mercoledì 24 luglio 2019

FOGLIE TV - PugliaPromozione presenta la piattaforma ArTVision +



Promuovere le destinazioni meno popolari, attraverso la valorizzazione del loro patrimonio culturale materiale e immateriale. E’ questo l’obiettivo del progetto ArtVision+ e della sua piattaforma, il cui funzionamento sarà presentato durante un workshop in programma mercoledì 17 luglio alle ore 10 presso il Museo Pino Pascali di Polignano a Mare. Un progetto che vede impegnata l’Agenzia Regionale del Turismo PugliaPromozione in qualità di partner, insieme alla Fondazione Pino Pascali – Museo di Arte Contemporanea, e all’Ufficio del Turismo della Regione del Quarnero, all’Agenzia di sviluppo della Contea di Spalato – Dalmazia, all’Università Ca Foscari di Venezia e alla Regione del Veneto, oltre alla Contea di Primorje-Gorski Kotar come capofila.

Al via roadshow Cia


 
Parte il roadshow di Cia-Agricoltori Italiani per presentare, attraverso un viaggio in tappe nelle aree interne, il progetto di riforma, in cinque mosse, “Il Paese che vogliamo”.
L’iniziativa, lanciata da Cia nell’ultima assemblea nazionale richiama, infatti, l’attenzione sulle azioni ritenute non più rinviabili e necessarie all’Italia. Dagli interventi di manutenzione delle infrastrutture alle politiche di governo del territorio, dallo sviluppo di filiere a vocazione territoriale a nuovi sistemi di gestione della fauna selvatica e alla coesione istituzioni-enti locali per il rilancio delle aree interne in Europa: queste le urgenze individuate da Cia e ora oggetto di una serie di tavoli tematici, organizzati da Nord a Sud Italia, proprio nelle aree rurali e interne dove crescono criticità legate alla geografia del territorio e soprattutto ai ritardi in manutenzione e ammodernamento delle infrastrutture fisiche e digitali.
Si parte da Liguria e Piemonte con l’incontro interregionale il 2 settembre a Sassello (Savona) e a seguire la Campania con Benevento il 4 settembre. Toccherà poi alle Marche con l’evento a Castelsantangelo sul Nera, tra i Comuni nel cratere del sisma 2016, e infine all’Abruzzo. Questo il calendario provvisorio del roadshow di Cia lungo la dorsale appenninica, ideato per rinnovare l’impegno assunto a livello nazionale,in sinergia tra gli Agricoltori Italiani e le istituzioni nazionali e locali.
Ogni tavolo tematico svilupperà il suo focus sui cinque punti di riforma del Paese secondo Cia, coinvolgendo di volta in volta nel dibattito le rappresentanze istituzionali protagoniste a livello territoriale: da enti parco a camere di commercio, associazioni di categoria per artigianato e turismo, telecomunicazioni, industria, distribuzione e trasporti, consorzi di bonifica, ma anche organi scolastici e sanitari, mondo scientifico e accademico di riferimento.
L’obiettivo del roadshow, promosso dagli Agricoltori Italiani di Cia, è quello di attivare un confronto costruttivo a più voci che vada al di là degli obiettivi formali. Occorre, infatti, approfondire e dettagliare “Il Paese che vogliamo” con specifiche azioni di messa in sicurezza delle aree interne e più a rischio d’Italia, programmandone anche il futuro. Pianificare lo sviluppo di verde urbano e bioedilizia, passando per la valorizzazione del presidio degli agricoltori, il contrasto del consumo di suolo, l’abbandono e lo spopolamento delle aree rurali e marginali, e salvaguardando il patrimonio boschivo. E ancora: favorire reti d’impresa territoriali, nonché accelerare il piano di intervento sulla questione fauna selvatica, che ha assunto una dimensione insostenibile anche in termini di sicurezza nazionale e i cui danni accertati al settore agricoloammontano ormai a 50-60 milioni di euro l'anno. Occorre, quindi, spingere la riforma radicale della legge 157/62 in materia, partendo dalla proposta presentata da Cia alle Istituzioni. Infine, se ben orientate, anche le risorse europee con la nuova Pac potranno sostenere il rilancio delle economie locali, mettendo assieme Fondi strutturali, incentivi e programmi di sviluppo territoriale.



