venerdì 24 luglio 2020

FOGLIE TV - SONATA: la parola agli utilizzatori

Accordo “Green” tra Coldiretti e Biodinamici

Sostenere le imprese agricole impegnate nella biodinamica che conta in Italia su 4.500 realtà, dove si seguono, le tecniche codificate dal 1924 da Rudolf Steiner, un metodo rigoroso di economia circolare agroecologica.

 

E’ questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione tra la Coldiretti e l’Associazione per l’agricoltura biodinamica da realizzare anche attraverso i servizi offerti dal Centro Assistenza Agricola, per sostenere la svolta green in atto nei consumi e nella produzione. Un accordo che vuol segnare il futuro del bio e del biodinamico in Italia.

 

Le aziende biodinamiche – spiegano Coldiretti e Associazione per l’agricoltura biodinamica – sono caratterizzate da una grande sensibilità ambientale e sono presenti in tutti i comparti, dagli ortaggi all’allevamento, dal florovivaismo al vino al quale si dedicano il 20% del settore. La superficie media è di 30 ettari per azienda (con una media di fatturato ettaro annuo quadrupla rispetto alla media nazionale, oltre 13.000 euro), ma ci sono realtà anche più grandi che contano centinaia di ettari da nord a sud della Penisola. L’accordo è stato siglato a pochi giorni dalla dolorosa scomparsa Giulia Maria Crespi che è stata pioniera nella diffusione in Italia dell’agricoltura biodinamica.

Al via bando per "Macchinari Innovativi". In dotazione 265 milioni

Scadenze in vista per usufruire del sostegno dei programmi di investimento mirati a favorire la digitalizzazione delle imprese e l’innovazione dei macchinari per l’agricoltura. Da ieri, 23 luglio, infatti, è possibile registrarsi sulla piattaforma del Ministero dello Sviluppo economico per la partecipazione al nuovo bando "Macchinari Innovativi", mentre l'invio delle domande di accesso alle agevolazioni (non si tratta di un click day, ma di un bando a sportello) potranno essere inviate a partire dal 30 luglio. 

 

Si avvia, così, l’iter che darà modo alle imprese, anche quelle agroalimentari, di poter sostenere i programmi di investimento diretti a consentirne la trasformazione tecnologica e digitale, oltre a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell'economia circolare. In dotazione complessivamente 265 milioni di euro, destinati a micro, piccole e medie imprese e alle reti d'impresa delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Il bando è stato firmato nei giorni scorsi dal ministro Stefano Patuanelli ed è, infatti, soprattutto l’occasione di rilancio per il sistema produttivo del Mezzogiorno.

 

Le risorse, previste dal Programma Operativo Nazionale “IMPRESE E CONNETTIVITA’ 2014-2020 FESR ed erogate dall’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa-Invitalia, saranno concesse come contributi in conto impianti sotto forma di finanziamento agevolato, per una percentuale sulle spese ammissibili del 75%. Gli importi di finanziamento vanno dai 400 mila ai 3 milioni di euro per l’acquisto di macchine agricole digitali e tecnologie abilitanti. Il finanziamento agevolato, non assistito da particolari forme di garanzia, deve essere restituito dall'impresa beneficiaria senza interessi in un periodo della durata massima di 7 anni a decorrere dalla data di erogazione dell'ultima quota a saldo delle agevolazioni.

giovedì 23 luglio 2020

Mipaaf: “Al lavoro per esenzione sanzioni contributi agricoli”

È scaduto lo scorso 16 luglio il termine per effettuare il pagamento della prima rata dei contributi agricoli obbligatori a carico di coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali dovuti per l’anno 2020. L’emanazione del decreto ministeriale recante i criteri per la definizione dei contributi obbligatori ha fatto slittare la predisposizione sul portale Inps dei modelli F24 con causale LAA (lavoratori agricoli autonomi) per i pagamenti, comportando una ristrettezza delle tempistiche che, unita a diverse problematiche di carattere tecnico, quali interruzioni di servizio del sistema, ha causato non poche difficoltà per l’effettuazione dei pagamenti dovuti.

 

“Comprendiamo il disagio e la problematicità del comparto agricolo – commenta il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Per questo ho subito sottoposto la questione all’attenzione della ministra Nunzia Catalfo, che ringrazio per l’apertura dimostrata alle esigenze del mondo agricolo. Con il Ministero del Lavoro è in corso una interlocuzione per vagliare le possibilità di intervento: sebbene non sia stato fattibile garantire una proroga alla prima scadenza, – rende noto L’Abbate – siamo a lavoro per comprendere come prevedere lesenzione delle relative sanzioni civili, amministrative e penali previste dalla legge 23 dicembre 2000, n. 388.

 

Le successive scadenze previste dalla Circolare n. 82 dell’8 luglio scorso con cui l’Inps ha comunicato gli importi dei contributi obbligatori dovuti per l’anno 2020 sono il 16 settembre, 16 novembre e 18 gennaio 2021.

mercoledì 22 luglio 2020

Xylella: Mipaaf, 30 milioni per investimenti e ripresa produzione, intanto un nuovo focolaio sfiora la zona cuscinetto

 

Approvazione della rimodulazione delle risorse assegnate al piano di emergenza per il contenimento di Xylella in Puglia pari a euro 30 milioni di euro a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020. Lo fa sapere il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali al termine della riunione del Comitato di sorveglianza con la decisione che dovrà essere sottoposta alle valutazioni della Cabina di Regia presso la Presidenza del Consiglio.

 

"Vogliamo rafforzare ancora di più gli interventi a tutela dei nostri olivicoltori nella battaglia contro la Xylella, con strumenti di applicazione rapida e dando risposte concrete", ha detto la ministra Teresa Bellanova, nel precisare che "siamo convinti che le decisioni assunte saranno confermate in sede di Cabina di regia del Cipe". La ministra ha poi precisato "semplifichiamo le procedure e concentriamo le risorse per il sostegno degli investimenti e per il ripristino del potenziale produttivo, aumentando i plafond delle misure già previste dal Psr della Puglia e allo stesso tempo lavoriamo per velocizzare l'intera attuazione del piano da 300 milioni di euro per il rilancio".

 

I 30 milioni di euro, spiga il mipaaf, saranno utilizzati per aumentare il plafond previsto per le misure del Psr della Regione Puglia. In particolare, 27 milioni di euro andranno a favore della sottomisura dedicata al sostegno per gli investimenti per la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende olivicole della zona infetta relativamente alla Xylella e i restanti 3 milioni saranno destinati alla sottomisura che riguarda, invece, il sostegno ripristino terreni e potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali.

 

E' stato intercettato un nuovo focolaio con due piante di olivo già fortemente sintomatiche campionate e risultate positive al batterio in località Lamalunga in agro di Fasano ma ad appena 350 m dal confine dell'agro di Monopoli ovvero coincidente con l'attuale limite della zona cuscinetto. Si tratta di un avanzamento di oltre 5 chilometri che sposta il limite nord dell'epidemia a 40.865741° di latitudine. L'aggiornamento odierno è pubblicato sul sito istituzionale "Emergenza Xylella" con comunicazione Selge n. 162 del 2020). Il ritrovamento comporterà l'immediata verifica delle piante ospiti circostanti per capire l'effettiva entità del nuovo focolaio. Ancora una volta le piante si trovano nelle immediate vicinanze della SS16, a breve distanza (circa 200m) da un'area di servizio della corsia direzione Nord, ovvero la più grande arteria stradale costiera della Puglia, suggerendo che il fronte più avanzato percorre preferenzialmente le direttrici stradali per poi consolidarsi con una diffusione locale più capillare sul territorio dovuta al movimento attivo dei vettori. L’agro di Fasano è demarcato come “Zona di Contenimento”, dove è previsto l’abbattimento delle sole piante infette a differenza della zona cuscinetto, distante appunto solo 350 metri, dove un eventuale ritrovamento richiederebbe l’abbattimento delle piante ospiti ricadenti nel raggio di 100 metri (in attesa della prossima revisione della normativa, attesa per il prossimo mese di ottobre, con cui si prevede la riduzione del raggio a 50 metri).

