venerdì 28 agosto 2020

Agricoltura, mutui agevolati in favore dell'imprenditoria femminile

Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha approvato il decreto 9 luglio 2020 concernente "Misure in favore dell'imprenditoria femminile in agricoltura".

 

Le agevolazioni - previste dall'art. 1, comma 504, della legge 27 dicembre 2019, n. 160 - si applicano alle microimprese e Piccole e medie imprese come definite dal regolamento Ue n. 702/2014, amministrate e condotte da una donna e in qualsiasi forma costituite, che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di aziende agricole, attraverso investimenti nel settore agricolo e in quello della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

 

Per la realizzazione dei progetti sono concessi mutui agevolati, a un tasso pari a zero, della durata minima di cinque anni e massima di quindici anni, comprensiva del periodo di preammortamento e di importo non superiore a 300mila euro e comunque non superiore al 95% delle spese ammissibili, nel rispetto dei massimali previsti dalla normativa comunitaria in termini di Esl (Equivalente sovvenzione lordo).

 

Le domande di ammissione alle agevolazioni devono indicare il nome e le dimensioni dell'impresa, la descrizione e l'ubicazione del progetto, l'elenco delle spese ammissibili e l'importo del finanziamento necessario per la realizzazione del progetto e dovranno essere presentate a Ismea secondo le modalità indicate nelle istruzioni applicative da esso definite.

Pesche e nettarine, volumi ai minimi. L’analisi di Ismea

Con una flessione del 28%, la campagna produttiva italiana di pesche e nettarine sarà ricordata come una delle più scarse di sempre. Per trovare un quantitativo analogo bisogna infatti tornare indietro di ben 25 anni, ma anche l’offerta in Europa, ridotta quest’anno del 17%, è ai minimi storici.

 

Sul calo dei raccolti, sottolinea l’ ISMEA nel Report Tendenze Futta fresca, hanno inciso sia la riduzione delle superfici investite sia l’andamento climatico sfavorevole a causa di un inverno mite e seguito da gelate tardive di marzo e aprile.

 

Dopo un biennio piuttosto negativo per la filiera, tuttavia, i dati della campagna 2020 mostrano alcune conferme come la riduzione delle superfici, anche se una quota in riconversione varietale e qualche segnale positivo la presenza di produzioni di ottima qualità, consumi stabili e prezzi all’origine in aumento.

 

Le difficoltà del comparto peschicolo nazionale risiedono in gran parte nella propria struttura e nella concorrenza con il prodotto europeo e in modo particolare con quello spagnolo. L’eccessiva frammentazione della produzione agricola italiana determina una minore redditività rispetto ai nostri diretti competitor spagnoli. I produttori spagnoli, inoltre, possono far leva sulla precocità dei loro raccolti che gli consente di aggredire i mercati europei già a partire dal mese di aprile.

 

Di contro, l’Italia vanta un’eccellente offerta di prodotto a maturazione tardiva, con raccolta compresa tra fine agosto e ottobre, che riesce a spuntare ottime quotazioni soprattutto in concomitanza di autunni caratterizzati da temperature elevate, ma che trova scarso interesse sui mercati esteri.

 

Nel contesto di generale contrazione dell’offerta, il mercato italiano di pesche e nettarine alla fase di origine – ossia al cancello dell’azienda agricola -mostra notevoli aumenti di prezzo sia rispetto ai livelli del 2019 sia rispetto al livello medio degli ultimi tre anni. Gli incrementi riguardano tutte le tipologie di prodotto (pesche e nettarine, sia a polpa bianca sia a polpa gialla) e tutte le piazze di produzione monitorate da ISMEA anche se l’entità delle variazioni è diversa da caso a caso.

ENELSE - il nuovo insetticida naturale ad ampio spettro d'azione

ENELSE è una nuova soluzione ad ampio spettro per il controllo dei parassiti, che va ad ampliare la “Linea Bio-preparati” di Gowan Italia, già ricca di agrofarmaci innovativi.

 

Questo insetticida naturale è caratterizzato da una formulazione esclusiva e brevettata a base di piretrine.

 

Guarda il video: https://youtu.be/zjImwsiogfQ

 

La COMBINAZIONE VINCENTE a 3 componenti

 

1. Sostanza attiva: PIRETRINE

In ENELSE le piretrine (le 6 molecole naturali, tipiche componenti del piretro vegetale) sono presenti con un perfetto bilanciamento, studiato e messo a punto sperimentalmente, per garantire la migliore efficacia.

 

2. SINERGIZZANTI NATURALI  (es. anti-ossidanti e «light-protector»)

Questi coformulanti evitano l’eccessiva foto-degradazione e altre ossidazioni, garantendo la massima costanza insetticida e una prolungata stabilità formulativa.

