venerdì 30 agosto 2019

Al via progetto per trovare il pomodoro 'perfetto'


Un progetto per trovare il pomodoro "perfetto" per l'industria. E' quello portato avanti da OI pomodoro da industria Bacino Centro Sud Italia, in collaborazione con ANICAV, finalizzato a valutare l'idoneità alla trasformazione industriale di alcune cultivar di pomodoro per la produzione di conserve con materia prima proveniente dal bacino Centro Sud.

Il progetto ha previsto la messa a coltura, in alcuni campi pugliesi appositamente selezionati, di piantine di pomodoro fornite dalle aziende sementiere Nunhems, Syngenta, Heinz/Furia Seed, United Genetics, Monsanto/Seminis, Clause e ISI Sementi.

A metà settembre la materia prima verrà, quindi, sottoposta a trasformazione presso l'impianto pilota della SSICA di Angri dove una squadra di assaggiatori - composta da tecnici della parte agricola, dell'industria e delle case sementiere - effettuerà una valutazione delle caratteristiche sensoriali dei derivati ottenuti, per rispondere al sempre più elevato interesse dei consumatori e dell'industria verso il recupero dei tipici caratteri organolettici del pomodoro trasformato quali il profumo e il gusto.

Le risultanze della sperimentazione, così come quelle dell'analogo lavoro implementato dall'OI pomodoro da industria del Nord, potranno essere messe a disposizione del comparto che rappresenta una delle più importanti filiere dell'agroalimentare italiano. I contenuti del progetto - che per ciascuna cultivar prevede sia l'osservazione della resa agronomica che della resa industriale - sono stati illustrati nel corso di una visita, svoltasi oggi ai campi di Lucera (FG) per osservare lo stato vegetativo e fitosanitario delle colture.

GDO, crescono i ricavi ma scendono gli utili. La soluzione? Fusioni e acquisizioni


Il mondo della grande distribuzione non vive un momento felicissimo, e corre ai ripari. Come? Tramite fusioni ed acquisizioni.
In un articolo di approfondimento Firstonline parla della relativamente nuova tendenza nella gdo, dovuta a un’avvisaglia di crisi, che però sembra paradossale visti i dati del 2018 raccolti dall’Area Studi di Mediobanca, che evidenziano una crescita dei ricavi delle grandi catene di supermercati presenti in Italia (+2,2%), pur in un contesto di economia ferma, sull’orlo della recessione.
Nell’indagine, che prende i considerazione i gruppi con almeno mezzo miliardo di fatturato e specializzati in una distribuzione “a prevalenza alimentare” (quindi sostanzialmente i noti big, da Esselunga a Conad, dalla Coop al Carrefour), viene fuori che la concorrenza dei discount inizia ad essere spietata, il che sta già innescando una corsa alla diminuzione dei prezzi e di conseguenza un return on investment che per i grandi gruppi è in calo da ormai tre anni consecutivi.
In soldoni: nel 2015 le principali catene avevano realizzato profitti per 722 milioni di euro, tre anni dopo, messe insieme, sono scese sotto i 300 milioni. Di contro i ricavi, complessivamente, sono stati pari l’anno scorso a 56,4 miliardi e questo dato è invece in aumento rispetto ai 51,5 miliardi del 2015. Le prospettive inoltre non sono esattamente incoraggianti: secondo quanto emerge da un’inchiesta pubblicata su Repubblica Affari&Finanza, nel 2019 saranno stati aperti in Italia altri 150 discount, e altri 200 arriveranno nel 2020.
La soluzione è dunque rappresentata da fusioni e acquisizioni. Già chiusa l’operazione Conad-Auchan, con il gruppo italiano che rileva i punti vendita della catena francese e che di conseguenza si rafforzerà molto in tre regioni chiave del Nord Italia, dove fino ad oggi non era particolarmente presente: Piemonte, Veneto e soprattutto Lombardia. Grandi manovre anche in casa Coop, alle prese con la ristrutturazione, e Esselunga, dove è ancora da sciogliere il nodo dell’eredità del patron storico Caprotti prima di definire le nuove strategie.
Il gruppo più in difficoltà è il francese Carrefour, che nel 2018 in Italia ha segnato un -4,4% delle vendite: per ora però non ci sono M&A in vista ma i transalpini hanno già annunciato 590 esuberi e l’apertura di negozi più piccoli.
(fonte: Firstonline)

giovedì 29 agosto 2019

Siccità in Europa. Gli Stati membri approvano le misure di sostegno proposte dalla Commissione


Gli Stati membri hanno approvato oggi una serie di misure di sostegno proposte dalla Commissione per alleviare le difficoltà finanziarie cui gli agricoltori devono far fronte a causa di condizioni meteorologiche avverse e per aumentare la disponibilità di alimenti per gli animali.
Phil Hogan, Commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale, ha dichiarato: “Da quando gli eventi climatici estremi hanno iniziato a manifestarsi abbiamo seguito attentamente la situazione e siamo pronti a sostenere i nostri agricoltori. La Commissione è in stretto contatto con tutti gli Stati membri e reagisce rapidamente laddove necessario. Le misure attuali intendono sostenere finanziariamente gli agricoltori europei e proteggerli in caso di penuria di foraggio per il bestiame”.

