martedì 21 maggio 2019

Preparatevi, arriveranno tutte insieme e dureranno poco: “la tattica ciliegia” quest’anno non ha funzionato


La notizia di questa settimana è che l’abbassamento improvviso delle temperature nei giorni scorsi ha “rallentato” le ciliegie che stavano crescendo in Puglia, solitamente le prime a finire sui mercati per motivi geografici e perché in molti frutteti sono state impiantate varietà ibride precoci per anticipare tutti. Diciamo solitamente perché di vere e proprie “tattiche” commerciali si tratta, cioè quando gli agricoltori decidono di piantare o seminare certe varietà in certi luoghi. Si punta a coprire i buchi di mercato senza troppe sovrapposizioni e quindi spuntando quasi sempre i prezzi migliori possibili, clima permettendo.

Ma il meteo negli ultimi anni sta giocando un po’ troppi scherzi a chi cerca di assecondarlo in agricoltura, con sorprese continue. Ne abbiamo parlato più volte, soltanto la scorsa settimana a proposito di asparagi e patate, e anche le ciliegie ora non sfuggono a questa congiuntura che anche gli operatori più scettici iniziano ad attribuire senza troppi dubbi al cambiamento climatico. Il ritardo delle prime ciliegie pugliesi, se oggi fa sì che i frutti costino tranquillamente sui dieci euro al chilo – tanto anche per delle primizie – tra un paio di settimane creerà una congiuntura per la quale avremo tantissime ciliegie ovunque e contemporaneamente, da Bari e Pecetto nel torinese, a prezzi che all’improvviso crolleranno. Quindi preparatevi: si restringerà la – già normalmente stretta – consueta finestra di mercato in cui saranno disponibili a livello nazionale ma per contro saranno convenienti come difficilmente si ricorda.

Come per l’accostamento tra patate e asparagi della scorsa settimana, accoppiamo a quelle sulle ciliegie anche delle considerazioni su un prodotto considerato meno nobile come le cipolle, che siete abituati a trovare sempre sul mercato ma che, avrete notato, in questi giorni costano decisamente più del solito. Le basse temperature, da noi come in tutta Europa, hanno sfavorito la raccolta delle cipolle di primavera (le Tropea arrivano a quattro euro al chilo) e la scarsità sta facendo arrivare nel Vecchio Continente cipolle addirittura dall’India, cosa forse mai successa.

L’Italia che importa cipolle dell’India… è diventato strano questo mondo dei mercati, ma è anche il caso di dire che se abbiamo bisogno di un paio di cipolle per il soffritto non ci rovineremo di certo per prezzi a tre euro contro uno al chilo delle indiane. Quanto incidono alla fine questi prezzi su due sole cipolle nella sporta?

Carlo Bogliotti
Da La Stampa del 10 maggio 2019

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