martedì 31 marzo 2020

Covid-19, Bellanova: no a pratiche sleali, Ministero in campo

pratichesleali@politicheagricole.it: aperta la possibilità di inviare segnalazioni da parte di organizzazioni agricole, associazioni di produttori e altri soggetti aggregati

"La filiera agroalimentare italiana sta dando dimostrazione di grande responsabilità nel garantire l'approvvigionamento di cibo e bevande ai cittadini italiani. Uno sforzo imponente dal campo fino ai punti di vendita, che vede coinvolte migliaia di lavoratrici e lavoratori. In questo contesto non c'è e non ci deve essere spazio per i comportamenti sleali. Vietate prima, intollerabili oggi, anche dal punto di vista etico dobbiamo evitare che si possano attivare pratiche sleali a danno degli anelli più deboli della filiera.
Per questo come Ministero abbiamo deciso di dare la possibilità a organizzazioni agricole, consorzi, associazioni di produttori e soggetti aggregati di fare segnalazioni collettive di richieste anomale da parte degli acquirenti rispetto alla crisi in corso nel pieno spirito della Direttiva europea 633 del 2019. Chi pensa di poter approfittare di questa fase di emergenza per distorcere i rapporti di filiera non può agire indisturbato. Dobbiamo difendere il lavoro di tutti, nel pieno rispetto dei ruoli e delle funzioni, dimostrando ancora una volta che l'Italia sa unirsi e sa combattere insieme anche nelle situazioni più difficili".

Così la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova interviene annunciando la possibilità di segnalare potenziali pratiche sleali di mercato nella filiera agroalimentare da parte di organizzazioni agricole, associazioni di produttori e altri soggetti aggregati.
"Già nel Dl del 2 marzo", sottolinea Bellanova, "abbiamo previsto multe da 15 a 60mila euro per chiunque metta in atto pratiche sleali tra acquirenti e fornitori, colpendo il made in Italy e danneggiando la nostra reputazione. Soprattutto in questo momento chi mette in campo concorrenza e pratiche sleali fa un danno enorme al Paese e ai cittadini. Non possiamo consentirlo in alcun modo".

Per inviare le segnalazioni è stata aperta la casella di posta elettronica  pratichesleali@politicheagricole.it
Le segnalazioni saranno gestite dal Ministero, attraverso l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF).

Bayer presenta in modalità “virtuale” Sonata, il nuovo prodotto di origine naturale per vite da vino e da tavola

A seguito dell’attuale situazione relativa alla diffusione del Coronavirus e alle conseguenti disposizioni delle autorità, Bayer ha annullato gli eventi sul territorio nazionale per il lancio delle nuove soluzioni biologiche. Ma i  tecnici Bayer rimangono accanto agli agricoltori con l’aiuto delle nuove tecnologie di comunicazione.
La presentazione “virtuale” di Sonata, affidata a Silvia Casalini - Responsabile Marketing Bayer per i prodotti della vite - è dedicata ai viticoltori che in questo momento di difficoltà continuano a tenere alta la notorietà del vino e delle uve italiane.

L’impegno richiesto al viticoltore moderno non si limita all’ottenimento di un prodotto di qualità. È sempre più incalzante, infatti, la richiesta di adottare tecniche di difesa sostenibili che rispettino l’ambiente e le persone. Gli agrofarmaci di origine naturale e l’impiego di tecnologie digitali rappresentano strumenti di valore sempre più attuali in viticoltura per produrre in modo innovativo e sostenibile.

Su questi temi, Bayer ed esperti del mondo vitivinicolo sono insieme per un aggiornamento dedicato agli operatori del settore: dalle prove in campo alle prove in cantina, dalle testimonianze di chi ha utilizzato Sonata, alle interviste “Crop Talk” con focus sulle soluzioni biologiche di Bayer. I video, gli articoli e i materiali di comunicazione sono pubblicati sul sito www.cropscience.bayer.it 


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Bayer
Bayer è un’azienda globale con competenze chiave nei settori della Salute e della Nutrizione. I prodotti e i servizi sono concepiti per migliorare la qualità della vita delle persone e cercare di rispondere alle sfide di una popolazione crescente e che vive più a lungo. Allo stesso tempo, il Gruppo punta a creare valore attraverso innovazione, crescita e un’elevata redditività. Bayer fonda la propria attività su principi di sviluppo sostenibile e di responsabilità etica e sociale. Nel 2019, il Gruppo ha impiegato 104.000 collaboratori e registrato un fatturato di 43,5 miliardi di Euro. Le spese in conto capitale ammontano a 2,9 miliardi di Euro e gli investimenti in Ricerca & Sviluppo a 5,3 miliardi di Euro. Maggiori informazioni sul sito Bayer.it.


Contatti:
Paola Orfino
Tel. 02 3978.2390
Cell. 335 1846335
Email: paola.orfino@bayer.com
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lunedì 30 marzo 2020

Puglia: novità gasolio agricolo agevolato

La Giunta regionale, nell’ambito delle iniziative finalizzate a dare risposte alle esigenze poste dall’emergenza Coronavirus, ha deciso di semplificare la procedura per l’assegnazione del gasolio agricolo, a chi ne faccia richiesta, nella misura del 50 per cento rispetto a quanto ricevuto l’anno precedente, consentendo il prelievo di carburante, attraverso la presentazione di un’autodichiarazione, corredata di copia del documento di identità in corso di validità da rendere ai sensi del D.P.R. 445/2000.

venerdì 27 marzo 2020

Gianni Dalla Bernardina presidente CAI: “Agromeccanici e agricoltori pronti a continuare il nostro lavoro”

Gianni Dalla Bernardina presidente della confederazione agromeccanici e agricoltori italiani meccanici afferma: “ Sono 18.000 aziende presenti su tutto il territorio nazionale pronte ad operare in modo continuavo mediamente il 70% dei lavori necessari alla filiera agricola italiana, dalla natura dalla semina, alla raccolta al servizio per l'alimentazione zootecnica garantendo col nostro lavoro prodotti agroalimentari di qualità”.

La Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani da oltre 80 anni offre funzionalità macchine moderne e rispettose dell'ambiente al servizio del mondo agricolo italiano.

“Ci siamo e come sempre siamo pronti a lavorare senza guardare il calendario ma solamente le necessità del settore primario”  continua il presidente.

Oggi sotto pressione per il propagarsi del coronavirus hanno dato ai loro operatori, anche se lavoratori singoli, che operano in campo aperto le istruzioni per lavorare in massima sicurezza per la sanificazione dei posti di lavoro in caso di cambio dell'operatore e a quelle più pratiche nell'uso di guanti mascherina.

“Il mio personale pensiero gratitudine va soprattutto alle aziende agromeccaniche chiamate ad operare nelle regioni Lombarde, Venete e dell’Emilia Romagna, ma anche a tutte quelle presenti sul territorio nazionale che sono pronte a lavorare per garantire produzioni di prodotti italiani di qualità in sicurezza. Sia d’auspico che le pubbliche amministrazioni non impongano impedimenti burocratici per lo svolgimento delle nostre attività anche a tutela dei notevoli investimenti che le nostre aziende fanno per mantenere l'elevato standard tecnologico.

Come sempre noi agromeccanici ci siamo e siamo a disposizione di questo paese per la salvaguardia e lo sviluppo della filiera agricola italiana” conclude il presidente Gianni Dalla Bernardina.

Oggi più che mai per garantire a tutti voi cittadini prodotti di qualità.

giovedì 26 marzo 2020

Come ottenere l'indennità agricola

I  lavoratori agricoli, come già descritto in altri articoli,  godranno di una indennità riferita al mese di marzo per un importo pari ad euro 600.

Per ottenere il beneficio occorre:
-  fare valere nell’anno 2019 almeno 50 giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente e non essere siano titolari di pensione;
-  la domanda per l’indennità agricola non è cumulabile con le altre previste per gli altri settori  e con il reddito di cittadinanza.

I lavoratori, potenziali destinatari della suddetta indennità, al fine di ricevere la prestazione di interesse, dovranno presentare in via telematica all’INPS la domanda utilizzando i consueti canali telematici messi a disposizione per i cittadini e per i patronati nel sito internet dell’Inps, www.inps.it (clicca qui).

Le domande saranno rese disponibili, entro la fine del corrente mese di marzo, dopo l’adeguamento delle procedure informatiche.

Non è previsto alcun click day, inteso come finestra dentro la quale si possono fare domande di prestazioni. Le domande saranno aperte a tutti ed i fondi, riferisce l’Inps, saranno sufficienti a garantire l’indennità a tutti i richiedenti.

Autore: Avvocato Gabriele Romagnuolo

Ismea - Emergenza coronavirus: provvedimenti straordinari per le imprese agricole e agroalimentari

A seguito dell'evolversi dell'emergenza sanitaria e del protrarsi delle misure restrittive per il contenimento del contagio, l'ISMEA ha adottato alcuni provvedimenti straordinari per venire incontro alle esigenze delle imprese del settore agricolo e agroalimentare che hanno rapporti con l'Istituto. In particolare, sono state adottate le seguenti misure economiche:

1. Sospensione di tutte le rate dei mutui con scadenza nell'anno 2020. La quota capitale delle rate sospese potrà essere rimborsata nell'anno successivo a quello di conclusione di ciascun piano di ammortamento mentre la quota interessi sarà consolidata nel debito residuo e ammortizzata per l'intera restante parte del piano.

2. Esclusione del periodo compreso tra il 1° marzo 2020 e il 31 luglio 2020 dal computo della durata preammortamento dei piani di investimenti autorizzati dall'Istituto.

3. Estensione automatica delle garanzie ISMEA su tutti i finanziamenti già garantiti per i quali viene richiesto l'allungamento della durata dei piani di ammortamento, senza oneri aggiuntivi per le imprese.

4. Liquidazione delle spese sostenute dalle imprese per gli stati di avanzamento lavoro in modalità semplificata.

5. Sospensione dei termini per la realizzazione dei piani aziendali i cui termini di scadenza risultano compresi tra 1° marzo 2020 e il 31 luglio 2020.

6. Sospensione sino al 31 luglio 2020 di tutte le attività di non-performing e di attestazione ai sensi dell'art. 13 comma 4-bis D.L. 193/2016.

Inoltre, al fine di garantire la più ampia partecipazione dei giovani ed evitare che le misure di contenimento dell'emergenza possano limitare l'accesso alle agevolazioni dell'Istituto:

1. la pubblicazione del Bando per l'insediamento dei giovani in agricoltura è posticipata a data successiva al 31 luglio 2020;

2. Il termine per la presentazione delle manifestazioni d'interesse per la vendita dei Terreni in Banca delle Terre è posticipato al 31 maggio 2020.

L'ISMEA comunicherà eventuali variazioni delle data che si dovessero rendere necessarie in conseguenza dell'evolversi dell'emergenza sanitaria.

Fonte: ISMEA Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare


Donato Fanelli ai microfoni di Italiafruit News “La Puglia diventa un freezer”

È un’emergenza nell’emergenza: le gelate delle ultime ore e le nevicate primaverili sono il colpo di grazia per l’agricoltura pugliese. Gli effetti dei cambiamenti climatici si materializzano davanti ai nostri occhi. Non c’è pace per i produttori sull’altalena delle calamità, già alle prese con le ripercussioni dell’emergenza Coronavirus. Inizia per noi l’ennesima conta dei danni provocati da un repentino calo delle temperature che non lascia scampo alle nostre colture.

