lunedì 1 ottobre 2018

Anche le piante hanno famiglia


Un buon ortista dovrebbe conoscere la classificazione di quelle principali per poter scegliere al meglio come coltivarle.

Tutti gli organismi viventi hanno nome e cognome. Nell’indicazione latina della specie è consuetudine scrivere il nome generico seguito da quello specifico. Così, ad esempio, il pomodoro in realtà si chiama Solanum lycopersicum. Nell’indicazione del genere (Solanum nel caso del pomodoro) si evince, ma non è sempre così, anche la famiglia di appartenenza. Nel nostro esempio parliamo di Solanaceae. Questa famiglia è quella che racchiude molte specie di piante da bacca: tra quelle commestibili troviamo pomodoro, peperone, melanzana. Questa distinzione che si ha tra le piante del nostro orto non è una questione per soli studiosi, ma è fondamentale per capire e raggruppare le caratteristiche delle principali specie. Ad esempio, le Leguminose (come lenticchie, piselli e fagioli) sono famose per la loro capacità di fissare nel terreno l’azoto atmosferico. Così come le Brassicacee (i cavoli, le rape e i ravanelli) sono caratterizzate nei loro tessuti dalla presenza di indolo 3 carbinolo, un micronutriente che contribuisce ad aumentare la produzione di metaboliti estrogenici anti-tumorali. Oppure ancora le Asteracee (chiamate anche Composite), a cui appartengono le insalate e i carciofi, sono piante medicinali dalle caratteristiche straordinarie.
Ecco quindi una breve lista delle principali famiglie, con qualche specie esemplificativa.
Apiacee: carota, finocchio, prezzemolo, sedano.
Asteracee: cicoria, lattuga, indivia, carciofo.
Brassicacee: cavoli, rape e ravanello.
Chenopodiacee: Barbabietola rossa, bieta, spinaci.
Cucurbitacee: melone, zucchina, anguria, zucca e cetriolo.
Leguminose: fave, piselli, fagioli, lenticchie, soia.
Liliacee: aglio, cipolla, scalogno, porro.
Rosacee: fragola e molti alberi da frutto.
Solanacee: pomodori, peperoni, melanzane e patate.
Molte di queste famiglie vanno d’accordo, alcune non possono vivere insieme. Ma questa è un’altra storia. E ve la racconteremo presto…



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