Mandorli in fiore e peschi già pronti a sbocciare ma tutte
le coltivazioni sono in grande anticipo per un mese di febbraio insolitamente
caldo e siccitoso che ha mandato la natura in tilt, con lo spuntare addirittura
di fiori spontanei come le viole nei prati. È quanto rileva la Coldiretti nel
sottolineare che la “finta primavera” ha ingannato le coltivazioni, favorendo
un “risveglio” che le rende particolarmente vulnerabili all’annunciato ritorno
del freddo con danni incalcolabili per la produzione.
Gli effetti peraltro si fanno già sentire sui ortaggi dove è
saltata ogni programmazione dei raccolti con broccoli, cavoli, sedano,
prezzemolo, finocchi, cicorie, bietole che maturano contemporaneamente per le
temperature primaverili. Il caldo anomalo sulla Penisola con temperature
massime di 2,8 gradi superiori alla media sta mandando in tilt le coltivazioni
che si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa con l’inizio del
rigonfiamento delle gemme nelle piante da frutto e lo spuntare di fiori
spontanei.
L’anomalia climatica favorisce anche il divampare degli
incendi fuori stagione con un aumento del 1200% dei roghi nei primi due mesi
del 2019 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente secondo
un’elaborazione di Coldiretti su dati Effis in relazione al codice rosso per
allarme incendi scattato in Lombardia con i roghi che hanno devastato nelle
ultimi giorni un fronte di oltre 400 ettari in Toscana.
Gli incendi sono favoriti dal forte vento e dall’ambiente
secco in un mese di febbraio con temperature massime sopra alla media secondo
le elaborazioni Coldiretti su dati Ucea relativi alla seconda decade di
febbraio. Per ricostituire i boschi andati in fiamme ci vorranno almeno 15 anni
con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nelle foreste
andate a fuoco saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del
bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche
quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di
appassionati.
Di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si
manifestano con il moltiplicarsi di eventi estremi, svolte improvvise e
sfasamenti stagionali che impattano pesantemente sull’agricoltura e
sull’ambiente.
Fonte: Coldiretti Giovani Impresa
Nessun commento:
Posta un commento