Un tavolo permanente di confronto sugli eventi atmosferici
destinati a continuare e l’avvio immediato delle procedure per una stima dei
danni con i necessari adempimenti per le iniziative a tutela dei produttori
agricoli. E’ quanto chiede alla Regione la Copagri Puglia dopo la devastante
ondata di pioggia e grandine che si è abbattuta con una violenta intensità in
particolare nelle province di Bari e Taranto e nelle aree al confine con il
nord barese e la Basilicata, che è seguita al vento imponente con raffiche di
oltre 100 Km/h nei giorni 22 e 23 aprile che ha devastato impianti di copertura
per la produzione di uva da tavola.
“Sono ormai seriamente compromesse le produzioni orticole e
di frutta oltre alle coltivazioni vitivinicole e olivicole”, afferma il
presidente regionale della Confederazione Produttori Agricoli Tommaso Battista
che si sofferma in particolare sulla gravità della situazione delle ciliegie
nel sud-est barese dove la raccolta delle bigareaux, ora distrutte, era già
iniziata con un ritardo di almeno 15 giorni con notevoli danni e disagi per gli
agricoltori. E’ la Puglia la prima regione italiana produttrice di ciliegie e
l’80% è concentrata nei comuni di Conversano, Turi, Sammichele, Castellana,
Putignano, Noci, Alberobello, Casamassima, Acquaviva delle Fonti e Gioia del
Colle. Solo a Conversano, dove il 40% della superficie agricola è costituita da
ciliegeti, una campagna compromessa significa un danno enorme per l’economia
dell’intero comune dove ancora oggi centinaia di nuclei familiari traggono la
fonte primaria del loro reddito dalla vendita delle ciliegie.
“In questa fase già particolarmente critica per
l’agricoltura pugliese – sottolinea il presidente regionale della Copagri
Puglia Tommaso Battista – non ci si può permettere di perdere altro tempo: alle
istituzioni preposte chiediamo di metterci subito al lavoro insieme, alle
strutture tecniche di avviare le verifiche nei campi, ai produttori di
rivolgersi presso le nostre sedi periferiche della Copagri per la segnalazione
dei danni.
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