lunedì 18 marzo 2019

Inps: Cia e Inac, nodo pensioni agricole troppo basse


Necessario un impegno per modificare le attuali distorsioni del sistema pensionistico.

“Le risorse finanziarie nel bilancio previdenziale dell’Inps ci sono. Il 2018 si è chiuso con un saldo positivo di 34 miliardi. La spesa pensionistica italiana, con una incidenza intorno al 12% del Pil, comprensiva dell’Irpef pagata dai pensionati, si dimostra sostenibile e al di sotto della media europea. Al nuovo commissario dell’Inps Pasquale Tridico e al sub commissario Adriano Morrone, chiediamo di fare chiarezza sul bilancio dell’Istituto, separando l’assistenza dalla previdenza”. Così, assieme agli auguri e le felicitazioni per gli importanti incarichi la Cia-Agricoltori Italiani e Inac-Istituto nazionale assistenza cittadini, inviano le proprie istanze ai nuovi vertici dell’Inps. Secondo Cia e Inac “andrà presto affrontato il nodo delle pensioni basse, in particolare quelle degli agricoltori”.

Pur apprezzando lo sforzo di correggere le distorsioni del sistema previdenziale italiano -evidenziano Cia e Inac- determinate dalla legge Fornero, bisogna evitarne di nuove con il Decreto legge numero 4 del 28 gennaio 2019, in particolare sui capitoli “quota 100” e “pensione di cittadinanza”, in discussione ora alla Camera dei Deputati.

Per questo Cia-Agricoltori Italiani e il patronato Inac hanno elaborato una proposta di emendamento al cosiddetto “decretone”, per armonizzare le pensioni basse e ad aumentare fino a 650 euro le pensioni integrate al minimo oggi di 513 euro, come previsto dalla Carta Sociale Europea. A tale misura -sottolineano Cia e Inac- è interessata la maggior parte delle pensioni agricole e di tutti quelli che, pur avendo versato i contributi previdenziali, continueranno a percepire pensioni molto al di sotto della pensione di cittadinanza.

Il nostro emendamento -ribadiscono Cia e Inac- guarda anche ai giovani e a tutti coloro che andranno in pensione nei prossimi anni, con l’istituzione di una pensione base di 650 euro a cui aggiungere la quota di pensione maturata con il calcolo contributivo.

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