Frutta, è invasione di pesche spagnole con il +66% di arrivi


Il “mistero” delle pesche e nettarine spagnole. A parole nessuno le cerca, nessuno le compra, nessuno le mangia, tutti i distributori si dicono assolutamente attenti al prodotto nazionale, presente in abbondanza di tutte le qualità e per tutte le tasche, eppure la crescita del prodotto di importazione dalla Spagna è tumultuosa, avendo fatto registrare, nel 2018, un +66% da prima dell’embargo russo.

Ebbene sì, altro che apertura di nuovi mercati dove destinare i prodotti che non potevano più raggiungere il mercato russo, altro che missioni del Commissario Ue per aprire nuove destinazioni extra-Unione Europea. Dopo 4 anni, possiamo tranquillamente dire che per le pesche e nettarine europee nessun nuovo mercato è stato aperto (l’Ue, che ne esportava oltre 3.000.000 q nel 2014, nel 2018 ha esportato solo 1.500.000 q di pesche e nettarine fuori dal proprio territorio), ma si è invece consumata una lotta interna in cui le pesche e nettarine spagnole hanno aggredito i mercati dei partner comunitari.

Sono state infatti oltre 1.030.000 q le pesche e le nettarine spagnole importate dall’Italia nel 2018, in crescita del 66% dopo l’embargo russo (erano 449.640 q nel 2012). La Spagna dunque, invece di cercare nuovi mercati extra-Ue, ha aggredito il mercato italiano con la complicità della distribuzione, grande e piccola che sia.
La stessa Spagna che dal 2010 ad oggi ha praticamente raddoppiato la propria produzione di pesche e nettarine, tonde e piatte, passando da 7.000.000 q ad oltre 13.000.000 q (mentre l’Italia passava da 15.000.000 q a 12.000.000 q di produzione), Spagna che poi parla di crisi di mercato, di prezzi bassi e di espianti!

Ma dove finiscono tutte queste pesche e nettarine spagnole? Per carità, molte sono correttamente commercializzate con la loro identità. Ma se non si mette niente, se non c’è scritto nulla, vuoi che il consumatore pensi che non siano italiane? Qualche esempio? Nei mercati rionali e settimanali, in giro per l’Italia, sono diventati sempre più rari i cartellini con l’origine, ovvero il luogo di coltivazione, obbligatori per il prodotto sfuso.

I nuovi fruttivendoli che aprono in tutte le città frutterie h-24, hanno qualche problema con la lingua italiana parlata, figuriamoci con quella scritta: tanta manna se c’è il prezzo. Nella grande distribuzione c’è ancora qualche distratto che non si accorge che sotto il cartello che richiama l’attenzione del consumatore alle pesche e nettarine italiane, è finita una pedana di prodotto spagnolo (è arrivata questa mattina e non mi sono ricordato di cambiare il cartello)!
Distrazione, diranno i più indulgenti. Certo che se ci fosse qualche controllo in più al dettaglio, forse qualcuno starebbe più attento. Sì, perché quella che è distrazione, se riscontrata da un pubblico ufficiale, diventa un reato.

Come per le oltre sei tonnellate di patate, angurie, meloni e finocchi che sono stati sequestrati al Centro agroalimentare di Roma nel corso di un’operazione organizzata dai Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Roma (Rac) e dalla locale Stazione Forestale di Guidonia Montecelio unitamente a Direzione, Servizio Ispettivo e Agronomi del Car; una iniziativa su vasta scala finalizzata a verificare etichettatura e rintracciabilità dei prodotti posti in vendita.

E intanto il “mistero” delle pesche spagnole continua, e gli italiani che lo scorso anno se ne sono mangiate 1,7 chilogrammi a testa, neonati compresi, sono convinti di aver acquistato solo pesche italiane.