 

3. MATRICE VEGETALE  (es. oleina e altre sostanze ad azione emulsionante)

Grazie a questa componente, ENELSE sviluppa un secondo meccanismo d’azione di tipo fisico, che elimina lo strato ceroso protettivo degli insetti e intacca l’esoscheletro, causando un effetto diretto per disgregazione sugli insetti a corpo molle e un'azione indiretta perché facilita la penetrazione delle piretrine. Inoltre aumenta l’effetto asfissia con una maggiore copertura dell’insetto

 

Questa duplice azione, neurotossica (propria delle piretrine) e fisica, costituisce un perfetto sistema "anti-resistenza" e ottimizza l’efficacia insetticida di ENELSE.

FORMULAZIONE ESCLUSIVA e BREVETTATA

Il processo formulativo di ENELSE è brevettato e controllato lungo tutte le fasi e tracciabile fin dalla materia prima, dalla produzione dei fiori di Crisantemo, da cui viene estratto un piretro di altissima qualità accuratamente selezionato:

- mezzi tecnici di coltivazione consentiti in Agricoltura biologica

- macinazione delle sole parti migliori dei fiori di Crisantemo

- sistema d’estrazione ad elevata tecnologia

- massima purezza dell’estratto

- assenza di metalli pesanti e residui indesiderati (fosfiti, clorati, ecc.)

- equilibrio ottimale fra le piretrine, controllato via Gas-cromatografia

 

A questa componente fondamentale piretrinica nel processo si aggiungono poi i coformulanti naturali studiati e funzionali all’ottenimento della massima efficacia insetticida.

 

AMPIO SPETTRO D'AZIONE

ENELSE è impiegabile per il controllo di Afidi, Cicaline e Aleurodidi su Vite e colture Orticole quali Pomodoro, Peperone, Melanzana e Lattughe (vedi dettaglio), con uno spettro d'azione comunque molto ampio che coinvolge una grande varietà di parassiti.

ENELSE si inserisce perfettamente in tutte le più moderne strategie di Difesa Integrata ed è impiegabile anche in Agricoltura Biologica.

 

UNA SCELTA VINCENTE

Origine naturale controllata e garantita

Formulazione esclusiva e brevettata

Duplice meccanismo d’azione

Soluzione anti-resistenza

Elevata efficacia

Forte potere abbattente

Brevissimo intervallo di sicurezza

Impiegabile anche in Agricoltura Biologica

Macfrut Digital è sold out

La Cina sceglie Macfrut per promuovere la propria presenza in Europa. Raggiunti i 500 moduli espositivi, rispetto ai 200 inizialmente preventivati.

 

 

Cesena (4 agosto 2020) – Macfrut Digital è sold out e aggiunge un nuovo padiglione virtuale. Ai nove previsti nella fase di lancio, ne arriva un decimo dedicato agli espositori internazionali, “Country Pavilion”. Alle numerose presenze dai cinque Continenti, infatti, si aggiunge una adesione massiccia dalla Cina. Lo Stato del Dragone si presenta alla kermesse digitale dell’ortofrutta forte di oltre 50 aziende in rappresentanza dei vari segmenti della filiera ortofrutticola, in particolare produzione.

“E un chiaro segnale che le aziende cinesi hanno capito le potenzialità del progetto e credono in questo modo di comunicare e fare business – spiega Renzo Piraccini, Presidente di Macfrut – Il mercato oggi va aggredito e affrontato in maniera diversa rispetto solo a qualche mese fa. Le indicazioni che ci arrivano da Macfrut Digital vanno in questa direzione”.

 

“Per svolgere incontri d’affari e creare opportunità commerciali per le imprese provenienti dalla Cina – dichiara Song Juguo, Vice Direttore Generale dell’Agricultural Trade Promotion Center - il Centro di promozione del commercio agricolo e il Ministero dell'Agricoltura e degli Affari Rurali della Cina organizzerà un padiglione nazionale cinese a Macfrut Digital. Più di 50 aziende cinesi parteciperanno alla fiera con la loro ortofrutta fresca. I prodotti presentati sono mele, uva da tavola, pere e molti altri frutti come kiwi, pesche, frutti subtropicali come litchi e limoni, frutti tropicali come mango e arance. I buyer potranno trovare anche castagne, noci, nocciole, frutta secca oltre a peperoni, pomodori, patate e altri prodotti vegetali”. 

La delegazione cinese organizzerà anche un Forum “China-Europe Fruit Business” che sarà accessibile a tutti sul sito di Macfrut Digital previa registrazione.

 

Macfrut Digital sold out

La forte presenza cinese si inserisce nel quadro complessivo di una Fiera digitale che registra il sold out delle presenze e la chiusura delle iscrizioni. Sono 500 i moduli espositivi occupati in rappresentanza dell’intera filiera ortofrutticola.

“La risposta è stata al di là di ogni più rosea previsione – prosegue Piraccini – Quando tre mesi fa abbiamo presentato il progetto di Macfrut Digital ci eravamo dati l’obiettivo di 200 moduli. Le continue adesioni ci hanno spinto ad allargare la quota a 500 moduli. L’obiettivo è stato raggiunto e siamo decisamente soddisfatti della risposta che si presenta come una vera e propria sfida per l’intero settore. Ringrazio la rete degli uffici ICE nel mondo per il determinante contributo”.

