venerdì 12 ottobre 2018

Spesometro, carburante agricolo e crediti in compensazione: ecco alcune importanti novità


Pubblichiamo due aggiornamenti che riguardano il carburante agricolo, l’F24 e lo spesometro.

Carburante agricolo: pagamenti tracciabili non tassativi

L’acquisto di carburante agricolo effettuato da un imprenditore agricolo che non fruisce della deduzione del costo e della detrazione ordinaria dell’Iva non comporta l’obbligo di utilizzare strumenti di pagamento tracciabili, fermo restando il rispetto delle norme generali riguardanti l’uso del contante.  Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate.

F24, dal 29 ottobre 2018 controlli preventivi sui crediti in compensazione

Il provvedimento numero 195385 del 28 agosto 2018 attua la previsione della legge numero 205/2017 circa la possibilità dell’Agenzia delle Entrate di bloccare per un periodo non superiore a trenta giorni le deleghe di pagamento con compensazione, al fine di operare verifiche tese ad intercettare l’utilizzo di crediti inesistenti o, comunque, indebitamente utilizzati.

La sospensione viene comunicata tramite apposita ricevuta successiva all’invio del modello F24. La ricevuta contiene la data in cui ha termine la sospensione  (non oltre 30 giorni). La procedura, nel rispetto dello Statuto del contribuente, avrà effetto dal 29 ottobre 2018.

Spesometro: in arrivo gli allert bonari

Con il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 237975 dell’8 ottobre 2018 è stato annunciato che sono in arrivo migliaia di comunicazioni aventi oggetto lo scostamento tra il volume d’affari dichiarato dai contribuenti in dichiarazione Iva e l’importo delle operazioni che risulta loro attribuito in base alla compilazione degli “spesometri”.

I contribuenti che hanno avuto conoscenza delle informazioni e degli elementi resi dall’Agenzia delle Entrate possono regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi beneficiando della riduzione delle sanzioni (ravvedimento operoso). Le comunicazioni saranno trasmesse dall’Agenzia delle Entrate:

     1.  agli indirizzi di posta elettronica certificata attivati dai contribuenti
     2. per posta ordinaria nei casi di indirizzo PEC non attivo o non registrato.
     3. all’interno dell’area riservata “Cassetto fiscale”



Nessun commento:

Posta un commento