martedì 22 ottobre 2019

Pac 2021-2027: verso la Flat-Rate?


Il quinquennio previsto dalla PAC 2014 – 2020 è oramai prossimo alla sua conclusione.
Il sistema dei pagamenti diretti potrebbe subire una riforma epocale con l’abolizione dei titoli e l’affermazione di un principio teso alla semplificazione dei procedimenti amministrativi.
Infatti con il superamento dei titoli, l’abolizione del premio “greening” che rientrerà automaticamente per via del rafforzamento degli impegni inclusi nella condizionalità, il concetto di pagamento base verrà superato lasciando spazio ad una nuova dicitura: sostegno di base al reddito per la sostenibilità.
Quindi il premio disaccoppiato potrebbe non essere più associato ai titoli ma alla semplice superficie per ettaro ammissibile.
Con la nuova Pac 2021-2027 anche l’Italia avrà la possibilità di superare il regime dei titoli all’aiuto per passare al pagamento annuale uniforme per ettaro ammissibile (flat rate), attualmente in vigore nei paesi dell’est Europa.
Gli agricoltori presentano annualmente la domanda con le superfici ammissibili e ricevono un pagamento uniforme ad ettaro, senza la necessità di possedere i titoli.
Una riforma che, superando la logica dei titoli, mira a semplificare in maniera sostanziale l’iter amministrativo teso alla concessione dei pagamenti diretti; infatti la grande difficoltà per l’Italia in questi anni è stato ridistribuire, in maniera equa, i pagamenti attraverso il Sian che  risulta essere un concentrato di insidie ed anomalie.
I principi dettati dal legislatore comunitario, e lo dico per esperienza professionale, in tantissimi casi sono stati calpestati da un programma telematico che con i suoi algoritmi finisce per frustrare i diritti del singolo produttore che, da un anno all’altro, si spacca la schiena per quadrare le proprie economie e guadagnarsi “il pane”.
Pertanto, se è vero che il Sian è un generatore di anomalie, è pur vero che semplificare la modalità di pagamento potrebbe costituire una forte agevolazione per il nostro Organismo Pagatore.
Potremmo assistere all’estinzione del registro titoli nazionale e con esso semplificare anche i trasferimenti di conduzione dei terreni senza dover disporre, contestualmente, anche i trasferimenti dei titoli con tutte le insidie del caso
Il tema, a parere di chi scrive, è semplice.
Occorre riconoscere il diritto al sostegno del reddito per i nostri produttori semplificando in maniera più profonda possibile il procedimento amministrativo, oramai completamente telematico, teso al riconoscimento del pagamento.
Infine sarebbe opportuno delocalizzare gli uffici Agea presso tutte le regioni italiane, al netto di quelle che già godono di propri organismi pagatori, creando dei servizi a sportello per aiutare i produttori, ed eventualmente i CAA mandatari, nella risoluzione delle problematiche legate alla gestione del fascicolo aziendale.
In buona sostanza, e lo dico per esasperare il concetto, occorre superare l’era in cui per una lettera sbagliata nel codice fiscale il produttore, che magari s’è visto penalizzata la produzione per un evento climatico nefasto, si vede bloccato il sostegno.
Avv. Gabriele Romagnuolo



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