venerdì 31 gennaio 2020

Associazione acqua cielo e terra presenta il progetto “La nuova frontiera dell’apicoltura”


“Rapporti tra apicoltura e agricoltura”: mercoledì 5 febbraio si svolgerà il quinto workshop afferente al progetto “LA NUOVA FRONTIERA DELL’APICOLTURA”, approvato ai sensi del PSR PUGLIA 2014/2020. L’evento si terrà presso la Masseria “Madonna dell’Arco”, via Madonna dell’Arco 89, Martina Franca (TA).

La Valle d’Itria, con i suoi caratteristici trulli e il suo terreno carsico color rosso acceso, i muretti a secco vestigia di una tradizione imperitura, la macchia mediterranea con i suoi arbusti inconfondibili: è questo lo scenario che ospiterà il prossimo evento relativo al progetto “LA NUOVA FRONTIERA DELL’APICOLTURA”, proposto dall’Associazione “Acqua Cielo e Terra”. «In una fase economica caratterizzata da rapide trasformazioni, l’agricoltura multifunzionale può costituire un’ottima opportunità di investimento e, in questo senso, l’apicoltura diventa il settore pionieristico su cui puntare» - afferma Nicolantonio Cassanelli, presidente dell’Associazione Acqua Cielo e Terra. «Il workshop, in particolare, analizzerà i rapporti tra l’apicoltura e l’agricoltura multifunzionale, ovvero quel tipo di agricoltura che, oltre ad assolvere la propria funzione primaria, quella di produrre beni alimentari, è in grado di fornire servizi secondari, utili alla collettività». Sarà questo il focus dell’incontro.

L’evento, organizzato in collaborazione con l'Università degli Studi di Bari e l’Associazione Regionale degli Apicoltori Pugliesi (ARAP), è patrocinato dal GAL Valle D’Itria.

Il dott. Rocco Addante, del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti dell’Università degli Studi di Bari, presenterà l’apicoltura rurale quale nuova frontiera dell’apicoltura in Puglia. Il dott. Claudio Porrini, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università degli Studi di Bologna, spiegherà il ruolo fondamentale delle api per monitorare il livello di inquinamento ambientale, attraverso le esperienze di Apenet e Beenet. Il dott. Agostino Santomauro, dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia, focalizzerà il suo intervento sull’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari. Infine, la dott.ssa Maria Donnaloia, agronomo e apicoltrice, esporrà le buone pratiche sanitarie indispensabili per prevenire le principali patologie delle api. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Monica Caradonna. L’inizio dei lavori è previsto alle ore 17:00, con la possibilità di registrarsi a partire dalle 16:30. Dopo le relazioni sarà data al pubblico la possibilità di intervenire con un dibattito.

Per maggiori informazioni e iscrizioni inviare una mail all’indirizzo: acquacieloeterra@gmail.com, o chiamare il numero 389.8347135.

Iniziativa finanziata ai sensi del PSR PUGLIA 2014/2020, MISURA 1 “Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione”, Sottomisura 1.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”



giovedì 30 gennaio 2020

FOGLIE TV - Concimi Fertileva: agricoltori e tecnici raccontano la loro ...



La terra esige rispetto, impegno e competenza, l’agricoltura necessita di rese qualitativamente elevate e profittevoli. La domanda fondamentale è una: è possibile coniugare le richieste del comparto agricolo e la salvaguardia delle risorse ambientali?
A rispondere sono le voci degli agricoltori e dei tecnici che scelgono i concimi organici ed organo-minerali a marchio Fertileva, mostrandoci lo stato dei suoli e delle colture nei diversi campi di coltivazione collocati in terra di Puglia.
Ad accogliere la risposta c’è Fertileva, un’azienda che ha fatto della sostenibilità una scelta e dell’efficienza un imperativo.

mercoledì 29 gennaio 2020

Soil4Life, approda nelle scuole il progetto per la tutela del suolo


 Parte percorso di formazione che porterà sui banchi programma di attività dedicate

Il suolo, questo sconosciuto. Potrebbe essere sintetizzato così il grado di conoscenza e consapevolezza che prevale nell’opinione pubblica rispetto a questa risorsa. Eppure, si tratta di un elemento di fondamentale importanza per la nostra vita sulla terra: basti ricordare che senza suolo non si mangia. Tutelare il suolo significa, inoltre, scongiurare il pericolo di essere travolti da frane e alluvioni e preservare un’indispensabile riserva di biodiversità. Senza dimenticare che, nel suolo, si trova il più importante stock di carbonio terrestre, dalla cui corretta gestione può dipendere gran parte del successo della lotta al cambiamento climatico. Tuttavia, continua a essere una risorsa che non riceve l’attenzione dovuta, la cui rilevanza per la sopravvivenza umana è decisamente sottovalutata. E’ infatti abusato, coperto e impermeabilizzato dall’edificazione senza limiti, inquinato dalle attività industriali e, a volte, sovra-sfruttato da agricoltura e zootecnia.