Il maltempo delle scorse ore si è abbattuto soprattutto sugli alberi da frutto e le primizie, il gelo è arrivato all’improvviso in alcune zone su alberi da frutto, uva e primizie orticole in forte anticipo per l’inverno mite dei mesi scorsi.

Le produzioni di ciliegie e uva più preoci, per esempio, avranno una riduzione nei volumi produttivi.

"Sei ore di gelo consecutive, con temperature che mediamente sono andate sotto i 5°C, anche sotto i teloni dell'uva c'è stato un forte sbalzo termico: la situazione è seria - spiega a Italiafruit News Donato Fanelli, coordinatore del Comitato Uva da tavola di Ortofrutta Italia ed editore di Foglie TV - Le varietà precoci di uva come Vittoria, Black Magic e Superior hanno preso una bella botta: le gemme erano già in uno stato avanzato, d'altronde il calendario indica il 25 marzo, ma a livello fenologico sembrava di essere almeno al 10 di aprile: da febbraio fino ai giorni scorsi ci sono state temperature primaverili che hanno fatto correre le piante".

Ma è sugli asparagi che si riscontrano i danni immediati più importanti. "E' la coltura che ha subito la mazzata più forte di tutte: siamo nel pieno della raccolta nelle nostre coltivazioni in provincia di Foggia e il gelo ha bruciato tutto ciò che era in superficie e ha rallentato le asparagiaie. Nei prossimi 7-10 giorni ci sarà pochissimo prodotto disponibile".

Sulle ciliegie, infine, i soci di Viva Frutta tra Turi e Putignano hanno riscontrato danni sulle Bigarreaux. Per Fanelli è inevitabile avere un avvio di campagna con volumi decisamente sotto alla norma.

Stiamo invitando gli agricoltori a segnalare le singole situazioni per avere un quadro completo del territorio.

Fonte: Italiafruit News
Autore: Maicol Mercuriali
Editor - Social Media Manager
maicol@italiafruit.net

mercoledì 25 marzo 2020

Conaf Consiglio Ordine Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali, invia al Ministro Teresa Bellanova 18 proposte per rilanciare l'agricoltura

L’emergenza prolungata causerà ricadute inevitabili sulle imprese del mondo agricolo. Per questo motivo, accanto alle necessarie misure per il contenimento di un’epidemia ancora non scongiurata, è importante agire per aiutare il comparto a reggere l’urto e a ripartire quando l’emergenza sarà finita.
Con questa motivazione, è stata inviata dal CONAF al Ministro Teresa Bellanova una lettera con 18 proposte operative.

Le 18 proposte dei dottori agronomi e dottori forestali evidenziano la necessità di andare comunque avanti con il lavoro, semplificando le procedure per consentire alle aziende agricole di continuare ad avere la #liquidità derivante dai contributi comunitari per poter far fronte al periodo di grave crisi.
Tra gli interventi considerati prioritari, ci sono proposte che riguardano la PAC, i #pagamenti diretti, i piani di sviluppo rurale (PSR) e organizzazioni comuni di mercato (OCM).
Per semplificare le procedure e andare in aiuto alle pubbliche amministrazioni, messe a dura prova da questa forzata e imprevista interruzione lavorativa, si propone di utilizzare a pieno il ruolo di sussidiarietà che viene riconosciuto alle professioni ordinistiche; pertanto la proposta è quella di definire subito un decreto ministeriale attuativo ai sensi dell’art 5 del Job Act degli autonomi che individui gli atti delle amministrazioni pubbliche che possono essere svolti anche dalle professioni organizzate in ordini e collegi.
Un aiuto fondamentale e urgente che dottori agronomi e dottori forestali possono offrire, per esempio per gestire l’aggiornamento del fascicolo aziendale, analogamente al cassetto fiscale dei commercialisti, nella certificazione delle superfici e nelle certificazioni agroambientali per la definizione dei titoli di pagamento delle domande PAC e agroambientali.
La missiva del CONAF al Ministro Bellanova, infine, si conclude con il suggerimento di costituire un tavolo di lavoro per l’Emergenza COVID19 in agricoltura e agroindustria.


Autore: Conaf Consiglio Ordine Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali

Gelate in Puglia, un altro schiaffo per l’agricoltura

È un’emergenza nell’emergenza: le gelate delle ultime ore e le nevicate primaverili sono il colpo di grazia per l’agricoltura pugliese. Gli effetti dei cambiamenti climatici si materializzano davanti ai nostri occhi. Non c’è pace per i produttori sull’altalena delle calamità, già alle prese con le ripercussioni dell’emergenza Coronavirus. Inizia per noi l’ennesima conta dei danni provocati da un repentino calo delle temperature che non lascia scampo alle nostre colture.

Queste sono le immagini giunte in redazione questa mattina,  agricoltori svegli durante la notte per combattere le forti gelate che in alcuni punti hanno toccato anche i meno 8, compromettendo il raccolto delle drupacee, quindi albicocche e pesche nettarine, ma ci sono danni anche per i coltivatori di uva da tavola (immagini provenienti da Turi (BA) dove sono stati appiccati fuochi per combattere il gelo) per chi aveva effettuato l’anticipo.

Danni anche per i ciliegeti dove in alcuni punti il frutto era già quasi pronto per la raccolta.