Ricordiamo che a Fasano il precedente monitoraggio aveva già rilevato 3 piccoli focolai, uno in prossimità del mercato ortofrutticolo, oltre 5 chilometri a sud-est, e altri due sempre lungo la statale 16, rispettivamente 6 e 12 chilometri a sud-est. Il focolaio di Locorotondo dista invece 12 Km a sud.

Ue a piano aiuti per l'agricoltura italiana da 1,2 miliardi

La Commissione europea ha approva il regime italiano di aiuti per 1,2 miliardi di euro a sostegno delle imprese attive nel settore agricolo, forestale, della pesca, dell'acquacoltura e dei settori correlati colpiti dall'epidemia di coronavirus. Il regime è stato approvato nell'ambito del quadro temporaneo Ue per gli aiuti di Stato. Il regime sarà accessibile alle aziende di tutte le dimensioni attive in agricoltura, silvicoltura, pesca, acquacoltura e altri settori correlati.

Si prevede che la misura andrà a beneficio di oltre mille imprese, con un'iniezione di liquidità che dovrebbe aiutarle a continuare l'attività durante e dopo l'epidemia. Gli agriturismi, la produzione alimentare e la commercializzazione, la ristorazione e le fattorie didattiche potranno tutte avere accesso agli aiuti.

Il sostegno assumerà la forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili, vantaggi fiscali e di pagamento, riduzione o cancellazione del pagamento dei contributi previdenziali e previdenziali, cancellazione del debito e altri strumenti di pagamento.

La Commissione europea ha riscontrato che il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo. In particolare, l'aiuto non supererà i 100mila euro per impresa attiva nel settore agricolo primario, 120mila euro per impresa attiva nel settore della pesca e dell'acquacoltura e 800mila euro per impresa attiva in tutti gli altri settori ammissibili. Ad eccezione delle microimprese e delle piccole imprese, le aziende che erano già in difficoltà al 31 dicembre 2019 non possono beneficiare di aiuti nell'ambito del regime.

lunedì 20 luglio 2020

FOGLIE TV - Presentata l’84esima Fiera del Levante, si terrà dal 3 all'1...

Campagna comunicazione di Ortofrutta Italia: a luglio e ad agosto di scena Pesche e Nettarine

"Ritorna anche questo mese, dedicata stavolta alle pesche e alle nettarine, in circa cinquemila punti vendita, la campagna di promozione e comunicazione varata dall'Organizzazione Interprofessionale Ortofrutta Italia per inviare ad acquistare i nostri prodotti di stagione. Una iniziativa che stavolta assume anche un particolare valore grazie al regolamento condiviso dagli operatori del settore in sede interprofessionale e che innalza alcuni parametri qualitativi dei frutti, dal colore alla dolcezza. Uno sforzo importante dell'intera filiera, nonostante l'annata caratterizzata da quantità inferiori rispetto agli scorsi anni, a tutela dei produttori, dei consumatori, di un intero comparto importante per il settore e per il nostro Paese. E che conferma il valore del progetto di comunicazione teso proprio a fidelizzare e informare i consumatori a partire dalla qualità e dall'eccellenza dei nostri prodotti. Confermando che siamo l'Italia e l'Italia fa bene".

 

Così la Ministra Teresa Bellanova sulla campagna di comunicazione dall'organizzazione interprofessionale OrtoFrutta Italia che si avvale del patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali per promuovere i prodotti dell'ortofrutta italiana secondo il calendario stagionale: dopo fragole, pomodori, ciliegie, meloni, luglio e agosto sono caratterizzati da pesche, nettarine, percoche.

Nel Decreto Semplificazione misure a salvaguardia delle risorse irrigue a tutela dei lavoratori

"Nel decreto semplificazioni sono contenute importanti norme a sostegno dell'Eipli e dei consorzi di bonifica.

In particolare la proroga al 31/12/20 dei contratti a tempo determinato in scadenza e non più prorogabili in base alle disposizioni previgenti, consente all'EIPLI di continuare la gestione mantenendo i livelli minimi necessari alla prosecuzione del servizio in vista della necessaria costituzione della nuova società a cui sarà conferita la gestione delle infrastrutture oggi gestite dall'ente.

La disposizione prevede inoltre misure di salvaguardia delle risorse destinate alla realizzazione e alla manutenzione di opere infrastrutturali, anche irrigue e di bonifica idraulica, strategiche per l'agricoltura del sud ma anche per la fornitura idrica civile e industriale delle stesse aree.

Un segnale di attenzione ad  un'infrastruttura vitale per l'economia delle regioni servite e per i lavoratori che in questi anni hanno contribuito con il loro impegno al mantenimento della gestione di un ente il liquidazione dal2011, il cui definitivo superamento non è più differibile.

Sarà fondamentale nelle prossime settimane dare ulteriore e definitivo impulso alla costituzione della nuova società pubblica preposta alla gestione in modo da garantire al più presto la possibilità di programmare e realizzare gli investimenti necessari all'ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture al servizio di un settore fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del territorio". Così la Ministra Teresa Bellanova.

venerdì 17 luglio 2020

Trovato l’accordo per il prezzo del pomodoro. Cia Puglia: “Evitata la legge della giungla”

Il pomodoro da industria si liquiderà a 105euro/tonnellata per il tondo e a 115 euro/tonnellata per il lungo: un centesimo in più rispetto alla campagna 2019. E’ questo, in estrema sintesi, il quadro dell’accordo sul prezzo del pomodoro da industria concordato tra la parte agricola e quella industriale al Centro-Sud. “Meglio tardi che mai”, ha dichiarato Michele Ferrandino, presidente provinciale di CIA Capitanata. “Avevamo chiesto che si giungesse finalmente a un accordo”, ha ricordato il dirigente della declinazione provinciale di CIA Agricoltori Italiani della Puglia, “e salutiamo con cauta soddisfazione il raggiungimento di un’intesa che scongiura la legge della giungla. Questo accordo è una base affinché, nell’immediato futuro, si possa fare ancora meglio, poiché i prezzi di produzione per il Mezzogiorno sono più elevati rispetto a quelli sostenuti nel nord Italia. Abbiamo fatto prevalere il buon senso, evitando di salire sulle barricate, ma al sistema agricolo pugliese e a quello del Sud più in generale va riconosciuto, anche nell’accordo sui prezzi, un impegno e una professionalità di grande rilievo, con aziende agricole capaci di produrre qualità e sicurezza alimentare in condizioni talvolta estremamente disagiate. L’emergenza Covid-19”, ha ricordato Ferrandino, “ha reso molto più difficili le condizioni lavorative, la ricerca e la disponibilità della manodopera, mentre i cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e nubifragi ha elevato ai massimi livelli il rischio d’impresa e quello di perdere il raccolto in tutto o in parte”, ha spiegato Ferrandino.