 

Le aziende che d’ora in avanti presentassero domanda di partecipazione saranno inserite in una speciale lista di attesa.

 

Info: macfrutdigital.com

 

Ufficio Stampa Macfrut

PrimaPagina Cesena

(Filippo Fabbri – Giulia Fellini)

Tel. 3471567681 – 0547.24284

giovedì 27 agosto 2020

Oleoturismo, il filo d’olio che può unire l’Italia

Anche il turismo dell’olio avrà una sua precisa definizione. Dopo la normativa tesa a valorizzare il boom dell’enoturismo, recepita in quasi tutte le regioni italiane, arrivano regole anche per chi creerà turismo attorno agli ulivi e ai suoi derivati. Con le sue 550 cultivar impiantate in Italia, l’universo dell’olio sta per guadagnare la scena, andando ad arricchire l’offerta enogastronomica nazionale. Dal dormire in dimore storiche collegate al mondo dell’elaiotecnica al farsi coccolare con trattamenti all’olio evo in una spa, viaggiare seguendo un filo d’olio lungo una nazione sarà un modo nuovo per scoprire l’Italia.

 

Mercoledì 29 giugno Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management, insieme con il senatore Dario Stèfano, Michele Sonnessa (presidente Città dell’Olio), Donato Taurino (Presidente Città dell’Olio), Sebastiano De Corato (Vicepresidente nazionale Movimento Turismo del Vino Italiana e responsabile del progetto olio), moderati da Stefano Carboni, hanno presentato i decreti attuativi sull’oleoturismo. Questo momento di incontro istituzionale mira a dare una precisa definizione di questa pratica, equiparandola all’enoturismo. Come possiamo definire dunque questo nuovo segmento travel e quali saranno i suoi tratti salienti?

È la stessa Garibaldi a spiegarlo: «In base a quanto riporta il decreto, possiamo definire oleoturismo un viaggio con pernottamento verso una destinazione caratterizzata da produzione olivicola per lo svolgimento di esperienze a tema come visite guidate agli oliveti di pertinenza dell’azienda, ai frantoi, oleoteche, a dimore storiche con produzione di olio; visite nei luoghi di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione dell’olivo ed alla trasformazione in olio extra vergine di oliva, della storia e della pratica dell’attività olivicola ed elaiotecnica in genere (musei dedicati all’olio); iniziative di carattere didattico, culturale e ricreativo (es. raccolta delle olive); attività di degustazione e commercializzazione delle produzioni olivicole aziendali, anche in abbinamento ad altri alimenti; iniziative di promozione e valorizzazione della civiltà e della cultura olivicola (es. eventi e festival); pernottamenti in strutture ricettive a tema olio; trattamenti di benessere a tema olio presso SPA di hotel tematici; esperienze culinarie in ristoranti con piatti in abbinamento agli oli locali (carta dell’olio); itinerari e percorsi a tema olio, sia «ufficiali» (Strade dell’Olio) che proposte da singole destinazioni, Tour Operator e Agenzie di Viaggio. Si tratta quindi di un segmento turistico ampio e variegato, caratterizzato da esperienze che permettano di far vivere il mondo dell’olio al 360 gradi, in connessione con la cultura (enogastronomica e non) del territorio».

 

Perché conoscere meglio è la base indispensabile per aumentare il percepito e – di conseguenza, sul lungo periodo – anche un indotto significativo dal punto di vista economico. «I dati in nostro possesso indicano un forte interesse da parte dei turisti italiani. Il 69 per cento desidera prendere parte a una esperienza olio: un mercato ampio, ma ancora da soddisfare con un’offerta più strutturata se consideriamo che solo il 37 per cento vi ha effettivamente partecipato. L’oleoturismo ha quindi un grande potenziale, soprattutto se consideriamo le sinergie possibili con l’enoturismo e il turismo enogastronomico».

 

Dopo esserci innamorati dell’enoturismo, ci appassioneremo all’oleoturismo? Cosa troveremo viaggiando lungo le strade e le terre dell’olio italiano? Un mondo che parla di Italia, conclude l’esperta: «L’olio, insieme al vino, è un elemento connotante il territorio italiano. Conoscere e assaggiare questo prodotto nelle sue numerose declinazioni significa entrare in contatto con la cultura di un territorio, farne esperienza diretta, ed è ciò che oggi il turista ricerca».

 

Fonte: www.linkiesta.it 

Pomodoro da industria, il Mipaaf accoglie le segnalazioni sulla mancata raccolta

Con un’apposita circolare, il Ministero delle Politiche Agricole ha autorizzato le Organizzazioni di Produttori ortofrutticole ad attivare, su richiesta, l’intervento di mancata raccolta del pomodoro da industria nell’ambito della Misura 6 dei programmi operativi “prevenzione e gestione delle crisi di mercato”.

