Il sistema dei pagamenti diretti potrebbe subire una riforma
epocale con l’abolizione dei titoli e l’affermazione di un principio teso alla
semplificazione dei procedimenti amministrativi.
Infatti con il superamento dei titoli, l’abolizione del
premio “greening” che rientrerà automaticamente per via del rafforzamento degli
impegni inclusi nella condizionalità, il concetto di pagamento base verrà
superato lasciando spazio ad una nuova dicitura: sostegno di base al reddito
per la sostenibilità.
Quindi il premio disaccoppiato potrebbe non essere più
associato ai titoli ma alla semplice superficie per ettaro ammissibile.
Con la nuova Pac 2021-2027 anche l’Italia avrà la
possibilità di superare il regime dei titoli all’aiuto per passare al pagamento
annuale uniforme per ettaro ammissibile (flat rate), attualmente in vigore nei
paesi dell’est Europa.
Gli agricoltori presentano annualmente la domanda con le
superfici ammissibili e ricevono un pagamento uniforme ad ettaro, senza la
necessità di possedere i titoli.
Una riforma che, superando la logica dei titoli, mira a
semplificare in maniera sostanziale l’iter amministrativo teso alla concessione
dei pagamenti diretti; infatti la grande difficoltà per l’Italia in questi anni
è stato ridistribuire, in maniera equa, i pagamenti attraverso il Sian che risulta essere un concentrato di insidie ed
anomalie.
I principi dettati dal legislatore comunitario, e lo dico
per esperienza professionale, in tantissimi casi sono stati calpestati da un
programma telematico che con i suoi algoritmi finisce per frustrare i diritti
del singolo produttore che, da un anno all’altro, si spacca la schiena per
quadrare le proprie economie e guadagnarsi “il pane”.
Pertanto, se è vero che il Sian è un generatore di anomalie,
è pur vero che semplificare la modalità di pagamento potrebbe costituire una
forte agevolazione per il nostro Organismo Pagatore.
Potremmo assistere all’estinzione del registro titoli
nazionale e con esso semplificare anche i trasferimenti di conduzione dei
terreni senza dover disporre, contestualmente, anche i trasferimenti dei titoli
con tutte le insidie del caso
Il tema, a parere di chi scrive, è semplice.
Occorre riconoscere il diritto al sostegno del reddito per i
nostri produttori semplificando in maniera più profonda possibile il
procedimento amministrativo, oramai completamente telematico, teso al
riconoscimento del pagamento.
Infine sarebbe opportuno delocalizzare gli uffici Agea
presso tutte le regioni italiane, al netto di quelle che già godono di propri
organismi pagatori, creando dei servizi a sportello per aiutare i produttori,
ed eventualmente i CAA mandatari, nella risoluzione delle problematiche legate
alla gestione del fascicolo aziendale.
In buona sostanza, e lo dico per esasperare il concetto,
occorre superare l’era in cui per una lettera sbagliata nel codice fiscale il
produttore, che magari s’è visto penalizzata la produzione per un evento
climatico nefasto, si vede bloccato il sostegno.
Avv. Gabriele Romagnuolo
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