Per questa ragione, Soil4Life ha deciso di avviare un percorso formativo per le scuole, perché il suolo diventi un argomento da conoscere e divulgare, perché gli studenti siano i docenti di una “materia” nuova, da insegnare poi in famiglia e tra gli amici. E’ rivolto ai docenti che, aderendo al progetto, riceveranno un percorso didattico ed educativo improntato alla ricerca-azione in relazione alla capacità di analizzare il suolo nella dimensione ambientale e paesaggistica.

Le classi avranno, inoltre, la possibilità di partecipare a “Sotto sotto… idee per il suolo”, un concorso che prevede la realizzazione e l’invio di elaborati (a scelta tra video, spot radiofonici, poster pubblicitari) per promuovere l’uso sostenibile del suolo. L’intento è quello di stimolare la creatività e l’ingegno degli studenti, dando loro l’opportunità di riflettere e accrescere la propria consapevolezza. I migliori elaborati verranno diffusi e promossi attraverso una mirata campagna di comunicazione. Per avere tutti i dettagli, aderire al progetto e partecipare al contest, basta cliccare su “Speciale scuole” all’interno del sito soil4life.eu.

Legambiente, ISPRA, Cia-Agricoltori Italiani, CCIVS, Crea, ERSAF, Politecnico di Milano, Comune di Roma e Zelena Istria, sono i partner di Soil4Life, un progetto europeo tra Italia, Francia e Croazia, nato con l’obiettivo di promuovere l’uso sostenibile ed efficiente del suolo e delle sue risorse. Associazioni ed enti di ricerca sono uniti dalla convinzione che il suolo vada preservato con azioni e politiche più concrete, supportate da analisi e studi capaci di predisporre le informazioni necessarie agli interventi, anche normativi, ormai indispensabili per fermare il consumo e il degrado di questa fondamentale e non rinnovabile risorsa naturale.

Apre oggi Fieragricola, agribusiness guarda a Africa e Ue


L'Africa, le opportunità di agribusiness in questo continente e le relazioni commerciali con l'Italia e l'Europa sono tra i temi al centro della 114/a edizione di Fieragricola, rassegna internazionale di agricoltura, meccanica agricola, zootecnia, agroforniture, energie rinnovabili e servizi, in programma da domani a sabato a Veronafiere.

Al convegno di apertura annunciata la presenza della ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova e la ministra dell'Agricoltura della Croazia Marija Vučković. In collegamento da Bruxelles l'europarlamentare Paolo De Castro. Prevista inoltre la presenza di Giulio Tremonti, giurista, già ministro dell'Economia e delle Finanze.

La manifestazione si conferma una delle più rilevanti nel panorama europeo, con numeri in costante crescita: quest'anno sono 10 i padiglioni occupati, 900 gli espositori (+8,2% sull'edizione 2018), la superficie netta è di 67.600 metri quadrati netti (+18,7%), due le aree demo esterne di 9.500 metri quadrati allestite per gli "special show", 800 i capi di bestiame in esposizione (+14,3%), oltre 130 i convegni e i corsi di formazione in calendario nei quattro giorni di rassegna. Si registra una presenza corale di tutta la filiera agricola e un ritorno nell'appuntamento fieristico veronese di tutti i big del comparto avicolo italiano.

Domani pomeriggio la ministra croata Vučković, che presiede il Consiglio dei ministri agricoli dell'Ue nel primo semestre 2020, presenta il programma del Consiglio dei ministri agricoli europei nel primo semestre 2020.

Vigneti, ecco le regole per le domande di riconversione e ristrutturazione


Definite le regole per accedere ai contributi per la riconversione e ristrutturazione dei vigneti. L’Agea Coordinamento ha pubblicato le disposizioni nazionali relative al regolamento Ue sull’applicazione della misura dell’Ocm per la campagna 2019-2020. Si attendono ora i provvedimenti dei diversi Organismi Pagatori circa le modalità operative per la presentazione delle domande e i Bandi di ciascuna Regione con la messa a punto delle proprie disposizioni applicative.