 

L’intervento accoglie le richieste di Confagricoltura che, in particolare per l’Emilia Romagna, aveva segnalato il deperimento in campo dei pomodori a causa dell’andamento climatico.

 

Le temperature eccezionalmente elevate delle ultime settimane, affiancate da piogge particolarmente intense e durature, hanno infatti determinato una contemporaneità della fase di maturazione in tutte le zone di produzione, con conseguente impossibilità, da parte delle industrie, di ritirare il pomodoro ormai pronto per la raccolta, dato che gli impianti di trasformazione sono già spinti al massimo delle proprie capacità.

 

Si tratta – evidenzia Confagricoltura – di un danno economico ingente per le aziende che, nel Nord Italia, contano quasi 40.000 ettari dedicati, due terzi dei quali nella sola Emilia Romagna.

 

Confagricoltura esprime pertanto soddisfazione per la tempestività dell’intervento del Mipaaf – grazie al quale ora le OP interessate potranno presentare un’apposita richiesta per le superfici ammesse a beneficiare della misura – mentre valuterà con i tecnici l’efficacia del provvedimento e l’opportunità di eventuali azioni aggiuntive da porre in atto in tutta Italia.

Il CREA protagonista del progetto Canapa: testate in Veneto 13 varietà e visita ai campi sperimentali

Nonostante la pandemia e i relativi rallentamenti, continua il progetto “Produrre canapa nella filiera alimentare e agro industriale” in Veneto, con la Coldiretti come capofila.

Nei giorni scorsi il gruppo ha organizzato una visita alle prove sperimentali delle 13 varietà di canapa fornite dal Crea di Rovigo. Si tratta di una delle tappe della programmazione che si svilupperà fino al 2022.

I PARTNER COINVOLTI NEL PROGETTO CANAPA GUIDATO DALLA COLDIRETTI

A formare il gruppo operativo sono: l’associazione polesana Coldiretti Rovigo (capofila), la federazione regionale Coldiretti Veneto, Impresa Verde Rovigo S.r.l., Impresa Verde Treviso e Belluno S.r.l., il Crea di Rovigo, l’Università di Padova dipartimento Biotecnologie e le aziende agricole di Rigolin Christian di Fiesso Umbertiano (Ro), di Boccato Diego di Ceregnano (Ro) e di Barban Elia di Castelfranco Veneto (Tv).

LA VISITA IN CAMPO

Lo scorso 21 luglio si è tenuta la visita in campo dove l’attuale responsabile della sperimentazione varietale della canapa relativa al progetto, Massimo Montanari, ha illustrato il programma

di ricerca e le condizioni agro climatiche che hanno influenzato la realizzazione della prova, quindi le differenze fra le varietà in relazione alla provenienza e alla loro potenzialità produttiva, oltre che alla destinazione d’uso. La prova si sta svolgendo su tredici tipologie; al termine del loro percorso di crescita verranno analizzate per verificarne l’adattabilità per le filiere. La semina del campo, avvenuta a fine aprile, vedrà la conclusione del ciclo con la raccolta prevista a fine agosto per le varietà di canapa precoci e a settembre per quelle medie e tardive. Si sottolinea che le parcelline coltivate come campi di prova al Crea sono state poi ripetute in parcelloni nelle aziende agricole partner del progetto.

GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO

Tra gli obiettivi c’è quello di collegare e mettere in rete le imprese agricole interessate a coltivare la canapa, attraverso le competenze e l’esperienza di partner specializzati nel campo scientifico della ricerca varietale, individuando le migliori tecniche di coltivazione, affrontando le problematiche delle lavorazioni agro meccaniche e della trasformazione alimentare e agroindustriale delle diverse parti della pianta, per consentire di migliorare la produttività e la competitività aziendale. Si prevede, altresì, la valutazione dell’utilizzo della canapa nel

settore zootecnico, in collaborazione con il dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione dell’Università di Padova. Le analisi consentiranno di capire se l’inclusione della farina di canapa nei mangimi di allattamento dei vitelli a carne bianca può fornire risultati positivi in termini di prestazioni produttive e di benessere degli animali. Questi risultati potranno essere applicati anche su aziende zootecniche in condizioni ambientali e gestionali diverse.

“Si è di fatto concluso il primo anno di questo progetto che, nonostante alcune difficoltà, ha continuato il suo percorso – sottolinea Dina Merlo, consulente del progetto ‘Produrre canapa nella filiera alimentare e agro industriale’ -. Nelle prossime settimane verrà organizzato un convegno, probabilmente in videoconferenza e successivamente verranno avviati dei corsi di formazione rivolti agli imprenditori agricoli interessati ad approfondire la tematica”.