CIA Puglia, in sostanza, si dichiara soddisfatta per il raggiungimento di un’intesa che scongiura i rischi connessi al mercato “fai da te”, senza parametri e senza regole rispetto al prezzo da corrispondere ai produttori, rimarcando al contempo la necessità di sostenere un comparto, quello agricolo in generale e quello del pomodoro in particolare, che più degli altri è esposto al rischio di perdite disastrose e non prevedibili.

“I nubifragi abbattutisi su tutta la Puglia nei giorni scorsi sono stati uno dei tanti gravosi problemi affrontati dagli agricoltori. Ciò nonostante, i produttori pugliesi sono al lavoro per svolgere al meglio anche questa campagna del pomodoro. Non ci siamo risparmiati mai, nemmeno nelle fasi più drammatiche dell’emergenza Coronavirus, facendo fronte a una serie di ostacoli crescenti per il nostro lavoro. La politica e la parte industriale devono capire che quei sacrifici sono sostenibili soltanto riconoscendo agli agricoltori quanto meritano”, ha concluso Ferrandino.

Macchine agricole: mercato in rosso nel primo semestre

Nei primi sei mesi del 2020 le vendite di trattrici calano del 18%, come effetto del blocco delle attività economiche soprattutto nei mesi di marzo e aprile a causa dell’emergenza sanitaria. In calo anche le altre tipologie di macchine: rimorchi, trattrici con pianale di carico e mietitrebbie. Flessione più contenuta per i sollevatori telescopici.

Il primo semestre del 2020 si chiude con una brusca flessione del mercato delle macchine agricole dovuta alla pandemia di Covid 19.

I dati relativi alla prima metà dell’anno, elaborati dall’associazione dei costruttori italiani FederUnacoma sulla base delle immatricolazioni registrate presso il Ministero dei Trasporti, evidenziano per le trattrici un calo delle vendite pari al 18% sullo stesso periodo dello scorso anno (8.222 i mezzi registrati contro i 10.024 dello stesso periodo 2019). Il 2020, che si era comunque aperto con una leggera flessione (-3,7% a gennaio e febbraio), ha registrato un drastico peggioramento con il progredire della pandemia e la conseguente riduzione di molte attività produttive, comprese quelle legate al comparto della meccanica agricola.

E’ da sottolineare, peraltro, come l’epidemia si sia diffusa proprio a partire da quelle regioni -Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna – che sono trainanti per il comparto agro meccanico giacché in esse si concentra la quota più significativadell’offerta e della domanda di mezzi per l’agricoltura.

La contrazione del mercato si è registrata soprattutto a marzo (-34.4% rispetto allo stesso periodo del 2019) e ad aprile (-23,3%), ed è proseguita anche nel mese di maggio (-24,7%) nonostante l’allentamento del lockdown con l’avvio della cosiddetta fase 2.

L’onda lunga del Covid 19 si è fatta sentire anche a giugno. Il mese ha chiuso in negativo rispetto al 2019 (-14,4%), ma con percentuali meno severe rispetto a quelle dei mesi precedenti ad indicare una lenta ripresa delle vendite. Per quanto riguarda le altre tipologie di macchine, l’andamento del mercato ricalca a grandi linee quello delle trattrici.

I rimorchi chiudono il semestre con un calo del 22,6%, in ragione di 3.416 macchine immatricolate (erano state 4.412 nello stesso periodo dello scorso anno), un passivo pesante ma meno grave di quello registrato nel mese di aprile quanto il calo era stato del 51,4%.

Perdite più contenute per le mietitrebbiatrici (-10,2%, a fronte di 141 macchine immatricolate) e per le trattrici con pianale di carico (-11,5% in ragione di 247 unità).

In leggera controtendenza i sollevatori telescopici. Il dato riferito al semestre indica infatti una flessione del 5%, in ragione di 408 macchine immatricolate (erano state 431 del 2019).

Per i mesi a venire il comparto della meccanica agricola italiana sarà ancora caratterizzato da condizioni di grande incertezza, legate alla situazione economica generale del Paese, e alla difficoltà per le imprese agricole ad effettuare investimenti.

A fronte di questo scenario – sottolinea FederUnacoma – iniziative specifiche a sostegno degli investimenti in macchine e tecnologie innovative per l’agricoltura sono più che mai necessarie. Positive in tal senso le misure previste dalla nuova Sabatini, dal credito di imposta e dal Bando ISI Agricoltura 2019/2020. Quest’ultimo intervento è promosso dall’Inail che stanzia 65 milioni di euro a favore delle micro e piccole imprese e dei giovani imprenditori agricoli che acquistano mezzi meccanici di ultima generazione. I contributi, erogati in conto capitale, coprono fino al 40% delle spese ammissibili (il 50% nel caso dei giovani agricoltori) per un massimo di 60 mila euro.

Uva da tavola, la campagna più difficile?

Sarà una campagna difficile per l'uva da tavola: non lo hanno nascosto i partecipanti al comitato di prodotto dell'Organizzazione Interprofessionale Ortofrutta Italia che si è svolto in conference. Tra i temi trattati. la crisi dei consumi, la campagna istituzionale di promozione e l'import "invadente", che rischia di soffocare e svalutare la produzione nazionale.

 

"I partecipanti alla riunione, in rappresentanza di tutta la filiera - dichiara il coordinatore del Comitato Donato Fanelli - hanno convenuto sul fatto che l'uva entra in scena in un momento di generalizzato calo dei consumi, nel nostro Paese ma anche nel resto d'Europa. Una congiuntura difficile, cui si accompagnano i timori per la forte presenza di prodotto extra Ue a basso costo a causa proprio della difficoltà di collocare i frutti". 

E’ dei giorni scorsi ad esempio la notizia della presenza diffusa di uva egiziana proveniente dai Paesi Bassi: "In realtà non si tratta di una novità - puntualizza Fanelli - Il problema è che la crisi sta spingendo i commercianti olandesi a svenderla in volumi importanti che influenzano il mercato".

 

Per i partecipanti al comitato di prodotto uva "Sarebbe opportuno che l'Europa riconsiderasse in modo più smart e strategico la finestra  dedicata alle importazioni e i relativi dazi per il prodotto extracomunitario". "Il Made in Italy – rileva  Fanelli - è ormai stretto tra la produzione nordafricana, sempre più tardiva e quella sudamericana, sempre più precoce, con uno spazio di conseguenza sempre più ridotto per i nostri grappoli".

Con l'obiettivo di promuovere il prodotto nazionale, sono in programma due campagne di comunicazione istituzionali: la prima dal 7 settembre al 26 ottobre ("un periodo allungato e anticipato rispetto agli scorsi anni"), la seconda a dicembre. "Avrà un contenuto informativo rilevante, spiegheremo ai consumatori proprietà nutrizionali e salutistiche dell'uva", anticipa il coordinatore del comitato.

 

Il comitato di prodotto, infine, ha  espresso  rammarico per il mancato inserimento dell'ortofrutta tra i settori destinatari del provvedimento di riduzione del costo del lavoro, che nel Decreto Rilancio prevede lo stanziamento di 426 mln di € per esoneri contributivi previdenziali e assistenziali. "Faremo sentire la nostra voce affinché questa lacuna venga colmata: il nostro settore è strategico e merita più considerazione", conclude Fanelli. 

giovedì 16 luglio 2020

Dall’agricoltura sociale un nuovo modello di welfare, attive 9mila fattorie

Novemila imprese agricole che hanno scelto di stare a fianco delle fasce deboli e svantaggiate. L’emergenza Coronavirus ha messo in luce accanto al ruolo chiave dell’agricoltura che ha garantito gli approvvigionamenti di cibo anche la strategicità dell’attività agricola sociale che consente di coniugare le opportunità delle imprese con le risposte ai bisogni del Paese. Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione della presentazione del primo rapporto sull’agricoltura sociale, a cui ha partecipato il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, ha evidenziato l’importanza del welfare verde.