Nel Tavoliere delle Puglie, una delle principali piazze italiane del grano, sono proprio le colture cerealicole le osservate speciali. La pioggia tardiva, pure prevista in questi giorni, darà ossigeno ai grani in buono stato, gli altri potrebbero essere già spacciati. Gli asparagi (immagini provenienti dal foggiano), in procinto di essere raccolti, potrebbero aver subito i danni del freddo. I raccolti giornalieri, bloccati, si rivedranno tra due settimane

Carciofi e ortaggi, nel Brindisino, in molti casi, sono rimasti nei campi: le aziende del Nord non ritirano più la merce. Si riscontrano problemi nella commercializzazione anche nei mercati ortofrutticoli di Fasano e Francavilla. Nella zona occidentale di Taranto gli agrumi erano in piena fioritura ed eventuali danni si potranno quantificare solo tra qualche giorno.

Sono in pericolo anche gli ulivi: dovessero abbassarsi ulteriormente le temperature si riconfigurerebbe lo scenario del 2018, quando il freddo ha compromesso la campagna olivicola e le piante.




martedì 24 marzo 2020

Stress termici così intensi, possono frenare o bloccare il metabolismo delle colture, quello che c’è da sapere

Anche le coltivazioni risentono degli sbalzi termici, soprattutto quelli repentini come nel caso delle gelate primaverili. L’agricoltura è il settore che vive più di tutti il problema degli sbalzi termici.

Ovviamente il brusco e duraturo abbassamento della temperatura provoca numerosi danni alla pianta.

In primis provoca danni agli enzimi stessi, di fatto ogni enzima lavora entro un intervallo di temperatura.

Quando la temperatura si abbassa e comincia lo stress da freddo, la maggior parte degli enzimi, subisce un rallentamento a causa della modifica conformazionale della struttura o, nei casi estremi, il freddo più persistente può  causare l’inattivazione stessa dell’enzima.

È importante conoscere il limite di ogni singola pianta che si coltiva, per poter prendere gli eventuali, necessari provvedimenti affinché possa superare l’inverno senza danni.

Per affrontare l'emergenza gelo un aiuto può arrivare dal mondo dei biostimolanti:
- ci sono strategie studiate e provate appositamente per superare lo stress da freddo
- candele antigelo ma hanno un costo proibitivo (inquinano, alzano di poco le temperature e congelano il portafoglio)
- impianti di irrigazione antibrina:  ma richiedono disponibilità di elevate quantità d’acqua e non è certo possibile proporne l’estensione su tutte le superfici soggette ad elevato rischio di gelata
- assicurazioni per avversità atmosferiche accessorie e catastrofali, come nel caso degli sbalzi termici, delle brusche e repentine variazioni della temperatura

Le piante sono dotate anche delle cosiddette proteine “antigelo” che riescono a legarsi ai cristalli di ghiaccio in formazione, facendone così impedire l’espansione.

Gli organismi vegetali sono dotati anche dell’acclimatazione.

L'acclimatamento è una forma di adattamento che un organismo attua in risposta a variazioni dell'ambiente.

Le piante riescono a fare ciò poiché riescono a mettere in stand-by alcuni, oppure parte, degli organi, come le gemme o le foglie, e simultaneamente riescono a creare dei sistemi barriera di natura fisica, come l’ispessimento dei tessuti esterni.

Ci sono casi in cui il freddo non lascia scampo, ovvero se si  sono gelate anche le radici; se invece il congelamento riguarda solo la parte aerea, le radici emetteranno direttamente nuovi germogli dal colletto in primavera.

Ma non tutti i mali vengono per nuocere, a neve protegge le piante, crea una preziosa riserva idrica e le radici vengono protette dal gelo.

La neve, infatti, rappresenta una preziosa riserva idrica a lento rilascio, che dunque si auto-protegge. È grazie alla neve che le radici delle piante, in pieno inverno, vengono isolate, con un effetto di coibentazione naturale, impedendo così al gelo di distruggerle o rovinarle. In pratica, grazie alla neve le piante vanno in letargo, la difesa più efficace contro il gelo.
Il consiglio che vi diamo è quello di rivolgervi agli agronomi o ai più esperti per fare le giuste valutazioni.

Il grido d’allarme di CIA Puglia: “Prezzi da fame ai produttori, lo scandalo del settore ortofrutta”

L'emergenza Covid 19 non risparmia il settore ortofrutticolo. La chiusura dei mercati all'ingrosso sta mettendo in ginocchio l’economia delle aziende agricole. I mercati all'ingrosso rappresentano un servizio di pubblica utilità essenziale per le città, al fine di garantire l'approvvigionamento, la distribuzione alimentare e il controllo dei prezzi dei prodotti freschi, fungendo da piattaforma logistica per lo smistamento dei prodotti nei comuni in cui non ci sono i grandi supermercati. Come al solito non mancano le speculazioni.

Assistiamo ad incrementi spropositati tra il prezzo pagato ai produttori agricoli e il costo ai consumatori. Parliamo di incrementi del 300-400% tra il prezzo pagato ai produttori agricoli e quello pagato dai consumatori.

“E’ una catastrofe”, ha dichiarato Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA-Agricoltori Italiani Puglia, “bisogna agire in fretta, i comparti ortofrutticolo e zootecnico sono quelli che in questo preciso momento sono in grado di portare sul mercato prodotti freschi e di prima necessità. Sono i due settori che, anche con questa pandemia, stanno producendo per sfamare l’intera nazione. A nulla serviranno i provvedimenti governativi se non si mettono in campo provvedimenti che non fermano la speculazione che penalizza gli agricoltori e i consumatori”.

“Meritiamo rispetto”, ha aggiunto Felice Ardito, presidente provinciale di CIA Levante, “anche noi vogliamo stare a casa con le nostre famiglie al riparo, invece no ci si sveglia alle 5 ogni giorno per portare avanti le nostre aziende con i nostri dipendenti. Se continua questa situazione si fermerà davvero tutto e l’intera nazione non avrà generi alimentari fondamentali per nutrirsi e rafforzare le difese immunitarie”.