 

Fonte: Crea

mercoledì 26 agosto 2020

Patentini fitosanitari: nel decreto Rilancio una nuova proroga

Patentini fitosanitari:  introdotta un’ulteriore proroga per i patentini fitosanitari in scadenza o in corso di rinnovo nel 2020.  Lo stabilisce il decreto “Rilancio” (legge n. 77 del 17 luglio 2020), adesso convertito  in legge.

 

Una proroga della validità dei patentini era già stata fissata al 31 ottobre 2020, a seguito dei provvedimenti dovuti all’emergenza Covid-19.

 

Ora l’articolo 224 al comma 5 bis (4-octies) della legge 77/2020 ha stabilito che la validità di questi patentini è protratta di dodici mesi dalla loro scadenza naturale e comunque fino al novantesimo giorno successivo alla data di cessazione dello stato di emergenza sanitaria.

 

I periodi di validità vengono estesi, oltre che per le abilitazioni all’acquisto e uso dei prodotti fitosanitari, anche alle abilitazioni alla vendita, alla consulenza e per gli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici.

 

Autore: M. Agata

Fonte: ALSIA Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura

 

martedì 25 agosto 2020

Bene divieto di import di agrumi dall'Argentina. Va evitata diffusione della "macchia nera"

Da domenica 16 agosto scorso l’Unione Europa vieta le importazioni di arance e limoni provenienti dall’Argentina fino al 30 aprile 2021. Questo per prevenire ogni possibilità di contagio con alcuni funghi che colpiscono queste colture, la cosiddetta ‘macchia nera’ o Cbs (citrus black spot) rilevati nelle spedizioni argentine in arrivo nei porti europei.

 

Lo fa sapere la Confagricoltura che ha accolto con favore questa decisione, dopo che nel 2019 le importazioni comunitarie di agrumi dall’Argentina hanno superato le 165 mila tonnellate per un valore di 155 milioni di euro.

 

“Abbiamo sempre richiamato l’attenzione delle autorità competenti su questa grave fitopatia di cui il territorio europeo è indenne”, ha sottolineato il presidente Massimiliano Giansanti, nel ricordare che la situazione in Argentina è assolutamente allarmante, così come in Sudafrica, Uruguay, Brasile e in Tunisia. “Se la Cbs si diffondesse in Europa e in Italia, provocherebbe danni irreparabili al patrimonio agrumicolo, mettendo a rischio uno dei più importanti comparti della nostra agricoltura”, ha aggiunto il presidente della Federazione nazionale agrumicola di Confagricoltura Gerardo Diana, anche perché “il comparto è già impegnato a superare il problema della ‘Tristeza’ e non può certo permettersi l’arrivo di una nuova fitopatia”. Il territorio europeo, secondo Confagri, va assolutamente preservato dall’ingresso di pericolose malattie, anche a fronte della riduzione dei principi attivi a disposizione degli agricoltori europei. E va ribadita, ancora una volta, la necessità di reciprocità: le importazioni ortofrutticolo devono offrire le stesse condizioni di sicurezza richieste al prodotto europeo all’estero”.

lunedì 24 agosto 2020

Xylella:Bellanova,2,8 mln per rigenerazione olivicola Puglia

Indennizzare i frantoiani per i danni subiti, favorire il ripristino delle attività produttive. Sono gli obiettivi della misura a regia nazionale, valore complessivo 35 milioni, destinata ai frantoi salentini, nel Piano di rigenerazione olivicola della Puglia, e che da oggi vede al via i decreti di pagamento per circa 2milioni 800mila euro destinati a 161 imprese frantoiane.

"Subito dopo averla avviata, nel maggio scorso, con la pubblicazione sul sito di Agea delle istruzioni operative", commenta la Ministra Bellanova, "avevo sollecitato agli Uffici enorme celerità nelle procedure e nei riscontri necessari con una sola parola d'ordine: risposte celeri agli olivicoltori e alle aziende colpite dal diffondersi della xylella. Stiamo mantenendo la parola: sul versante delle misure a regia nazionale come questa, sia sul trasferimento delle somme alla Regione destinate agli indennizzi".

Sulla base delle istruzioni operative, in queste settimane le domande di aiuto presentate ad Agea sono state 168 domande di aiuto, di cui 161 risultate ammissibili.

Le somme in corso di liquidazione equivalgono al 65per cento dell'importo totale, pari a 4.179.849.

Da parte di Agea sono inoltre in corso di istruttoria le 68 schede di ricognizione preventiva presentate entro il 20 luglio 2020. Sulla base dei risultati istruttori, l'Agenzia procederà alla pubblicazione dell'elenco degli ulteriori frantoi che hanno titolo a richiedere l'aiuto entro il 28 agosto 2020.