Fonte: Coldiretti Giovani Impresa

Lavoro, ritorno alla terra per 22mila giovani nei campi, ma 3 su 4 respinti


Uno storico ritorno alla terra ha portato 22mila giovani under 40 a presentare domanda per l’insediamento in agricoltura nel sud Italia ma più di 3 richieste su 4 (78%) non sono state accolte per colpa degli errori di programmazione delle Amministrazioni Regionali con il rischio concreto di restituzione dei fondi disponibili a Bruxelles. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sull’utilizzo delle risorse comunitarie relative ai Piani di Sviluppo Rurale (Psr) del periodo 2014-2020 nelle regioni del Sud, al 1 gennaio 2019.

Una sconfitta per le speranze di tanti giovani, ma anche per il Paese che perde opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave per la ripresa economica, l’occupazione e la sostenibilità ambientale soprattutto nel mezzogiorno dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani all’estero come dimostra l’analisi di Confindustria. Secondo una indagine Coldiretti/Ixè le aziende agricole condotte dai giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più.

L’Italia con 57.621 imprese agricole italiane condotte da under 35 nel 2018 è al vertice in Europa per numero di giovani in agricoltura. Una presenza che ha di fatto rivoluzionato il lavoro in campagna dove il 70% delle imprese giovani opera in attività multifunzionali che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

martedì 23 luglio 2019

FOGLIE TV - "Che doni ti hanno fatto?" , la seconda edizione ad Amendolara



E' andata in scena sabato 20 luglio la seconda edizione di  "Che Doni ti Hanno Fatto?" presso la Marina di Amendolara (Cosenza). Momento clou della manifestazione  il  concerto dei Negrodà, tribute band Negramaro e Modà. L'evento è stato organizzato con il patrocinio del Comune di Amendolara ed ha visto la partecipazione in qualità di media partner di Foglie TV, TRM TV e Radio Norba. Per l'occasione, La Bottega Della Carne Cirigliano ha messo a disposizione servizi di paninoteca e braceria. Durante la serata sono stati raccolti fondi che saranno devoluti a LET BE CHILDREN, associazione no profit per bambini con autismo. La "mandorla di Amendolara", eccellenza produttiva della cittadina dell'Alto Ionio Cosentino, può contare adesso sulla De.C.O., la denominazione di origine comunale. 
C'è chi la utilizza per produrre delicati pasticcini o per il gelato e chi per realizzare prodotti unici nel loro genere come un tipo di mortadella.

Circolazione mezzi agricoli eccezionali in Lombardia. La protesta di Cai agromeccanici: norma suicida e penalizzante per l’agricoltura


«Sui permessi di circolazione delle macchine agricole eccezionali Regione Lombardia ha commesso una grave leggerezza, frutto di conoscenze approssimative e parziali della materia, che auspichiamo si possa in fretta correggere, a tutela del sistema agricolo nel suo complesso».

A denunciare una legge regionale “avventata, affrettata e penalizzante per l’intero comparto agricolo” è la Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani, la più importante associazione del comparto agromeccanico a livello nazionale.

«Già nelle scorse settimane Confai Lombardia, espressione territoriale regionale di Cai, aveva messo in allarme circa la volontà da parte di Palazzo Lombardia di eliminare i permessi di circolazione per le macchine agricole eccezionali – riassume il vicepresidente di Cai, Sandro Cappellini -. Un atto sorretto da motivazioni certamente condivisibili, come la soppressione di tanti oneri burocratici, amministrativi e finanziari, ma che non fa i conti con la necessità delle macchine agricole di accedere a tutto il territorio regionale, anche attraverso la viabilità minore. Tutto ciò, a patto di agevolare nei fatti il percorso di sburocratizzazione, senza confliggere con la libertà  di circolazione e la libertà di impresa, diritti sanciti e tutelati anche dalla Costituzione».

Il provvedimento licenziato a livello regionale, al contrario, rischia di vietare la circolazione dei mezzi agricoli su alcune strade, rendendo impossibile, ad esempio, svolgere ordinarie operazioni di raccolta in campo, con grave danno non soltanto per le imprese agromeccaniche, ma anche quelle agricole.