“L’orticoltura rappresenta un comparto fondamentale dell’agricoltura pugliese”, ha spiegato Sergio Curci, responsabile GIE Ortofrutta per CIA PUGLIA, “ poiché contribuisce con una quota di oltre il 30% alla formazione del valore aggiunto delle coltivazioni agricole regionale”. Con una superficie investita a ortaggi di oltre 100mila ettari, interessa oltre il 7% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) regionale e coinvolge oltre 7.200 aziende.

In Puglia si coltiva circa il 20% della superficie complessiva nazionale destinata a ortaggi in pieno campo e solo l’1% degli ortaggi in coltura protetta. Il volume della produzione orticola regionale, infatti, supera 3,2 milioni di tonnellate e pone la Puglia al primo posto tra le regioni italiane per la produzione di ortaggi in pieno campo con il 22% del totale. In questo particolare settore, Foggia detiene il primato regionale con circa il 46% delle principali colture in pieno campo, seguono Bari col 20%, Brindisi con il 16%, Taranto con il 12% e Lecce con il 6%.

“Apprezziamo il lavoro che sta facendo il ministro Teresa Bellanova, ma proprio mentre stiamo affrontando questa grande emergenza è necessario ricordare che gli agricoltori vengono da anni di emergenze. Il governo s’imponga con l’Europa, come ha chiesto il nostro presidente nazionale Dino Scanavino, per ottenere gli stanziamenti necessari a rilanciare tutto il comparto, senza dimenticare quindi le situazioni già drammatiche dei settori olivicolo, florovivaistico, zootecnico e delle altre aree produttive”, ha concluso Carrabba.

Fonte: Cia Agricoltori Puglia

Nuovo Dpcm: le farmacie agricole restano aperte

Nella notte tra sabato e domenica il Presidente Conte ha ufficializzato l’emanazione di un nuovo Dpcm, pubblicato ufficialmente la sera di domenica 22 marzo in cui, il Governo, ha allargato la platea delle attività costrette a tirare giù le serrande per osservare il lockdown: obiettivo primario resta contrastare e contenere l’emergenza epidemiologica derivante dal Covid 19.

Come si rinviene dall’allegato incluso nel decreto, il Governo, ha individuato una serie di attività ritenute strategiche ed essenziali per garantire beni e servizi di prima di necessità che non potranno, pertanto, chiudere e dovranno continuare a svolgere regolarmente la propria attività di impresa.

Anche l’agricoltura, come indicato nei codici ateco 01 e 03, dovrà continuare a garantire i beni di prima necessità e con essa tutta la relativa filiera agroalimentare.

Infatti l’art. 1 comma 1 lettera d) del Dpcm 22 marzo 2020 stabilisce che possano continuare ad esercitarsi, oltre le attività essenziali individuate nell’allegato 1,  tutte le attività funzionali ad assicurare la continuità della filiera produttiva dandone comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva

Nella comunicazione dovranno essere indicate specificamente le imprese e le amministrazioni beneficiarie dei prodotti e servizi attinenti alle attività consentite.

Si consiglia ai soggetti richiedenti di descrivere, anche sommariamente, in cosa si concretizzi effettivamente l’attività connessa svolta e perchè debba considerarsi essenziale al fine di garantire la continuità della filiera.

Si tenga presente che l’invio della dichiarazione al Prefetto competente costituisce titolo autorizzativo per poter continuare a svolgere regolarmente l’attività connessa e pertanto la dichiarazione dovrà essere mostrata in caso di accesso da parte delle autorità preposte

Pensiamo ad una farmagricola che dovrà, a mio parere, indicare quali aziende agricole siano servite e descrivere la necessarietà della vendita di alcuni fitofarmaci in questo momento dell’anno.

Infatti la Prefettura, con proprio potere discrezionale e con controlli postumi, potrà sospendere l’esercizio dell’attività ove non ritenuta essenziale alla filiera produttiva indicata.

Autore: Avvocato Gabriele Romagnuolo



lunedì 23 marzo 2020

Filiera ventuno parla del Fondo di Solidarietà Nazionale. Aiuti alle imprese agricole e zootecniche

Di seguito riportiamo l’articolo scritto da Filiera Ventuno Giuristi per l’agroalimentare in merito alla questione aiuti alle imprese agricole e zootecniche.