 

Il dramma del Coronavirus – ha spiegato Prandini -ha aperto nuovi scenari: l’agricoltura sociale non è solo una parte dell’attività perché “l’agricoltura è sociale”. E lo ha dimostrato proprio nei giorni più drammatici del lockdown quando si rischiavano gli assalti ai supermercati e il mondo agricolo è riuscito a dare qualche elemento di serenità assicurando cibo ai cittadini”. Prandini ha sottolineato il ruolo importante di recupero svolto dalle aziende agricole sociali perché è proprio nei contesti agricoli che si recupera e si vive meglio. Ha però evidenziato anche i rapporti con le pubbliche amministrazioni che spesso sono critici per le difficoltà di interlocuzione tra una regione e l’altra e ha invitato a recuperare il rapporto con le amministrazioni comunali.

 

Le aziende agricole che svolgono attività sociale possono fare molto, chi può dare meglio di queste strutture alloggio protetto a giovani e anziani? L’obiettivo è di implementare il rapporto tra chi vive disagi e la comunità e in questa azione l’agricoltura svolge una funzione straordinaria. Per quanto riguarda poi il delicato capitolo degli anziani Prandini ha ricordato che nell’emergenza le risposte per queste fasce deboli non sono arrivate e ha proposto di riservare una percentuale di posti convenzionati all’agricoltura sociale. In questo modo si potrebbero sostenere le aree interne e recuperare anche fabbricati spesso abbandonati.

 

Il presidente della Coldiretti ha espresso soddisfazione per gli interventi messi in campo dal Mipaaf, dall’annullamento dei versamenti contributivi ai 300 milioni al Fondo indigenti, una cifra che – ha aggiunto- potrebbe essere elevata perché la povertà è in aumento e non bisogna dimenticare le famiglie in difficoltà.

 

L’agricoltura sociale, secondo il ministro Bellanova, rappresenta un nuovo modello di welfare territoriale aperto ai bisogni dei territori e delle comunità. Le aziende agricole sono in grado di affiancare alla produzione pratiche di inclusione in un intreccio di filiere e territori. Bellanova ha ricordato anche di aver riavviato al Mipaaf il tavolo sull’agricoltura sociale e di aver reso il Fondo degli indigenti degno di questo nome. Ha espresso soddisfazione anche per lo stanziamento di 100 milioni al terzo settore. Ha poi annunciato che all’Osservatorio Mipaaf sull’agricoltura sociale si sta lavorando per la messa a punto di criteri omogenei per il riconoscimento delle imprese, il monitoraggio, la semplificazione e la formazione. Non servono norme di 20 regioni, ha detto, ma una legislazione condivisa “per questo ho chiesto agli assessori di vederci una volta al mese”.

 

L’obiettivo dell’osservatorio è dunque di mettere a sistema le diversità e arrivare così all’attuazione di norme omogenee. Ha avuto parole di apprezzamento per il rapporto della Coldiretti che ha tracciato un’immagine completa di un pezzo dell’agricoltura mettendo in evidenza come le aziende agricole che svolgono attività sociali siano tra le eccellenze del paese. Il 61% delle imprese opera da almeno 10 anni a conferma che la pratica è consolidata negli anni, prima della legge 141/ del 2015 che ha normato il settore.

 

Il ministro ha garantito l’impegno a rafforzare le iniziative per l’agricoltura sociale per assicurare tutela alle categorie più fragili. L’emergenza sanitaria ha messo in luce molte criticità e il ministro ha fatto un riferimento preciso agli ospizi: il virus – ha aggiunto – ha cambiato tutto, ma rischia di non cambiare certe brutte pratiche. Con il virus sono apparsi chiari i limiti dei servizi sul territorio, da qui la necessità di indicare percorsi per innalzare i livelli di assistenza.

 

 

mercoledì 15 luglio 2020

Ristrutturazione dei vigneti: ecco come si presenta la domanda

L’Agea ha pubblicato le istruzioni operative con modalità e condizioni per richiedere l’accesso alla Misura di Ristrutturazione e Riconversione Vigneti per la campagna 2020/21.

 

Le domande sono: di sostegno da presentarsi entro il 30 agosto possono essere; con richiesta di pagamento anticipo o pagamento a saldo.

 

Nel caso di domanda di sostegno con pagamento a saldo, entro il 20 giugno 2021 dovranno essere terminati gli impegni assunti e presentata la domanda di pagamento.

 

Nel caso di domanda di sostegno con pagamento anticipo, il produttore, chiedendo l’anticipo dell’80% del contributo, deve presentare fideiussione del 110%. La successiva domanda di pagamento a saldo dovrà essere presentata entro il 20 giugno 2021/2020/2023 in base al cronoprogramma indicato in domanda di sostegno.

 

E’ prevista la possibilità di presentare una domanda di variante relativa alle opere da eseguire (modifica delle attività riferite al nuovo impianto), al cronoprogramma delle attività da portare a termine, alle modalità di erogazione del contributo (a saldo o con anticipo) e infine al beneficiario, in caso di subentro.

 

A partire da questa campagna sarà possibile anche effettuare “modifiche minori” che devono essere comunque comunicate all’Ente Istruttore.

 

Le superfici a vigneto devono essere dettagliate e verificate e dunque – spiega la circolare Agea- è richiesto che siano opportunamente definite e verificate nell’ambito dello Schedario Viticolo Nazionale.

Xylella: 30 milioni di euro per sostegno a investimenti e ripristino potenziale produttivo

"Vogliamo rafforzare ancora di più gli interventi a tutela dei nostri olivicoltori nella battaglia contro la Xylella, con strumenti di applicazione rapida e dando risposte concrete. Vanno in questa direzione le decisioni assunte oggi al Ministero e che siamo convinti saranno confermate in sede di Cabina di regia del Cipe. Semplifichiamo le procedure e concentriamo le risorse per il sostegno degli investimenti e per il ripristino del potenziale produttivo, aumentando i plafond delle misure già previste dal Psr della Puglia. Allo stesso tempo lavoriamo per velocizzare l'intera attuazione del piano da 300 milioni di euro per il rilancio. Quello che ho chiesto agli Uffici è di semplificare e tagliare i tempi di attesa".

 

Così la Ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova commenta gli esiti della riunione odierna del Comitato di sorveglianza sull'attuazione del Piano operativo agricoltura. Nell'incontro è stata approvata la rimodulazione delle risorse assegnate al sotto piano 5 - piano di emergenza per il contenimento di Xylella fastidiosa in Puglia - pari a euro 30 milioni di euro, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020.

 

I 30 milioni di euro saranno utilizzati per aumentare il plafond previsto per le misure del PSR della Regione Puglia. In particolare, 27 milioni di euro andranno a favore della sottomisura 4.1.C "Sostegno per gli investimenti per la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende olivicole della zona infetta relativamente alla Xylella fastidiosa" ed i restanti 3 milioni di euro saranno destinati alla sottomisura 5.2 "Sostegno ripristino terreni e potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali".

