lunedì 1 aprile 2019

Xylella: presentato alla Camera il decreto emergenze, da oggi via alle audizioni


È stato presentato oggi alla camera per la conversione il decreto emergenze, che contiene le misure per la lotta alla Xylella e per il risarcimento dei danni agli agricoltori pugliesi. Da lunedì via alle audizioni.

Ecco i link per leggere il testo del decreto e la relazione tecnica

ESULTANO I GILET ARANCIONI - «Finalmente con la firma del Presidente Mattarella il decreto legge emergenze agricole, con le prime misure importanti a sostegno degli olivicoltori messi in ginocchio da xylella e gelate, fortemente voluto dai gilet arancioni perché unico strumento in grado di accelerare i tempi di risoluzione dei problemi, diventa realtà. Ribadiamo il plauso al Ministro Centinaio e alla Sottosegretaria Pesce per il lavoro svolto, che rappresenta un ottimo punto di partenza per rispondere alle grandi emergenze che colpiscono uno dei settori più importanti del Made in Italy». Così il portavoce dei gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli, commenta la notizia dell’ormai imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL Emergenze agricole firmato in mattinata dal Presidente Mattarella e che è stato presentato alla Camera.
«È un primo risultato importante - aggiunge - ed è merito esclusivo della mobilitazione spontanea e straordinaria dei gilet arancioni, di ogni singolo imprenditore agricolo, frantoiano ed operaio. Adesso bisogna lavorare per portare modifiche migliorative al testo, ad iniziare già dal tavolo di lunedì con il Ministro Di Maio». «Per recuperare il ritardo accumulato in questi 20 giorni di attesa - conclude la nota - chiediamo sin da subito al governo e a tutti i parlamentari di maggioranza ed opposizione l’impegno solenne a chiudere la partita in Parlamento entro un mese per non arrivare a ridosso delle elezioni europee, garantire la giusta attenzione al nostro mondo, provare a risolvere le emergenze ed evitare ulteriori speculazioni politiche che sarebbero distruttive per il settore».

LE PAROLE DELLA COLDIRETTI - «Abbiamo perso 20 giorni di tempo dall’approvazione in Consiglio dei Ministri alla imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto per le emergenze e ci ritroviamo una scatola vuota, con molti obiettivi ulteriormente 'rabboccatì rispetto al testo varato l’8 marzo scorso, pochi strumenti e ancor meno risorse per la Puglia, dalla xylella nel Salento agli agrumi di Taranto, che delude le grandi aspettative che aveva generato nelle imprese duramente colpite da una crisi senza precedenti». E’ quanto dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, nel commentare il testo del Decreto emergenze pubblicato in serata sulla Gazzetta Ufficiale.
«Facciamo appello alle Commissioni e ai parlamentari che lo esamineranno e potranno riempirlo di contenuti e risorse prima della conversione in legge. Nulla è previsto per il Salento dichiarata zona infetta - continua Muraglia - dove non c'è obbligo di espianto, gli olivicoltori devono fare le analisi a spese proprie per poter dimostrare che gli ulivi secchi sono affetti da xylella e attendono anni per avere le autorizzazioni all’espianto a causa di vincoli paesaggistici e idrogeologici nazionali che il decreto legge avrebbe potuto superare, divenendo lo strumento operativo del piano Centinaio, approvato il 13 febbraio scorso in conferenza Stato - Regioni».
«A fronte di un crack da oltre un miliardo di euro causato dalle gelate e dalla xylella al settore olivicolo non sono destinate risorse specifiche e i pochi milioni disponibili - sottolinea la Coldiretti - devono essere spartiti con le altre emergenze sulle quali interviene il fondo di solidarietà». "Infine, lo stesso intervento dedicato alla copertura dei costi sostenuti dalle imprese olivicole per gli interessi sui mutui bancari - conclude la nota - non è proporzionale all’effettivo costo, ma viene assegnato un identico ammontare, sminuendo di fatto l’efficacia della misura. Negligenze, errori, ritardi, scarica barile, mancanza di una strategia condivisa della Regione Puglia con il ministero, stanno facendo morire il Salento più della xylella».

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