Per chi non ha ancora provveduto alla presentazione della domanda di aiuto, AGEA con le istruzioni operative n. 70 del 28 luglio 2020 ha prorogato i termini di presentazione fino al 30 settembre 2020.

martedì 18 agosto 2020

Migranti: conclusa regolarizzazione, 207mila domande

"Oltre duecentomila persone, uomini e donne, sottratte all'invisibilità e restituite alla dignità e regolarità dei rapporti di lavoro, e circa 13mila cittadini stranieri che, da oggi, potendo contare su un permesso di soggiorno regolare, possono trasformarlo in permesso di lavoro regolare. Numeri importanti che confermano ancora una volta di più la bontà della norma, la sua necessità, la giustezza del percorso avviato che adesso dovrà necessariamente proseguire anche con il Piano Triennale contro il caporalato, con la piattaforma che agevola l'incrocio trasparente domanda e offerta di lavoro, e l'offerta integrata di servizi a partire dal trasporto".Così la Ministra Teresa Bellanova commenta i dati appena diffusi dal Viminale circa l'emersione e la regolarizzazione dei rapporti di lavoro ai sensi dell'articolo 103, comma 1, del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020, che ha riguardato i settori dell'agricoltura, del lavoro domestico e dell'assistenza alla persona.

"L'incremento delle domande a partire dalla fine di luglio", prosegue la Ministra, "dice quanto fosse necessario sostenere la norma con una comunicazione capillare e rivolta ai beneficiari. Necessità cui mi auguro abbia risposto anche la nostra campagna di comunicazione, promossa proprio con questo obiettivo. E rafforza quello che abbiamo sempre affermato: la necessità di una finestra più larga e quella di estendere la possibilità di emersione e regolarizzazione anche ad altri settori tagliati fuori, dall'edilizia alla logistica alla ristorazione. Il nostro obiettivo è evidente: sottrarre al lavoro nero e al caporalato, che non è solo in agricoltura, persone e braccia. Le migliaia e migliaia di persone che, anche in agricoltura, da oggi, hanno riguadagnato visibilità e dignità, sono una ragione in più per rafforzare il nostro lavoro".

mercoledì 12 agosto 2020

Incontro Pallottini – Scanavino. Da Cia – Agricoltori Italiani arriva l’ok alla Consulta dei mercati all’ingrosso

 Altra tappa dell’attività di networking di Italmercati per creare sinergie tra tutti i protagonisti dell’ortofrutta. La nuova occasione è stata l’incontro che il presidente Fabio Massimo Pallottini ha avuto con il presidente nazionale di Cia – Agricoltori Italiani, Dino Scanavino.

 

“Abbiamo analizzato come il mondo agricolo e quello dei Mercati all’ingrosso siano stati in grado di gestire al meglio l’emergenza, permettendo agli italiani di avere frutta e verdura sempre disponibili – sottolinea il presidente di Italmercati alla fine dell’incontro -. Il rapporto con il mondo della produzione è fondamentale per garantire trasparenza su prezzi, sicurezza, sviluppo della filiera: con Cia – Agricoltori Italiani possiamo lavorare a fondo su questi obiettivi. La loro adesione alla Consulta dei Mercati all’Ingrosso, progetto al quale stiamo lavorando in queste settimane, è importante per dare un altro segnale di compattezza al mondo istituzionale, in Italia e in Europa, che proprio in questo periodo sta riconoscendo alla nostra Rete un possibile ruolo anche nell’ambito delle Politiche Agricole”.

 

“Siamo d’accordo con la proposta del presidente di Italmercati, Massimo Pallottini, per una Consulta permanente dei mercati all’ingrosso, alla quale aderiamo con piacere – dichiara Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia Agricoltori Italiani -. I mercati rappresentano una via privilegiata di sbocco dei prodotti agricoli e, dunque, ribadiamo – come fatto nell’incontro con Pallottini – la necessità di una riforma, che riguarda tutti i protagonisti del settore, dai produttori ai grossisti, alle società di gestione e della logistica, con l’obiettivo di una maggiore valorizzazione dei prodotti agricoli e del lavoro degli imprenditori agricoli italiani”.

Confagricoltura e Ismea a fianco delle imprese con un ciclo di seminari sul tema del credito

Si è concluso il ciclo di webinar realizzato da Confagricoltura in collaborazione con ISMEA, in particolare con la “Direzione Servizi per le Imprese” dell’Istituto, sulle misure introdotte dal cosiddetto “Decreto liquidità”, nella sua evoluzione legislativa.

 

Tema centrale dei seminari la concessione di garanzie pubbliche sui finanziamenti a sostegno della liquidità, degli investimenti e della rinegoziazione del debito, per le imprese del settore agricolo. Si tratta di misure estremamente importanti per tutte quelle aziende messe seriamente in difficoltà dall’arrivo della pandemia. Tra gli incentivi, inoltre, particolarmente rilevante l’erogazione di prestiti fino a 30.000 euro, garantiti al 100 per cento dallo Stato.

 

Un approfondimento è stato dedicato anche alla “cambiale agraria” autorizzata dalla Commissione europea, messa in campo da ISMEA e fortemente voluta da Confagricoltura. Obiettivo principale di questa agevolazione è quello di dare un supporto concreto alle micro, piccole e medie imprese del settore.