 

La rimodulazione approvata dovrà essere sottoposta alle valutazioni della Cabina di Regia presso la Presidenza del Consiglio.

giovedì 9 luglio 2020

Pronti interventi per oltre 300 milioni. Sblocco investimenti e cantieri fondamentale per rilancio paese

"In questi mesi gli Uffici del Ministero non si sono mai fermati, con gli investimenti previsti dal Programma di sviluppo rurale nazionale e dal Piano Operativo Agricoltura che proseguono in maniera spedita.

Nei prossimi mesi partiranno gli investimenti del Fondo Infrastrutture Strategiche che prevede interventi per circa 300 milioni di euro diluiti su circa 10 anni. La programmazione è stata portata a termine nei mesi scorsi in accordo con le Regioni: entro settembre saranno adottati i decreti di concessione per primi 12 progetti per complessivi 70,8 milioni di euro.  Altri 13 progetti, per oltre 108 milioni di euro, partiranno invece nei primi mesi 2021, gli altri ancora nel 2022. Un ulteriore consistente programma di nuovi investimenti partirà a fine 2020, non appena la Presidenza del Consiglio formalizzerà il DPCM sulle infrastrutture strategiche (esercizio 2020), il cui iter di adozione, che prevede la consultazione del Parlamento, è ormai quasi ultimato".

Lo ha annunciato la Ministra delle politiche agricole, Teresa Bellanova, intervenendo stamane al webinar promosso dall'Anbi sul tema: per i nuovi problemi nuove sfide e nuove proposte, puntualizzando misure e interventi predisposti dal Ministero per sostenere la gestione della risorsa idrica in agricoltura.

"Per rispondere alle esigenze del settore agricolo", ha affermato la Ministra, "è necessario agire su più fronti, attraverso un quadro organico e coordinato di interventi strutturali, gestionali e normativi, che intervengano ai diversi livelli di uso dell'acqua, dall'approvvigionamento all'utilizzo in campo, per attuare azioni mirate ed integrate di uso efficiente della risorsa", ha sottolineato Bellanova, sottolineando: "la gestione sostenibile della risorsa idrica e l'adattamento del settore agricolo agli effetti dei cambiamenti climatici costituiscono un tema sempre più rilevante della nostra azione politica per quel futuro verde che tutti siamo impegnati a realizzare".

"Un ulteriore programma di investimenti", ha proseguito la Ministra, "partirà a fine 2020, non appena la Presidenza del Consiglio formalizzerà il Dpcm sulle infrastrutture strategiche il cui iter di adozione, che prevede la consultazione del Parlamento, è ormai quasi ultimato. Mentre per dare respiro alla crisi di liquidità che ha colpito i consorzi di bonifica con l'emergenza Covid e permettere il ristoro delle spese già sostenute, abbiamo modificato le Linee guida incrementando al 20% il livello di contributo concedibile in fase di anticipazione: modifica sostanziale e d'impatto.

Contemporaneamente abbiamo prorogato al 21 settembre 2020 i termini di presentazione al bando per la selezione di proposte progettuali a valere sul Piano operativo agricoltura per interventi irrigui e di bonifica idraulica , a valere sull'Fsc con una dotazione finanziaria pari a 86 mln di euro, di cui 83 mln destinati al Mezzogiorno e 2.5 al centro nord. Un bando cui ci auguriamo che i territori meridionali sapranno rispondere in maniera positiva e proficua" ha evidenziato la Ministra.

E ancora, "sta per essere emanato il bando da 12 milioni di euro a sostegno della progettazione, rivolto ai Consorzi ed Enti irrigui per lo sviluppo della progettazione di interventi integrati in ambito territoriale e per i diversi usi dell'acqua, finalizzato ad interventi di rilevanza nazionale, come quelli relativi a trasferimenti d'acqua tra Regioni o tra bacini idrografici diversi, con specificità per le Isole maggiori".

"Lo sblocco degli investimenti e dei cantieri, la riduzione dei tempi di progettazione e di affidamento per velocizzare l'iter della realizzazione di opere così determinanti per la qualità stessa del territorio e la competitività della stessa filiera alimentare, è una premessa fondamentale per il rilancio del Paese - ha ribadito Teresa Bellanova -  "è la condizione stessa della capacità attrattiva e competitiva dell'Italia nello scenario globale: realizzare le infrastrutture necessarie al settore e mettere in rete tutti gli attori sociali e istituzionali è essenziale. Si è sistema-paese se si lavora in questo modo".

"E' in corso un confronto serrato con il Ministro Provenzano perché una parte importante delle risorse che saranno programmate già a partire dal prossimo autunno, e che riguarderanno la fase di programmazione 2021-2027, possano essere destinate proprio alle infrastrutture irrigue e alla difesa idrogeologica. E' parte del lavoro in atto in questo momento, finalizzata alla Strategia compresa nel Masterplan "Progettiamo il rilancio". Un impegno a cui non vogliamo sottrarci e in cui consideriamo alleati tutti gli attori istituzionali e sociali che condividono lo stesso obiettivo", ha concluso la Ministra.

martedì 7 luglio 2020

Filiere: Pubblicata circolare Agea per 20 milioni di euro di aiuti mais, legumi e soia

20 milioni di euro di aiuti per le filiere del mais, dei legumi e della soia. È stata pubblicata la circolare operativa Agea che regola le domande per le misure previste dal Decreto competitività delle filiere del Mipaaf. Il provvedimento prevede l'agevolazione dei contratti di filiera in questi settori, come avvenuto per il grano duro, con un premio fino a 100 euro a ettaro. La condizione è che i produttori agricoli abbiano sottoscritto contratti almeno triennali con i soggetti della commercializzazione o della trasformazione.

Le domande potranno essere presentate dal 1° al 16 ottobre, lasciando così un tempo congruo alle aziende per sottoscrivere i contratti di filiera. Gli aiuti sono concessi per un complessivo ammontare sui due anni di 11 milioni di euro alla filiera del mais e di 9 milioni di euro per la filiera delle proteine vegetali (legumi e soia).

"Sosteniamo i contratti di filiera - ha dichiarato la Ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova - anche per migliorare la nostra capacità di autoapprovvigionamento. Sono colture nelle quali l'Italia può crescere nella produzione e nella qualità e arrivare a stabilizzare i rapporti tra agricoltori e gli altri anelli del sistema produttivo ha un valore strategico. Per questo investiamo 20 milioni di euro nei prossimi due anni dando nuove opportunità. Siamo convinti che ci sarà una risposta positiva dal mondo produttivo".

La circolare Agea è disponibile all'indirizzo https://www.agea.gov.it/portal/page/portal/AGEAPageGroup/HomeAGEA/VisualizzaItem?iditem=55818308&...

lunedì 6 luglio 2020

FOGLIE TV - Presentata ufficialmente al pubblico la “Commissione Italian...

Etichetta: Mipaaf, Mise e Salute: al via origine obbligatoria per carni suine trasformate

Via libera al decreto che rende obbligatoria l'indicazione dell'origine delle carni suine nei prodotti trasformati come prosciutti e salumi. Il provvedimento già alla firma dei ministri Bellanova, Patuanelli e Speranza, dopo che è trascorso il periodo di 3 mesi per l'autorizzazione da parte della Commissione europea.

 

"Fin dal primo giorno - afferma la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova - ho messo al primo posto la massima trasparenza delle informazioni al consumatore. L'Italia si conferma avanguardia in Europa e ci batteremo a Bruxelles perché si estenda l'obbligo a tutti gli alimenti. La strategia Farm to Fork va attuata anche per l'etichettatura obbligatoria a livello Ue. Firmiamo un decreto importante che sono convinta possa aiutare tutta la filiera suinicola a valorizzare le produzioni 100% italiane. Siamo al lavoro per garantire anche aiuti a un settore che ha fortemente risentito della crisi causata dalla pandemia e dalla chiusura dell'Horeca".