Un duello inaspettato e senza precedenti, fra Natura e Umanità: una lotta senza quartiere che deve spingere anche noi professionisti ad aguzzare l’ingegno ed a mettere in campo tutti i talenti, colpo su colpo, meglio se organizzati insieme. Il nostro contributo, oggi più che mai, è stare a fianco delle aziende che fanno l’economia reale che in un batter d’occhio si trovano in ginocchio. Le aziende agricole e zootecniche non possono essere lasciate sole e per questa ragione un possibile sostegno potrebbe essere rappresentato dall’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale – Calamità Naturali, previsto dal Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102 avente ad oggetto: “[…] l’obiettivo di promuovere principalmente interventi di prevenzione per far fronte ai danni alle produzioni agricole e zootecniche, alle strutture aziendali agricole ed alle infrastrutture agricole, nelle zone colpite da calamità naturali o eventi eccezionali, entro i limiti delle risorse disponibili sul Fondo stesso.”.
Quindi per accedere alle tre tipologie di intervento previste dalla Legge (ad esempio, quelli aventi ad oggetto gli interventi compensativi, esclusivamente nel caso di danni a produzioni e strutture non inserite nel Piano assicurativo agricolo annuale, finalizzati alla ripresa economica e produttiva delle imprese agricole che hanno subito danni dagli eventi) è necessario che il fenomeno naturale che ha prodotto il danno sia qualificabile come “calamità naturale” e/o “evento eccezionale”, secondo quanto disposto dagli “orientamenti comunitari per gli aiuti di stato nel settore agricolo” così come disciplinati dalla direttiva (2000/C28/02) agli artt. 11.2 e 11.3.. L’art. 11.2., stabilisce chiaramente che: “La prassi costante della Commissione è quella di dare un’interpretazione restrittiva delle nozioni di «calamità naturale» e di «evento eccezionale» di cui all’articolo 87, paragrafo 2, lettera b), del trattato, in quanto esse costituiscono eccezioni al principio generale dell’incompatibilità degli aiuti di Stato con il mercato comune, sancito dall’articolo 87, paragrafo 1. Finora la Commissione ha considerato come calamità naturali terremoti, valanghe, frane e inondazioni. Tra gli eventi eccezionali sono stati accettati la guerra, i disordini interni e gli scioperi e, con alcune riserve e in funzione della loro estensione, gravi incidenti nucleari o industriali e incendi che causano perdite estese. [..] A causa delle difficoltà di previsione di tali eventi, la Commissione continuerà a valutare caso per caso le proposte di concessione di aiuti a norma dell’articolo 87, paragrafo 2, lettera b), tenendo conto della prassi precedentemente seguita nel settore. 11.2.2. Una volta confermata la calamità naturale o l’evento eccezionale, la Commissione autorizza aiuti fino al 100 % a titolo di indennizzo dei danni materiali. […]”
A parere di chi scrive, sebbene ad oggi la pandemia da COVID-19, non rientri “formalmente” nella casistica della Calamità naturale e/o di eventi eccezionali, essa potrebbe evidentemente trovare ampia cittadinanza sì nella prima quanto nella seconda previsione, e tanto potrebbe avvenire a seguito dell’avvio del procedimento di riconoscimento che la Commissione (per il tramite della Regione e del MPAAF) è tenuta ad effettuare secondo quanto prescritto dalla norma Comunitaria stessa. Conferma ne traiamo da quanto stabilito dall’art. 56 del DL 18 del 2020, laddove si legge: “l’epidemia da COVID-19 è formalmente riconosciuta come evento eccezionale e di grave turbamento dell’economia, ai sensi dell’art. 107 del Trattato del funzionamento dell’Unione Europea”.
Operativamente riteniamo, quindi, che i rappresentanti di categoria possano e debbano procedere: 1) a presentare una formale richiesta al competente Assessorato della Regione (Puglia) perché adotti una delibera di riconoscimento dello stato di calamità naturale e/o evento eccezionale, prodromico per accedere al Fondo di Solidarietà Nazionale per l’Agricoltura (L.102/2004); 2) la delibera andrà inviata al MPAAF perché emetta il Decreto che dichiari lo stato di calamità naturale e/o evento eccezionale. La circostanza che la pandemia non trovi riconoscimento espresso, potrà essere superata chiedendone l’inserimento tra quelle già contemplate dalla normativa comunitaria, in analogia a quanto accaduto per la Xylella per la quale è stata riconosciuta nel 2015 la calamità naturale pur essendo una emergenza fitosanitaria provocata da infezioni da organismi nocivi e non dai classici eventi atmosferici o catastrofali. Giova sottolineare, sin d’ora, che tale intervento non può essere qualificato come aiuto di Stato in violazione dell’art. 107 (ex articolo 87) del TCE – richiamato dall’art. 56 del DL 18 del 2020.
In conclusione e considerato quanto sopra, si ritiene che non sia preclusa la possibilità per gli operatori del settore AGRICOLO E ZOOTECNICO di richiedere ed ottenere i benefici previsti dal Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102 e ss.mm..

Autore: Avv. Luigi Fino – Avv. Eliana Baldo – Avv. Angela Quatela – Avv. Marisa Cataldo -Avv. Vitantonio Barnabà
Fonte: Filiera Venuto giuristi per l’agroalimentare

L’attività di agronomi e forestali è un servizio essenziale e indifferibile

Il CONAF dopo aver inviato una lettera d’urgenza al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, con la richiesta di inserire l’attività a codice ATECO 74.90.11 “Consulenza Agraria Fornita da Agronomi” tra i servizi essenziali e indifferibili del decreto Emergenza Coronavirus, in uscita nella giornata di ieri e che è in vigore da oggi 23 marzo 2020.

La nota dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali ricorda che le competenze degli iscritti sono volte a valorizzare e gestire i processi produttivi agricoli, zootecnici e forestali, a tutelare l’ambiente e in generale le attività riguardanti il mondo rurale.

Di conseguenza le attività di consulenza in campo, di attività fitoiatrica di difesa delle piante, di certificazioni di prodotto e di processo dei prodotti agroalimentari, l’applicazione delle biotecnologie agrarie sono assolutamente indispensabili per poter permettere alle aziende agricole, agroalimentari e zootecniche di continuare a produrre cibo italiano sicuro.

Quindi secondo il nuovo Decreto Ministeriale gli agronomi  possono svolgere regolarmente la loro professione.

sabato 21 marzo 2020

Allerta Meteo, l’ultimo ruggito dell’Inverno sarà il più forte

L’Italia in piena emergenza Coronavirus deve prepararsi a un brusco peggioramento delle condizioni meteorologiche: dopo l’Equinozio di Primavera, infatti, vivremo l’ondata di freddo più intensa di tutto l’inverno.

Dopo una stagione eccezionalmente calda e siccitosa, infatti, proprio nei prossimi giorni le temperature crolleranno all’improvviso di oltre 20°C in poche ore, con un brusco fronte freddo che raggiungerà l’Italia nella giornata di Lunedì 23 Marzo.

Sarà una vera e propria irruzione di Burian provenienti dalle steppe della Russia: porterà la neve fin su coste e pianure del Nord Italia e delle Regioni centrali Adriatiche, dove potranno imbiancarsi i litorali romagnoli, marchigiani e abruzzesi.

