Eliminare la plastica dall' agricoltura: è questo il
messaggio di FederBio e Assobioplastiche che hanno siglato un protocollo di
intesa per favorire l'impiego di bioteli in agricoltura biologica. L'accordo,
presentato alla Cascina Cuccagna di Milano, prevede l'avvio della
sperimentazione dell'utilizzo di bioplastiche biodegradabili e compostabili
nella pacciamatura, operazione che prevede la copertura del terreno con uno
strato di materiale per impedire la crescita delle erbe infestanti, nelle
coltivazioni biologiche.
"Questi bioteli si biodegradano nel giro di due anni -
ha detto Paolo Carnemolla, presidente di FederBio - per l'agricoltura
biologica, che non utilizza diserbanti, sono una risorsa fondamentale. Il
protocollo di intesa vale in Italia e ha l'obiettivo di aumentare
progressivamente la componente biologica dei teli e le condizioni di impiego in
agricoltura".
I bioteli, "che sono certificati così da uno standard
europeo in due anni si biodegradano e così non rimangono accumuli di micro
plastiche nel suolo - ha aggiunto Marco Versari, presidente di Assobioplastiche
-.
L'Italia dimostra di essere all'avanguardia, agendo da
apripista nell'uso innovativo dei materiali biodegradabili e compostabili: un
modello per l'Europa intera". L'utilizzo dei bioteli con biodegradabilità
e rinnovabilità certificate costituisce una delle principali innovazioni
tecniche utili per la conversione di ampie superfici e colture all'agricoltura
biologica.
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