Solo successivamente all’uscita di tali provvedimenti sarà possibile presentare le domande di sostegno, entro il termine ultimo del 31 maggio (le Regioni e gli Organismi Pagatori sentite le regioni possono anticipare tale termine). Per consentire i controlli ex ante sul 5% delle richieste, estirpazione, sovrainnesto e miglioramento dei vigneti da ristrutturare o riconvertire non possono essere effettuati prima del 15 settembre dell’anno in cui è stata presentata la domanda.

Le Regioni, sottolinea il provvedimento, decidono in merito alle aree sui cui è autorizzato l’intervento, alla limitazione delle zone delimitate dai disciplinari di produzione dei vini a denominazione di origine o ad indicazione geografica; all’individuazione dei beneficiari, all’indicazione delle varietà, alle forme di allevamento e al numero di ceppi per ettaro; alla superficie minima oggetto dell’intervento; alle azioni ammissibili a finanziamento, al periodo entro il quale le azioni di riconversione e ristrutturazione devono essere realizzate, che non può superare i 3 anni dalla data di finanziabilità della domanda di aiuto, alla concessione del pagamento anticipato del contributo, al limite massimo di contributo ammesso, a modifiche o limitazioni ai progetti approvati.

Il provvedimento indica come beneficiari persone fisiche o giuridiche che conducono vigneti con varietà di uve da vino, coloro che detengono valide autorizzazioni al reimpianto dei vigneti, ad esclusione delle autorizzazioni per nuovi impianti. I contributi sono concessi a imprenditori agricoli singoli e associati; organizzazioni di produttori vitivinicoli , cooperative agricole; società di persone e di capitali esercitanti attività agricola; consorzi di tutela autorizzati .

La riconversione prevede quella varietale che consiste: nel reimpianto sullo stesso appezzamento o su un altro appezzamento, con o senza la modifica del sistema di allevamento, di una diversa varietà di vite, ritenuta di maggior pregio enologico o commerciale e nel sovrainnesto su impianti ritenuti già razionali per forma di allevamento e per sesto di impianto e in buono stato vegetativo.

La ristrutturazione consiste nella diversa collocazione del vigneto attraverso il reimpianto del vigneto stesso in una posizione più favorevole dal punto di vista agronomico, sia per l'esposizione che per ragioni climatiche ed economiche; nel reimpianto del vigneto attraverso l'impianto nella stessa particella ma con modifiche alla forma di allevamento o al sesto di impianto; il miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti anche attraverso azioni di razionalizzazione degli interventi sul terreno e delle forme di allevamento. Non sono concessi contributi per l’ordinaria manutenzione.

Per essere ammesse al beneficio le operazioni di riconversione e ristrutturazione devono interessare almeno 0,5 ettari. La superficie minima, per le aziende che partecipano a un progetto collettivo o che hanno una superficie vitata inferiore o uguale ad un ettaro, è di 0,3 ettari.

Il provvedimento spiega che il sostegno alla ristrutturazione e alla riconversione dei vigneti può essere erogato così:

a) compensazione ai produttori per le perdite di reddito conseguenti all'esecuzione della misura;

b) contributo ai costi di ristrutturazione e di riconversione.

La compensazione delle perdite di reddito può ammontare fino al 100% della perdita e non può comunque superare l’importo massimo complessivo di 3mila euro a ettaro.

Il contributo ai costi di ristrutturazione e di riconversione è erogato nel limite del 50%, elevato al 75% nelle Regioni classificate come meno sviluppate.

Il contributo è calcolato o sulla base dei costi effettivamente sostenuti e nel rispetto dei prezzari regionali, fino al raggiungimento di un importo massimo di 16mila euro a ettaro, oppure sulla base di tabelle standard dei costi unitari e, comunque, con riferimento ad un importo medio per ettaro fissato, sulla base di analisi dei costi effettuate da Istituti di settore a livello nazionale, in 13.500 euro a ettaro che può salire a 15mila euro nelle Regioni classificate come meno sviluppate.

E’ consentito poi di assegnare importi maggiorati e cioè 22mila euro e 24.500 euro nelle regioni meno sviluppate per sostenere la viticoltura nelle zone ad alta valenza ambientale e paesaggistica.

Si tratta di aree con pendenza del terreno superiore a 30%; ad altitudine superiore ai 500 metri , con

impianti viticoli su terrazze e gradoni; per la viticoltura delle piccole isole.

Le principali modifiche rispetto alle modalità delle precedenti campagne riguardano la possibilità e modalità di apportare varianti e modifiche minori alla domanda di sostegno iniziale.

I produttori interessati possono rivolgere presso gli uffici della Coldiretti per ricevere assistenza per la presentazione delle domande.