 

"La tutela della filiera agroalimentare e delle produzioni Made in Italy -dichiara il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli - sono al centro dell'azione portata avanti dal Governo per dare certezze sia alle imprese del settore che investono in qualità dei prodotti, sia ai consumatori che richiedono trasparenza nelle informazioni contenute nelle etichette. La firma del decreto che rende obbligatoria l'indicazione dell'origine delle carni trasformate è un ulteriore passo compiuto dall'Italia, dopo quelli sul pomodoro, la pasta e il riso, che ci pone all'avanguardia in Europa dove è sempre più necessario procedere con l'attuazione della Strategia Farm to Fork".

 

"Questo Decreto è un passo avanti nel garantire sempre maggiore trasparenza e sicurezza su prodotti alimentari molto diffusi. In questo modo si tutela meglio la salute dei cittadini", commenta il Ministro della Salute, Roberto Speranza.

 

Il testo prevede che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette le seguenti informazioni:

- "Paese di nascita: (nome del paese di nascita degli animali);

- "Paese di allevamento: (nome del paese di allevamento degli animali);

- "Paese di macellazione: (nome del paese in cui sono stati macellati gli animali).

Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso paese, l'indicazione dell'origine può apparire nella forma: "Origine: (nome del paese)". La dicitura "100% italiano" è utilizzabile solo quando ricorrano le condizioni del presente comma e la carne è proveniente da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia.

Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati in uno o più Stati membri dell'Unione europea o extra europea, l'indicazione dell'origine può apparire nella forma: "Origine: UE", "Origine: extra UE", "Origine: Ue e extra UE". La sperimentazione sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021.

venerdì 3 luglio 2020

Torna Calici di Stelle, oltre 800 cantine coinvolte

E' dedicata alla ripartenza la nuova edizione di "Calici di Stelle", manifestazione del Movimento Turismo del Vino e Città del Vino organizzata dal 2 al 16 agosto nei borghi e nelle cantine d'Italia con il coinvolgimento di oltre 800 cantine del movimento. "E quindi uscimmo a riveder le stelle" è il tema dell'edizione, "una citazione della Divina Commedia che invita- sottolineano gli organizzatori- alla ripartenza e che sarà l'occasione per organizzare in cantina esperienze culturali legate al mondo del vino". La rassegna- assicura una nota- garantirà distanziamento e sicurezza attraverso ingressi contingentati e prenotazioni in cantina.

 

Tra gli appuntamenti sono previste cene in vigna sotto le stelle, cene con il vignaiolo, concerti in vigna e degustazioni in vigna. Previsto il brindisi online #CalicidiStelle2020 che, "sul modello di #CantineAperteInsieme, coinvolgerà i produttori e le cantine in un grande brindisi collettivo lunedì 10 agosto alle 19.30". Si potrà concorrere al premio fotografico "La Stella di Federica", indetto dall'Associazione Nazionale Città del Vino. Rinnovata la collaborazione con l'Unione astrofili italiana (U.a.i)."Calici di Stelle- afferma Nicola D'Auria, presidente del Movimento turismo vino- sarà il primo grande evento dedicato al turismo enologico dallo scoppio della pandemia.Dopo la presentazione del protocollo Tranquillamente Enoturismo abbiamo lavorato per riuscire a mettere in pratica le linee guida che possano garantire la sicurezza di tutti". "Il richiamo ad uscire preso in prestito dal sommo poeta Dante Alighieri - dichiara Floriano Zambon, presidente delle Città del Vino - è un invito ad affrontare con rinnovata serenità questa fase così difficile".

Settore Apistico: Firmato dalla ministra Bellanova il decreto che sblocca due milioni

"Un provvedimento importante, con cui oggi rendiamo disponibili 2milioni per l'apicoltura italiana. Un settore fondamentale per la nostra agricoltura, con importanti ricadute produttive, economiche e sociali, e per l'equilibrio ecosistemico. Ma un comparto particolarmente sensibile, esposto com'è ai rischi dell'inquinamento, dei cambiamenti climatici, della concorrenza sleale e delle frodi".

Così la Ministra Teresa Bellanova dopo la firma del Decreto che sblocca risorse per 2 milioni destinandole a finanziare, attraverso una procedura selettiva ad evidenza pubblica, progetti di particolare rilievo ambientale, economico, sociale e occupazionale che dovranno garantire ricadute a livello nazionale.

"Proprio ieri, nel corso dell'audizione al Senato", prosegue la Ministra Teresa Bellanova, "sono stati snocciolati i numeri significativi di questo comparto, che pone il nostro Paese quarto su scala europea, ed è stato rimarcato come l'apicoltura sia per legge attività di interesse nazionale. Un'attività minacciata dai cambiamenti climatici e anche dalle frodi alimentari e che dobbiamo saper invece sostenere, tutelare, valorizzare. Per questo ritengo importante l'ampio raggio progettuale che il Decreto contempla, tra cui la possibilità di avviare progetti promozionali finalizzati a valorizzare il miele come alimento naturale, mettendo in evidenza il legame con i territori di produzione".

 

 

NOTE TECNICHE

Due milioni di euro per la realizzazione di progetti nel settore apistico per il sostegno di produzioni e allevamenti di particolare rilievo ambientale, economico, sociale e occupazionale.

 

Tre le linee di azione previste:

 

Progetti straordinari, di rilievo nazionale, di ricerca e sperimentazione, strettamente finalizzati al sostegno e miglioramento della produzione, con particolare riferimento al miglioramento genetico e alla capacità di adattamento ai cambiamenti climatici.

Progetti sperimentali di rilievo nazionale finalizzati alla composizione di prodotti assicurativi per la gestione sostenibile del rischio nel settore apistico, mediante individuazione dei parametri necessari per la elaborazione di un prodotto assicurativo sperimentale, che rispetti le norme di accesso al Piano assicurativo nazionale (PAN)

Progetti straordinari, di rilievo nazionale, di promozione istituzionale finalizzata alla valorizzazione del miele come alimento naturale, attraverso la divulgazione di conoscenze sulle caratteristiche nutrizionali, scientifiche e organolettiche del miele, compresi i diversi tipi di miele e i legami con i territori d'origine, nonché del ruolo occupazionale e sociale dell'imprenditore apistico.

Il MIPAAF provvederà ad assegnare le risorse attraverso apposita procedura selettiva ad evidenza pubblica a cui potranno partecipare:

 

gli istituti di ricerca pubblici, università, organismi di diritto pubblico e soggetti a  prevalente partecipazione pubblica;

associazioni, fondazioni, consorzi, società, anche in forma cooperativa di imprese individuali;

una aggregazione, nelle forme consentite dalla vigente normativa, anche temporanea, di due o più dei soggetti individuati alla lettera a) e alla lettera b).

 

Le risorse potranno finanziare fino al 100% delle spese previste nei progetti approvati.

 

I risultati dei progetti saranno resi fruibili a tutti gli interessati attraverso opportuna opera di divulgazione.

“Donne in Campo”, agricoltura: dalle Regioni arriva il bonus

È stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, il decreto ministeriale che dà attuazione al bonus “Donne in campo“, previsto nella legge di Bilancio 2020. Con l’istituzione di un fondo rotativo dalla iniziale dotazione pari a 15 milioni di euro, si concederanno mutui a tasso zero fino a 300.000 euro per la durata massima di quindici anni, comprensiva del periodo di preammortamento, alle donne con qualifica di imprenditore agricolo o coltivatore diretto nonché alle società composte al femminile per oltre la metà numerica dei soci e delle quote di partecipazione. I finanziamenti copriranno fino al 95% delle spese ritenute ammissibili.

