutritivi in grado di aumentare la fertilità del suolo.
Quali piante scegliere per il sovescio?
In questa pagina vi daremo tutte le informazioni utili sulla tecnica del sovescio, quali vantaggi apporta e quali piante utilizzare.

Sovescio, vantaggi
Grazie al sovescio il terreno si arricchisce di sostanza organica, preziosissimo humus che migliora fertilità e struttura del suolo.

Il sovescio consente di aumentare le riserve idriche dei terreni siccitosi, migliorare la struttura fisica dei terreni più difficili. In più, la pratica del sovescio protegge gli strati superficiali dal dilavamento e dall’erosione e, se effettuato con leguminose, apporta una buona quantità di azoto.

Quando si può praticare il sovescio?
Si pratica nell’orto dopo il raccolto di una coltura principale, quando il terreno appare sfruttato e stanco o prima di una nuova semina, proprio allo scopo di arricchire il suolo.

Può anche essere impiegato una volta l’anno come concimazione verde, oppure per rivitalizzare un terreno incolto da destinare ad orto.

Il periodo migliore per seminare il sovescio cade in autunno, tuttavia non mancano pratiche di sovescio primaverile o estivo.

La semina delle piante per il sovescio estivo o primaverile deve essere molto più omogenea e fitta. Le piante del sovescio estivo e primaverile, infatti, al contrario di quelle invernali e autunnali, devono competere con le erbe infestanti tipiche della primavera e l’estate.

Tutte le informazioni sulla semina del sovescio sono disponibili alla pagina dedicata alla tecnica del Sovescio nel vigneto. Le stesse istruzioni per la semina e l’interramento della massa vegetale si possono applicare su qualsiasi coltivazione e non solo in viticoltura.

Come si effettua il sovescio?
Una volta fatta la semina della pianta o delle piante scelte per il sovescio, si procede con qualche sporadica annaffiatura. Le irrigazioni non sono necessarie in caso di sovescio autunnale e invernale.

All’inizio della fioritura, quando la massa vegetale sarà al massimo della consistenza si dovrà effettuare lo sfalcio. Attenzione, si procede allo sfalcio quando i fiori sono ancora chiusi.

Per le leguminose ma in genere per tutte le piante da sovescio, il taglio va eseguito qualche giorno prima della fioritura, per evitare che una parte dell’azoto contenuto nell’apparato radicale venga sfruttato per portare a maturazione il seme.

In caso di sovescio preparatorio di un terreno destinato a una nuova coltivazione, l’interramento del sovescio va effettuato almeno un mese prima della semina così da dare modo alla massa vegetale di decomporsi.

Le piante tagliate vanno interrate quasi subito, dovrete aspettare solo un paio di giorni per farle disidratare: va bene un leggero appassimento dei vegetali, ma non l’essiccazione, pertanto è preferibile evitare tempi di esposizione all’aria troppo lunghi.

La profondità di interramento non deve superare i 10-15 cm, soprattutto se si tratta di terreni argillosi, onde evitare di ostacolare i processi di decomposizione che necessitano di ossigeno atmosferico.

Quali piante per il sovescio
Premesso che quasi tutte le piante scelte per il sovescio appartengono a tre famiglie ben conosciute nell’orto, le leguminose, le crucifere e le graminacee, vi mostriamo un piccolo elenco utile delle piante più indicate.

Leguminose per il sovescio
Tra le più importanti leguminose da sovescio abbiamo: il favino, il trifoglio incarnato, la veccia, il pisello da foraggio, la lupinella, il lupino, la soia, il meliloto, più alcuni ortaggi come la lenticchia, il pisello, il fagiolo e la fava.

La veccia è perfetta anche per il sovescio in località di montagna e per il sovescio invernale in località a clima più rigido: questa leguminosa resiste anche a -12 °C.

Crucifere per il sovescio
Le crucifere forniscono una grande quantità di massa vegetale, si sviluppano rapidamente e consentono di assimilare fosforo insolubile presente nel terreno. Hanno una radice a fittone molto profonda, ottima per mantenere il terreno soffice.

Tra le crucifere adatte al sovescio segnaliamo la colza (molto resistente al freddo), il ravizzone e la senape (che ha un ciclo breve ma teme le basse temperature).

Graminacee per il sovescio
Le graminacee vengono impiegate solitamente associate alle leguminose, perché il connubio è vantaggioso per entrambe: le prime proteggono le seconde dal freddo e le seconde sopportano meglio la carenza di acqua. Tra gli abbinamenti più frequenti troviamo quello tra avena e pisello da foraggio o quello tra avena e veccia.

Le piante per il sovescio della famiglia delle graminacee sono: avena, segale, orzo e sorgo.

Altre piante per il sovescio
Altra pratica molto comune è il sovescio con grano saraceno che produce molta vegetazione in poco tempo. Anche la facelia si presta bene al sovescio con un ciclo breve (40 – 60 giorni).

Quali piante usare per il sovescio in base alla stagione?
Nei consorzi agrari potete trovare miscugli di semi molto utili per praticare il sovescio nei diversi mesi dell’anno.

Consiglio lunare: secondo i consigli dell’agricoltura biodinamica, l’interramento del sovescio si effettua in Luna calante.

Autore. Anna De Simone
Fonte: Idee Green




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