Le misure, concordate oggi dagli Stati membri in una riunione di comitato, prevedono la possibilità di pagamenti anticipati più elevati e, in via eccezionale, diverse deroghe alle norme in materia di inverdimento affinché gli agricoltori dispongano di alimenti sufficienti per gli animali. Gli agricoltori interessati potranno usufruire di una percentuale più elevata dei pagamenti della politica agricola comune (PAC) per migliorare il flusso di cassa e potranno tra l’altro ricevere:
          fino al 70 % dei pagamenti diretti a partire da metà ottobre;
          l’85 % dei pagamenti per lo sviluppo rurale non appena il pacchetto di misure sarà formalmente adottato ad inizio settembre.
Saranno inoltre consentite deroghe a determinate norme sull’inverdimento per aumentare la disponibilità di foraggio, tra cui la possibilità di:
          considerare i terreni lasciati a riposo come colture distinte o aree di interesse ecologico, anche se sono stati utilizzati per il pascolo o la raccolta;
          seminare “colture intercalari” in “coltura pura” (anziché in coltura mista, come attualmente prescritto), se destinate al pascolo o alla produzione foraggera;
          accorciare il periodo minimo di 8 settimane previsto per le colture intercalari per consentire ai produttori di seminativi di seminare in tempo utile le colture invernali dopo quelle intercalari.
Prossime tappe A seguito della decisione odierna, il pacchetto di misure dovrebbe essere formalmente adottato all’inizio di settembre. La Commissione rimarrà in contatto con tutti gli Stati membri per quanto riguarda l’impatto della siccità.

In Salento ottenuto il primo olio da ulivi immuni alla Xylella


Una speranza per il futuro della Puglia olivicola colpita dalla Xylella arriva dal primo olio ottenuto dagli ulivi immunizzati, ottenuti grazie all'innesto di piante malate con varietà resistenti di Leccino le quali, dopo tre anni, sono tornate a produrre in Salento, a Gagliano del Capo (Lecce).

La spremitura di queste olive, una molitura anticipata grazie al clima, si è svolta alla presenza di frantoiani, agricoltori, consumatori e rappresentanti del mondo della ricerca, all'interno dell'azienda agricola di Giovanni Melcarne. Al 'battesimo' della prima spremitura, che ha aperto idealmente la raccolta in Puglia, erano presenti anche i vertici regionali di Coldiretti: "E' un segnale di rinascita per la provincia di Lecce che grazie alle varietà resistenti dovrà recuperare un patrimonio inestimabile, perso - afferma Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia - per ritardi, scaricabarile e mancata determinazione nella lotta al batterio che ha causato danni da 1,2 miliardi di euro".

In Puglia si produce oltre la metà dell'olio Made in Italy, con un extra vergine stimato nel 2019 in aumento del 70-80% dopo il drastico crollo dell'anno scorso a causa delle calamità - spiega Coldiretti - e grazie alla ripresa straordinaria delle aree di Bari, Bat e Foggia, con ottime performance di Taranto e Brindisi ma con uno scenario produttivo a Lecce che stima "un calo del 90-95% rispetto alle medie storiche, perché sia nell'area Ionica che nell'Adriatica la produzione di cellina e ogliarola è azzerata - riferisce Coldiretti - e risultano produttive solo le piante di leccino".

Il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio ha firmato nelle scorse ore alcuni importanti decreti che prevedono lo stanziamento di un milione di euro per la partecipazione del Mipaaft all’evento ‘Expo 2020 Dubai’; le ‘disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare’ e l’aumento della percentuale da destinare al pagamento del premio ai giovani agricoltori, adeguando l’ammissibilità ai pagamenti diretti delle superfici a bosco cedo a rotazione rapida per assicurare un maggior contrasto alla diffusione di specie esotiche invasive.


Il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio ha firmato nelle scorse ore alcuni importanti decreti che prevedono lo stanziamento di un milione di euro per la partecipazione del Mipaaft all’evento ‘Expo 2020 Dubai’;  le ‘disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare’ e l’aumento della percentuale da destinare al pagamento del premio ai giovani agricoltori, adeguando  l’ammissibilità ai pagamenti diretti delle superfici a bosco cedo a rotazione rapida per assicurare un maggior contrasto alla diffusione di specie esotiche invasive.

«Confermiamo l’attenzione del Ministero per facilitare il ricambio generazionale in agricoltura e per contrastare la diffusione di specie esotiche  invasive alla tutela delle specie autoctone e dell’equilibrio ambientale – sottolinea il Ministro Centinaio – Il decreto aumenta al 2% la percentuale del massimale nazionale dei pagamenti diretti da destinare al finanziamento del premio per i giovani agricoltori, assicurando così lo snellimento delle relative procedure burocratiche da parte di Agea e degli organismi pagatori regionali. Viene inoltre esclusa l’Acacia saligna dalle specie comprese nella definizione di bosco ceduo a rotazione rapida, adeguando tempestivamente la normativa nazionale all’elenco di specie soggette a restrizione a livello europeo, a tutela dell’equilibrio ambientale del nostro Paese. Si definiscono poi le modalità di funzionamento del Fondo per la tutela della biodiversità di interesse agricolo e alimentare e individuano le azioni di tutela della biodiversità da sostenere; mentre con lo stanziamento ad Expo 2020 Dubai – aggiunge – ci apriamo all’agricoltura del futuro promuovendo il modello italiano in campo agroalimentare. Si tratta di un appuntamento fondamentale per valorizzare il comparto, che sempre più dovrà andare nella direzione dello sviluppo tecnologico e della sostenibilità. Lavoriamo fino alla fine per il bene del Paese e per la valorizzazione del nostro made in Italy», conclude Centinaio.