Il giorno più freddo e nevoso sarà Martedì 24, con temperature polari su gran parte del Paese. Ma sarà solo l’inizio di una lunga fase invernale: il freddo proseguirà per tutta la settimana, e al Sud avremo una forte ondata di maltempo con violenti temporali e piogge torrenziali tra Mercoledì 25 e Giovedì 26, quando sull’Appennino meridionale si verificheranno le più grandi nevicate di tutta la stagione.

Fonte: Meteoweb

venerdì 20 marzo 2020

Agricoltura, fino al 6° grado di parentela la prestazione può essere gratuita

Tra le novità in campo agricolo introdotte dal decreto legge “Cura Italia” (n. 18 del 17 marzo 2020) ce n’è una molto importante per sostenere le piccole imprese agricole, anche quelle pugliesi. L'articolo 105 permette di impiegare a titolo gratuito le persone legate al titolare da un rapporto parentale, estendendo la possibilità fino al sesto grado di parentela. Quelle persone possono effettuare lavori agricoli a titolo gratuito in forma di aiuto occasionale e transitorio

Coronavirus, nasce l’alleanza salva prodotti agricoli italiani

“Per affrontare l’emergenza Coronavirus nasce l’alleanza salva spesa Made in Italy con agricoltori, industrie alimentari e distribuzione commerciale che si impegnano a garantire regolarità delle forniture alimentari agli italiani e a combattere qualsiasi forma di speculazione sul cibo dai campi alle tavole” Lo rende noto Ettore Prandini il presidente della Coldiretti che ha promosso l’iniziativa insieme a Filiera Italia con l’adesione di Conad, Coop, Auchan, Bennet, Cadoro, Carrefour, Decò, Despar, Esselunga, Famila, Iper, Italmark, Metro, Gabrielli, Tigre, Oasi, Pam, Panorama, Penny, Prix, Selex, Superconti, Unes, Vegè.

Nell’appello ai cittadini e alle Istituzioni si legge in particolare:

“Ogni giorno 3,6 milioni di lavoratori coltivano, allevano, trasformano, trasportano e distribuiscono tutti i prodotti alimentari di cui il Paese ha bisogno. Prodotti che i consumatori trovano sempre a loro disposizione sugli scaffali. Anche in questi momenti di emergenza la catena produttiva, logistica e distributiva è riuscita a garantire i beni necessari per tutte le famiglie italiane. Il modo per ringraziare tutte queste persone del loro sacrificio e forte senso di responsabilità è uno solo: ogni volta che puoi chiedi e compra prodotti italiani.

Noi dal canto nostro faremo la nostra parte. Vigilando insieme che lungo tutta la filiera sia premiato e valorizzato chi adotta pratiche commerciali corrette e trasparenti. Ed escludendo e denunciando chiunque possa pensare in un momento così delicato di speculare o approfittare di situazioni di carenza o di eccesso di prodotto abbassando il prezzo ingiustificatamente sui prodotti più richiesti.

Chiediamo al Governo e alle autorità pubbliche di aiutarci nel lavoro di rifornire gli italiani dei beni essenziali, con provvedimenti semplici e chiari che permettano con la massima sicurezza possibile la continuità della raccolta, della produzione, della trasformazione e della distribuzione dei prodotti di largo consumo.

Per questi obiettivi faremo tutti gli sforzi necessari e invitiamo tutte le altre organizzazioni dell’agroalimentare ad aderire a questi impegni e ad unirsi a noi in questa battaglia fatta nell’interesse di una filiera virtuosa, dei cittadini italiani e piu’ in generale del nostro meraviglioso Paese”.

La filiera allargata dai campi agli scaffali vale 538 miliardi di euro pari al 25% del Pil e offre lavoro a 3,6 milioni di persone impegnate a garantire quotidianamente le forniture alimentari attraverso 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari e 230mila punti vendita in Italia

Fonte: Il Punto Coldiretti

Decreto “Cura Italia”: misure per operai agricoli e chiarimenti a cura dell'Avvocato Gabriele Romagnuolo

Il DECRETO-LEGGE varato il 17 marzo 2020, n. 18 Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19, denominato in breve “cura italia”, ha previsto numerosi provvedimenti in materia previdenziale ed, in modo specifico, il titolo II (misure di sostegno per il lavoro) capo II (Norme speciali in materia di riduzione dell’orario di lavoro e di sostegno ai lavoratori) all’art. 30 ha istituito una indennità da destinare ai lavoratori del settore agricolo.
In particolare ai lavoratori agricoli a tempo determinato (OTD) non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro.
Pertanto, per ottenere il beneficio predetto, occorre soddisfare il requisito soggettivo della iscrizione negli elenchi anagrafici con il consequenziale riconoscimento della qualifica di OTD, ed il requisito oggettivo delle giornate lavorate nel 2019 pari a 50; l’indennità riconosciuta non costituisce reddito e, pertanto, non sarà soggetta a tassazione annuale ed ha un limite di spesa fissata in euro 396 milioni.
L’Inps, a breve, fornirà le istruzioni operative su come richiedere il beneficio riconosciuto nel decreto “cura italia” e sulle modalità telematiche per inviare le domande. Il consiglio per gli agricoltori è di verificare che il proprio estratto contributivo, in particolar modo riferito all’anno 2019, sia aggiornato e non vi siano anomalie pendenti.
Non è ancora chiarito se vi sia, contestualmente al riconoscimento di tale indennità, il riconoscimento di un periodo di contribuzione figurativa.
Infine l’art. 32 del decreto” cura italia” ha stabilito che il termine per la presentazione delle domande di disoccupazione agricola di cui all’articolo 7, comma 4, del decreto legge 9 ottobre 1989 n. 338, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 1989, n. 389, è prorogato, solo per le domande non già presentate in competenza 2019, al giorno 1° giugno 2020
Le misure analizzate hanno lo scopo di sostenere il reddito degli operai agricoli in questa fase economica e prorogare, altresì, le scadenze fissate per l’invio delle domande di disoccupazione agricola.
Si deve aggiungere che l’agricoltura, in questo preciso momento, non può e non deve fermarsi visto che parliamo di produzione di beni di prima necessità e queste sono le indicazioni fornite dal governo sin dai primi momenti di questa crisi sanitaria.
In tal senso tale misura contraddice l’indirizzo politico impresso dal Governo con i precedenti decreti. Ora, più che mai, il sistema agricolo italiano deve rispondere fattivamente all’appello fatto dal Presidente Conte .

