mercoledì 21 marzo 2018

Frutta e latte nelle scuole Ue, all’Italia 29,7 milioni


Per il programma  europeo  “Frutta e verdure nelle scuole” e “Latte nelle scuole” all’Italia sono stati assegnati rispettivamente 20.857.865 milioni e 8.924.496 milioni per l’anno scolastico 2018-2019.
Nel corso della  recente riunione del Comitato per l’organizzazione dei mercati agricoli, gli esperti del Stati membri hanno approvato le ripartizioni nazionali  per i “28”  che dovranno essere adottate dalla Commissione europea entro fine di marzo. Nell'ambito del programma, ogni anno scolastico vengono riservati 150 milioni  per gli ortofrutticoli e 100 milioni per il latte e altri prodotti lattiero-caseari, per oltre 30 milioni di alunni in tutta l'Ue.

Oltre alla distribuzione di questi prodotti, il programma dell'Ue destinato alle scuole promuove abitudini alimentari sane nei bambini e prevede appositi programmi educativi sull'importanza di un'alimentazione corretta e su come viene prodotto il cibo. Infatti, circa il 15% delle assegnazioni di aiuti sarà destinato a misure educative per promuovere abitudini alimentari sane tra i giovani, combattere gli sprechi alimentari, organizzare visite in aziende agricole e distribuire specialità locali come miele, olio d'oliva e olive, mentre il 10% dovrebbe coprire i relativi costi. La priorità deve essere data ai prodotti freschi locali rispetto agli alimenti trasformati.

Lo scorso anno sono state distribuite oltre 74mila tonnellate di ortofrutticoli e più di 285mila tonnellate di prodotti lattiero caseari a bambini di età compresa tra sei e dieci anni.

Agli Stati membri è anche consentito distribuire zuppe, composte di frutta, succhi, yogurt e formaggi (oltre a frutta e verdura fresca e latte). I prodotti con dolcificanti aggiunti e esaltatori di aromi artificiali sono vietati. Ma i prodotti con "limiti rigorosi" di zuccheri aggiunti, sale e grassi saranno ammessi come eccezione - ma solo quelli approvati dalle autorità sanitarie nazionali. I prodotti contenenti frutta aggiunta, noci o cacao come il latte al cioccolato o yogurt con frutta e alimenti aromatizzati saranno ancora ammissibili al finanziamento comunitario nell'ambito dei regimi scolastici, ma l'Ue pagherà solo la componente del prodotto che deriva dal latte.

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