 

Le iniziative ritenute tali, nello specifico, dovranno riguardare

 

- Il miglioramento del rendimento e della sostenibilità dell’azienda agricola, attraverso la -riduzione dei costi di produzione o la riconversione delle attività agricole.

- Il miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere animale

- La realizzazione di infrastrutture connesse allo sviluppo, all’adeguamento e alla modernizzazione dell’agricoltura.

Inoltre sarà possibile finanziare l’acquisto di terreni, ma solo per un 10% dell’investimento totale.

 

Richieste ed erogazione del fondo saranno gestite da Ismea.

giovedì 2 luglio 2020

Mipaaf, vigneti 'eroici' e storici tutelati per legge

Un patrimonio produttivo ed ambientale da tutelare, valorizzare, sostenere.

 

E' quello dei vigneti eroici e dei vigneti storici cui è interamente dedicato, in base all'articolo 7 comma 3 del Testo Unico del Vino dove la vite e i territori viticoli vengono considerati patrimonio culturale, il Decreto firmato dalla Ministra Teresa Bellanova di concerto con i Ministri Franceschini e Costa.

E che rende finalmente concreto il percorso atteso da tempo perché i soggetti interessati possano presentare alle Regioni di competenza le domande per il riconoscimento dei vigneti storici o eroici.

Come indica il Decreto, si definiscono eroici i vigneti che "ricadono in aree soggette a rischio idrogeologico, o situati in aree dove le condizioni orografiche creano impedimenti alla meccanizzazione, in zone di particolare pregio paesaggistico e ambientale, nonché i vigneti situati nelle piccole isole".

Sono considerati viceversa storici "quei vigneti la cui presenza, segnalata in una determinata superficie/particella, è antecedente il 1960". Vigneti la cui coltivazione è caratterizzata dall'impiego di pratiche e tecniche tradizionali "legate agli ambienti fisici e climatici locali, che mostrano forti legami con i sistemi sociali ed economici".

Nei cinque articoli la norma, accanto alla definizione, affronta e definisce i criteri per l'individuazione dei vigneti storici ed eroici, e quelli per la definizione delle tipologie degli interventi. Ad esempio, fatte salve le aree già individuate dai piani paesaggistici regionali, i vigneti eroici devono possedere almeno un requisito tra: pendenza del terreno superiore al 30%; altitudine media superiore a 500 metri sopra il livello del mare, esclusi quelli situati su un altopiano; sistemazione degli impianti su terrazze e gradoni; viticoltura delle piccole isole.

Per quanto riguarda i vigneti storici, sono individuati o dall'utilizzo di forme di coltivazione tradizionali legate al luogo di produzione, o per la presenza di "sistemazioni idrauliche-agrarie storiche o di particolare pregio paesaggistico".

Sono altresì considerati storici i vigneti dei paesaggi iscritti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, purché la viticultura costituisca la ragione dell'iscrizione e il vigneto costituisca la ragione principale che ne ha giustificato l'inserimento; quelli che afferiscono a territori che hanno ottenuto il riconoscimento di eccezionale valore universale dall'Unesco e il criterio di iscrizione nella lista è dovuto esclusivamente o in modo complementare alla viticoltura; quelli che ricadono in aree tutelate dalle leggi regionali o individuate dai piani paesaggistici per la tutela di specifici territori vitivinicoli.

"Da oggi finalmente possiamo contare su una legge che individua, sostiene e valorizza queste particolari e delicate categorie di vigneto e dunque i vignaioli e tutti coloro che ritenendolo un patrimonio di straordinaria importanza sotto il profilo storico, ambientale, produttivo, culturale, economico, lavorano per tutelarlo, preservarlo, consegnarlo alle muove generazioni", dice la Ministra Teresa Bellanova. "Questi cultori del nostro patrimonio ambientale, questi produttori potranno contare anche su specifiche risorse e mettere in  campo interventi finalizzati alla valorizzazione e promozione delle produzioni da viticoltura eroica o storica anche attraverso l'utilizzo di un marchio nazionale, che definiremo con un successivo provvedimento.

Soprattutto", conclude la Ministra, "anche con questo Decreto ribadiamo la rilevanza e l'eccellenza di un settore che rappresenta uno straordinario patrimonio di biodiversità e che, nei secoli, ha costruito e caratterizzato in modo evidentissimo il paesaggio italiano.

Saperi e competenze che vogliamo sostenere con determinazione, tributando a questi vignaioli il nostro grazie per il lavoro e lo sforzo quotidiani a difesa dei loro vigneti e di una storia che è patrimonio di tutti".

mercoledì 1 luglio 2020

Crea, prima banca dati integrata dell'olivicoltura 2.0

Un'unica grande banca dati integrata dell'olivicoltura italiana con la mappatura di tutte le superfici coltivate, realizzata grazie al telerilevamento di ultima generazione. E' il risultato del progetto Olivemap-task 2, coordinato dal Crea con il suo centro di ricerca Foreste e Legno.

 

La digitalizzazione e la mappatura delle superfici olivetate, ha spiegato il Crea illustrando i risultati del progetto, ha l'obiettivo di fornire in maniera univoca le informazioni ufficiali sul settore, integrando più banche dati e utilizzando i più recenti strumenti tecnologici. Per incrementare il livello di dettagli nelle tre regioni focus, Puglia, Sicilia e Calabria, i ricercatori hanno integrato i diversi strumenti tecnologici legati ai sistemi informativi geografici. E' stato possibile, infatti, constatare la presenza di alberi di olivo anche senza la verifica di campo, riducendo notevolmente i costi per la raccolta dei dati; come anche giungere alla definizione univoca della superficie olivicola e di un'unità minima cartografabile, riferimento per futuri aggiornamenti della mappatura in Italia. Questi risultati sono stati, quindi, implementati in un sistema informativo geografico integrato con altre banche dati esistenti (Agea, Sigrian, Sistan e Sian). Il Crea ha fatto sape che quasi il 90% delle superfici mappate è congruente con quanto definito da Agea e che le aree olivicole delle tre regioni focus sono potenzialmente servite da fornitura idrica (il 17% in Puglia, il 12% in Calabria, il 18% in Sicilia, secondo il Sigrian). (ANSA)

I modelli esistenti di agricoltura, ancora più messi alla prova dal Covid-19, necessitano che la lotta al cambiamento climatico sia sempre più centrale

Secondo un sondaggio Ipsos realizzato a livello globale: il 72% degli agricoltori intervistati è preoccupato per l’impatto che i cambiamenti climatici avranno sulla capacità produttiva del settore nei prossimi cinque anni. In questo contesto, la pandemia di Covid-19 ha costretto gli imprenditori agricoli di tutto il mondo ad affrontare ulteriori nuove sfide. In Europa il 46% degli agricoltori dichiara infatti che la pressione aggiuntiva dovuta alla pandemia di coronavirus ha avuto un grave impatto sul proprio business.

La salvaguardia della redditività, la lotta ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità diventano fattori fondamentali per la ripresa dell’agricoltura e guidano gli impegni concreti contenuti nel nuovo Good Growth Plan, lanciato oggi dal Syngenta Group. Questo rinnovato programma include nuovi e sfidanti impegni per ridurre la carbon footprint dell’agricoltura e supportare gli agricoltori nell’affrontare i fenomeni meteorologici estremi causati dal cambiamento climatico.