 

I seminari, di cui la Confederazione prevede una continuazione a settembre, hanno visto la partecipazione – da remoto – di tutte le sedi territoriali di Confagricoltura, nonché delle imprese associate nelle diverse regioni.

venerdì 7 agosto 2020

Decreto agosto. Pallottini: incentivo a consumare prodotti agroalimentari italiani boccata d’ossigeno per il settore

“L’approvazione del Decreto Agosto e in particolare degli incentivi per chi acquista i prodotti agroalimentari italiani rappresenta una vera e propria boccata d’ossigeno per tutto il comparto che, nonostante il lockdown, non ha mai fatto mancare il proprio sostegno e apporto a tutto il sistema Paese”.

E’ quanto dichiara Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati, la rete che riunisce i 16 Centri Agroalimentari e Agromercati all’ingrosso più importanti d’Italia, in merito al provvedimento contenuto nel Decreto agosto del Governo che prevede – su proposta della ministra della Politiche agricole, Teresa Bellanova –  la creazione di un fondo ad hoc per un bonus di circa 5.000 euro a fondo perduto diretto ai 180mila esercizi pubblici per l’acquisto di prodotti agroalimentari nazionali.

“Il provvedimento voluto dalla Ministra Bellanova – aggiunge Pallottini – è in linea con le politiche economiche ed agricole degli altri paesi europei, addirittura in Francia è obbligatorio per le grandi catene di distribuzione acquistare il prodotto agroalimentare francese con una quota vicina al 70%.

Solo così potremo pensare di fare ripartire, forte e competitivo, il comparto agroalimentare italiano ricco di grandi eccellenze da Nord a Sud fino alle Isole.

E’ questo un primo passo per riconoscere al comparto dei Mercati all’Ingrosso  agroalimentari un ruolo importante in tutto il sistema economico e di sostegno del Paese, che dovrebbe essere sempre più valorizzato e reso protagonista in Italia e in Europa”.

Si arricchisce l'Elenco degli alberi Monumentali d'Italia

Si arricchisce in modo ampio e considerevole l'Elenco degli Alberi Monumentali italiani con le 379 nuove iscrizioni proposte dalle Regioni Campania, Friuli, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trento e Veneto, portando il nostro patrimonio arboreo monumentale censito a 3.561 patriarchi vegetali.

 

Con Decreto del Direttore generale dell'Economia montana e delle foreste è stato infatti approvato di recente il terzo aggiornamento dell'Elenco, con nuove iscrizioni e anche alcune riduzioni dovute a morte naturale, abbattimento o elevato deperimento strutturale e fisiologico. Frutto di un'intensa attività di catalogazione realizzata, in modo coordinato e sinergico, da Mipaaf, Regioni/Province autonome e Comuni, l'Elenco è pubblicato sul sito del Mipaaf.

 

A identificare gli esemplari che lo costituiscono l'elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali); l'importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali; lo stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico; la capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari.

 

E i nuovi inserimenti confermano le tipologie: dal gruppo imponente dei dodici agrifogli di Cervinara (Avellino) che si presentano come un corpo unico e quasi una sola chioma dalla circonferenza di oltre 50 metri, al ficus di villa Tasca, a Palermo, una delle piante più grandi d'Europa per superficie coperta dalla chioma e per l' altezza di 30 metri; dal castagno secolare di Canalaz, a Grimacco (Udine), col suo grande fusto aperto dall'esplosione di dinamite lì nascosta dai partigiani perché non fosse trovata dai nazisti, che con la sua circonferenza di 9,41 metri e l'altezza di 16,40 metri è ora la pianta più imponente del Friuli Venezia Giulia, ai giganteschi cerri di Bosco Quarto, nel piccolo Comune di Monte Sant'Angelo (Foggia).

giovedì 6 agosto 2020

Mipaaf, pubblicato il Bando per la ripartizione dei Fondi apistici, Sottoprogramma 2020-2021, per assistenza tecnica, lotta contro le malattie, miglioramento dei laboratori, monitoraggio del mercato

Assistenza tecnica, lotta contro le malattie, miglioramento dei laboratori, sostegno del ripopolamento del patrimonio apicolo, monitoraggio del mercato. Sono alcune delle azioni, per un totale di 795.000 euro, rese possibili dalla ripartizione dei fondi apistici relativi al sottoprogramma Mipaaf 2020-2021 finanziato nel quadro del programma triennale per il miglioramento della produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura e contemplate nel Bando pubblicato il 3 agosto. Un Programma nazionale che, tenendo conto delle risorse recentemente assegnate alle singole Regioni con decreto direttoriale del 22 luglio scorso, può contare su un budget complessivo di oltre 7 milioni di euro per l'anno apistico 2020/2021.