Autore: Avvocato Gabriele Romagnuolo

giovedì 19 marzo 2020

AGEA accelera i pagamenti: in una settimana 80milioni per 56250 beneficiari

Circa 80milioni per 56mila 250 beneficiari. Sono i numeri che restituiscono la settimana di lavoro in modalità smart working di Agea, Agenzia per le erogazioni in agricoltura, relativamente ai decreti di pagamento autorizzati nell'ambito della domanda unica, dello sviluppo rurale e dei programmi operativi. 

Risorse che, in dettaglio, si riferiscono domanda unica per l'annualità 2019 in favore di 52.767 beneficiari per 25,2 milioni di euro; ai programmi regionali di sviluppo rurale (PSR), che Agea gestisce, in favore di 3.470 beneficiari per 34,6 milioni di euro; ai programmi operativi in favore di 13 beneficiari per 12 milioni di euro.

"Numeri importanti", afferma la Ministra Teresa Bellanova, "a testimonianza di un'Amministrazione, quella del nostro Ministero, che non si ferma e anzi, anche sperimentando modalità di lavoro nuove mai testate in maniera così massiva, consente di proseguire e addirittura velocizzare, come ho espressamente chiesto agli Uffici interessati, l'attività di erogazione delle risorse da remoto. Garantire liquidità alle imprese agricole e della filiera alimentare è, in questo momento, una priorità assoluta. Vale per le misure  previste nel Decreto Legge pubblicato stamane in Gazzetta Ufficiale, compresa l'anticipazione della Pac e vale, a maggior ragione, per le pratiche in corso.
Con Agea e la piena collaborazione delle società partecipate, Agecontrol e Sin e l'RTI, siamo fortemente impegnati, con il personale che attualmente opera tutto in lavoro agile ad eccezione di alcuni unità di presidio del CED e di altre attività dell'agenzia, ad individuare le soluzioni di semplificazione dei processi di erogazione delle risorse pubbliche ma anche le possibili e legittime deroghe a norme comunitarie e nazionali con cui accelerarne l'erogazione venendo incontro alle evidenti criticità finanziarie delle nostre imprese agricole. Un lavoro che proseguirà ovviamente anche nelle prossime settimane, perseguendo un unico obiettivo: sostenere in tutti i modi il nostro sistema agroalimentare. Nessuno verrà lasciato solo. Ne va del futuro".

Bayer dona un milione di Euro agli ospedali della Lombardia per acquistare macchinari salvavita

Bayer sostiene gli ospedali Lombardi con una donazione di un milione di Euro. A ricevere il contributo è la Regione Lombardia, che lo utilizzerà per acquistare macchinari di terapia intensiva e subintensiva per gli ospedali in emergenza.

"Oggi guardiamo alla Lombardia, la regione più colpita dall’epidemia COVID-19, con grande preoccupazione. Abbiamo deciso di offrire un significativo contributo laddove la situazione è maggiormente allarmante per pazienti, medici, infermieri e cittadini”, dichiara Monica Poggio – Ceo di Bayer in Italia.

Il drammatico numero di casi in Lombardia e nelle sue province mostra un trend in crescita dei pazienti che hanno e avranno bisogno di terapia intensiva. “E’ di fondamentale importanza garantire risorse e accesso alle cure più adeguate del maggior numero di persone possibile - continua Poggio - e ci auguriamo che, anche grazie a questa donazione, gli ospedali Lombardi così duramente messi alla prova possano potenziare i posti in terapia intensiva e subintensiva per trattare i pazienti più gravi”.

La donazione agli ospedali Italiani si aggiunge ai fondi e ai farmaci già inviati dal Gruppo Bayer per sostenere l’emergenza Coronavirus in Cina.

“Mi auguro che questo gesto di solidarietà all’Italia possa essere un aiuto concreto alla grave situazione di emergenza in Lombardia, così duramente colpita dal Coronavirus, e sostenere attivamente l’azione degli ospedali e del personale sanitario che lavorano incessantemente per tutelare la salute dei cittadini”, conclude Werner Baumann, CEO di Bayer AG.


Bayer
Bayer è un’azienda globale con competenze chiave nei settori della Salute e della Nutrizione. I prodotti e i servizi sono concepiti per migliorare la qualità della vita delle persone e cercare di rispondere alle sfide di una popolazione crescente e che vive più a lungo. Allo stesso tempo, il Gruppo punta a creare valore attraverso innovazione, crescita e un’elevata redditività. Bayer fonda la propria attività su principi di sviluppo sostenibile e di responsabilità etica e sociale. Nel 2019, il Gruppo ha impiegato 104.000 collaboratori e registrato un fatturato di 43,5 miliardi di Euro. Le spese in conto capitale ammontano a 2,9 miliardi di Euro e gli investimenti in Ricerca & Sviluppo a 5,3 miliardi di Euro. Maggiori informazioni sul sito Bayer.it.