Erik Fyrwald, Chief Executive Officer di Syngenta Group, ha dichiarato: “Sin dal lancio, i principi e le priorità del Good Growth Plan sono diventati parte integrante del modo di lavorare di Syngenta. Il piano lanciato nel 2013 è stato ovviamente solo l’inizio di questo nostro lungo viaggio. Il Coronavirus ha svelato in maniera improvvisa la fragilità dei modelli agricoli. Proprio come una pandemia, anche i cambiamenti climatici rappresentano una minaccia che va affrontata prima che sia troppo tardi. Adesso che l’economia e l’agricoltura ricominciano a muoversi grazie al graduale allentamento delle misure restrittive, dobbiamo accelerare il nostro supporto agli agricoltori nell’affrontare la ripresa, mettendo al centro la lotta al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità”.

Nel presentare il nuovo piano, Syngenta ha annunciato anche di aver raggiunto, o superato in alcuni casi, tutti gli obiettivi globali del programma lanciato nel 2013, tra cui il recupero di oltre 14 milioni di ettari di terreno agricolo a rischio di degrado e l’incremento della biodiversità in oltre 8 milioni di ettari di terreno coltivabile.

Nell’ambito dell’attuale Good Growth Plan, Syngenta ha già annunciato la sua intenzione di investire entro il 2025 due miliardi di dollari nell’agricoltura sostenibile e lanciare ogni anno sul mercato due innovazioni tecnologiche.

Gli specifici impegni previsti dal nuovo piano si muovono lungo quattro aree:

•          Accelerare l'innovazione per gli agricoltori e l’ambiente

•          Impegnarsi per un'agricoltura a zero emissioni di CO2

•          Contribuire alla salute e alla sicurezza delle persone

•          Stringere collaborazioni per generare un impatto migliore

Syngenta si impegna inoltre a ridurre del 50% la carbon footprint dei suoi processi operativi entro il 2030 per sostenere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. L’impegno di Syngenta è stato confermato e approvato dalla Science Based Targets initiative (SBTi). Inoltre, il Syngenta Group ha recentemente sottoscritto l’impegno di SBTi per prevenire l’innalzamento della temperatura globale di oltre 1,5 gradi.

Alexandra Brand, Chief Sustainability Officer di Syngenta, ha dichiarato: “Quando parliamo con gli agricoltori, constatiamo che sono i primi a essere colpiti dal cambiamento climatico e dalla perdita di biodiversità. Inevitabilmente le misure restrittive adottate contro il Covid-19 potrebbero produrre ulteriori ripercussioni a lungo termine anche sul settore agroalimentare. Questo spiega i significativi livelli di investimento in innovazione previsti dal nuovo Good Growth Plan, necessari proprio per contrastare il cambiamento climatico e sviluppare un sistema di produzione alimentare in sintonia con l’ambiente”.

Il programma GGP a supporto della filiera italiana verrà presentato in autunno nel corso di un evento dedicato.

 

 

Contact Information

External Relations Manager

Vincenzo Merante

vincenzo.merante@syngenta.com

 

Media Relations Manager

Rosa Granitto

rosa.granitto@syngenta.com

PAC c’è la proroga di due anni (al 31 dicembre 2022). Ora più certezze per agricoltori

"Abbiamo vinto il braccio di ferro che ci opponeva alla Commissione europea, ottenendo una proroga dell'attuale Pac per un periodo di due anni, ossia fino al 31 dicembre 2022. L'accordo, raggiunto oggi dai negoziatori del Parlamento europeo, con il sostegno della presidenza croata del Consiglio Ue, ci permette di dare certezze ai nostri agricoltori e alle nostre aree rurali". Così Paolo De Castro, coordinatore S&d alla commissione agricoltura del Parlamento europeo, commenta con soddisfazione un risultato che non era scontato, ma che il Parlamento ha sempre considerato non negoziabile.

 

"Per questo - sottolinea l'eurodeputato Pd - tengo a ringraziare il team negoziale del Parlamento europeo, guidato dalla collega Elsi Katainen, e della presidenza croata per l'ottimo lavoro svolto, nonostante le pressioni e le minacce da parte dell'Esecutivo Ue di far saltare le trattative in caso di accordo superiore a un anno".

"L'accordo raggiunto - spiega De Castro - dovrà ora essere validato dall'Assemblea plenaria e dal Consiglio dei ministri dell'Agricoltura Ue. Poi, finalmente, avremo a disposizione i regolamenti europei transitori per traghettare la Politica agricola oltre al 2020. Questo significa poter garantire certezza giuridica ai nostri agricoltori, che avranno la possibilità di programmare i loro piani aziendali per i prossimi anni. Abbiamo infatti bisogno di più tempo per ottenere un accordo ambizioso sulla futura politica agricola e, contemporaneamente, raggiungere una decisione  sul bilancio della Pac per i futuri sette anni".

 

"Il periodo transitorio di due anni - prosegue De Castro -  ci permetterà anche di completare diversi programmi operativi di sostegno a vari settori strategici per l'Italia, quali l'apicoltura, l'olio d'oliva e la viticoltura, così come rafforzare le misure di gestione del rischio, abbassando dal 30 al 20% le soglie minime di perdita per l'attivazione dei fondi mutualistici contro le avversità climatiche e dello strumento di stabilizzazione del reddito aziendale".

    

"Ora abbiamo a disposizione il tempo necessario - conclude De Castro - per affrontare le numerose sfide del comparto agroalimentare: dalle conseguenze del Covid-19 alla Brexit, dal bilancio alle rappresaglie commerciali di Paesi terzi, fino alla futura riforma dell'agricoltura europea. Come Parlamento europeo siamo pronti, sempre dalla parte dei nostri agricoltori".

 

Fonte: Ufficio stampa Paolo De Castro

Fiorone Domenico Tauro, anche il Distretto florovivaistico per la Dop

Il Distretto Florovivaistico e del Cibo di Puglia al fianco del Comune di Terlizzi per il riconoscimento della DOP per il fiorone Domenico Tauro. Ad annunciarlo il presidente del Distretto Florovivaistico e del Cibo di Puglia, Piero Tunno che nei giorni scorsi ha fatto visita ad aziende specializzate nella coltivazione e commercializzazione di questo frutto rosso tipico delle zone di Terlizzi e dei paesi viciniori. Una delle aziende che da anni ha investito sulla valorizzazione di questa eccellenza è la Fruit Company di Michele Cantatore e Figli di Ruvo di Puglia, visitata nel week end da una delegazione del Distretto Florovivaistico e del Cibo di Puglia. “Grande attenzione alle produzioni tipiche che riescono a valorizzare i frutti antichi di una terra vocata alle produzioni agricole di qualità – ha affermato Piero Tunno – la strategia del Distretto punta a innescare una diversificazione agricola delle aziende affinchè si orientino ad una più convinta azione di valorizzazione di queste produzioni. La Puglia è un autentico scrigno di biodiversità ed ogni territorio racchiude un mondo di sapori e di saperi. La nostra terra parla una lingua universale, quella delle eccellenze agroalimentari di qualità. Come Distretto puntiamo a creare un paniere di prodotti unici. E il fiorone Domenico Tauro rientra appieno tra questi. Perciò con il nostro team di consulenti daremo tutto il supporto necessario affinché si possa completare l’iter per il riconoscimento DOP nel più breve tempo possibile.”