«Se il provvedimento emanato è frutto della collaborazione tra Regione con organizzazioni di rappresentanza minoritarie, allora ci spieghiamo molte cose – afferma Cai -. Per inseguire un risparmio di 100 euro ad azienda, come alcuni hanno dichiarato trionfalmente, si mette a rischio il Pil di settore della prima realtà agricola d’Italia. Confai Lombardia non è stata interpellata nella fase di elaborazione della legge regionale e si vede. Il risultato è sconcertante, incompleto e soprattutto pericoloso per le filiere. Complimenti all’involuzione di Regione Lombardia, che ha dimenticato di contattare la prima organizzazione di rappresentanza degli agromeccanici, per imbastire una norma suicida, contrabbandata per sburocratizzazione».

Al via a Settembre primo Meeting Nazionale del Turismo


Il 13 e 14 settembre si aprirà a Ferrara il primo Meeting Nazionale sul Turismo. Una vera propria agorà del turismo italiano, che vedrà la partecipazione di tutti gli attori del settore: Ministero, Enit, Regioni ed enti locali, associazioni di categoria e professionisti.

L'evento, promosso dal Mipaaft, sarà una due giorni ricca di dibattiti, tavole rotonde e sessioni tematiche. Il primo vero momento di confronto tra istituzioni e privati, un progetto importante, destinato a rappresentare in Italia un vero e proprio appuntamento per analizzare e disegnare agenda e strategie politiche, puntando su crescita, qualità, obiettivi, regole, promozione e marketing.

"Ho voluto riunire tutto il mondo del turismo. Superare il vecchio concetto di Stati generali e creare finalmente un momento di confronto per fare rete e creare strategie per far diventare il turismo italiano sempre più competitivo ed attrattivo.  L'obiettivo è costruire una politica industriale del turismo.  Stiamo lavorando come Ministero con le Regioni, l'Enit e i privati". E' quanto dichiara il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio. "Quello di Ferrara sarà un grande meeting, in cui tutti insieme raccoglieremo spunti, proposte ed idee.  Il Sistema Italia, il brand Italia di cui parlo è questo: una vera squadra, fatta di interlocutori importanti, che lavorano insieme per far crescere questo settore, trainante per il nostro Paese".


"Ad Enit sta a cuore armonizzare il settore del turismo per approdare a posizioni condivise sugli strumenti di promozione turistica dando spazio a tutte le idee innovative dei protagonisti del settore. Per questo nel corso del Meeting del Turismo sono stati previsti tavoli specializzati di discussione con centinaia di stakeholders ed esperti di settore ed Enit parteciperà quale attore e catalizzatore della promozione e del marketing del nostro paese. È un momento importante per l'indirizzo dell'industria turistica italiana e lo faremo anche animando il cuore delle location più suggestive di Ferrara attraverso incontri itineranti come al Teatro Comunale e al Castello Estense, perché il buon turismo non può prescindere da processi di integrazione territoriale che creino una rete globale strutturata dell'offerta" sostiene il presidente Enit Giorgio Palmucci.

 "Siamo orgogliosi di ospitare a Ferrara queste giornate di studio e approfondimento su tematiche così importanti - afferma il sindaco del capoluogo estense Alan Fabbri - un appuntamento che va a sottolineare e valorizzare la vocazione turistica della nostra città, il ruolo e la posizione strategica nella rete italiana e internazionale di luoghi storici e tradizionalmente attrattivi. Il nostro territorio è particolarmente ricco di beni monumentali e artistici, nonché di strutture accoglienti per ogni tipologia di visitatore e turista. Il nostro impegno sarà anche quello, grazie agli stimoli che emergeranno nei temi trattati il 13 e 14 settembre da prestigiosi relatori, di valorizzare ancor di più un patrimonio fondamentale per la collettività in termini sia economici sia culturali".

L'evento, sarà aperto dall'intervento del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e dal Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio, a cui saranno affidate anche le conclusioni del Meeting. Al termine della due giorni sarà presentato il "Programma operativo 2019-2020" a cura del Dipartimento Turismo del Mipaaft.
Nelle prossime settimane sarà divulgato il programma dettagliato del Meeting