 

"Risorse importanti previste dall'OCM per il sostegno del settore apistico", sottolinea la Ministra Teresa Bellanova, "cui presto si andranno ad aggiungere i 2 milioni stanziati a livello nazionale per il finanziamento di progetti innovativi finalizzati al miglioramento della qualità, alla gestione del rischio e alla promozione. Dopo aver recentemente emanato il decreto che ne definisce le modalità applicative", prosegue la Ministra, "prevediamo di pubblicare il nuovo bando all'inizio di settembre.

A testimonianza di quanto l'apicoltura sia un settore ritenuto strategico per il Paese".

 

Strategicità confermata dai numeri. Settore complesso e variegato, l'apicoltura italiana conta, secondo l'ultima edizione dell'Annuario Crea, circa 57.000 apicoltori, professionisti e non (1/3 circa sono i professionisti), con circa 1.400.000 alveari (quasi 1 milione quelli gestiti da apicoltori professionisti) dislocati in tutte le regioni italiane (guida il Piemonte con oltre 206.000 alveari, seguito dalla Lombardia con oltre 151.000 alveari).

"Un settore da tutelare nel suo insieme", conclude la Ministra, "sia per il valore economico e sociale che per i servizi ecosistemici che offre alla collettività".

Xylella: altre 15 piante infette nel nuovo focolaio di Fasano prossimo nella zona cuscinetto

Sul sito istituzionale "Emergenza Xylella" sono state pubblicate 3 nuove comunicazioni Selge (n° 178, 180 e 182) che riportano il ritrovamento di ben altre 15 piante infette ( 13 ulivi, un rosmarino e una lavanda ) nel nuovo focolaio di Fasano a ridosso della zona cuscinetto, facendo così salire il totale delle piante infette in quel focolaio a 17 piante.

Come avevamo ipotizzato nel post del 21 luglio scorso (https://www.facebook.com/infoxylella.it/posts/2984220561707194), le prime due piante ritrovate infette appaiono il risultato di una diffusione secondaria, originata probabilmente da una prima contaminazione avvenuta nei pressi della stazione di servizio situata a circa 200 metri di distanza sulla corsia nord della SS16, come sembrano indicare sia le piante infette all'interno della stessa stazione (incluso rosmarino e lavanda) che l'attraversamento della statale proprio in corrispondenza della stessa stazione di servizio. In attesa di nuovi accertamenti il focolaio presenta già una preoccupante diffusione con un asse maggiore della lunghezza di circa 420 metri.

Con questo ritrovamento in "zona contenimento" si registra un piccolo ritocco dell'estremo nord dell'epidemia (latitudine 40.865793) ed un ulteriore passo verso la "zona cuscinetto", adesso distante appena 320 metri.

 

Fonte: Infoxylella

mercoledì 5 agosto 2020

Uva da tavola, Lazzàro (Confagricoltura Puglia): “È iniziato il clou della raccolta, al momento la qualità è ottima

“La campagna 2020 delle uve da tavola è in pieno svolgimento e i dati e le informazioni che provengono dai produttori pugliesi compongono un quadro caratterizzato da andamenti differenti per le diverse varietà e per i territori, tuttavia la qualità è al momento mediamente ottima”. Il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro stila un primo bilancio della produzione regionale di uva da tavola. “Al momento, mentre è in pieno corso in Puglia la raccolta delle varietà Vittoria, Black Magic e cultivar apirene si registra qualche incertezza sul prezzo. Le quotazioni, partite bene, stanno subendo un ribasso medio del 15% per la concorrenza straniera”.

 

Secondo il più recente rapporto Ismea in Puglia sono circa 24.500 gli ettari coltivati a uva da tavola. Sebbene la regione sia di straordinaria importanza nel panorama italiano, le esportazioni sono sempre più minacciate dai paesi produttori emergenti che stanno guadagnando quote sui principali mercati di sbocco grazie a uve offerte a prezzi competitivi.

 

Sempre secondo il più recente rapporto Ismea sulle Uve da Tavola l’andamento delle esportazioni italiane tra il 2014 ed il 2018 evidenzia una sostanziale stabilità in termini di volumi intorno alle 450mila tonnellate. L’aumento dei prezzi medi ha determinato la crescita degli introiti da 560 a 665 milioni di euro, a valori correnti. Per quanto concerne i mercati di sbocco delle uve da tavola italiane, i paesi dell’Unione europea hanno un peso enorme assorbendo in media al 90% delle esportazioni complessive. Oltre alla quota detenuta dai Paesi Ue va considerata anche quella appannaggio della Svizzera che detiene una quota del 5% e della Finlandia con un ulteriore 1%. Il podio dei clienti dell’Italia è composto da Germania, Francia e Polonia. La Germania è saldamente in testa alla graduatoria con circa un terzo dell’export complessivo. A seguire la Francia che detiene il 18% e la Polonia il 9 per cento.

martedì 4 agosto 2020

Siglato protocollo tra dipartimento protezione civile e CONAF

È stato sottoscritto a Roma il protocollo d’intesa tra il Dipartimento della Protezione Civile e il Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali (CONAF), al fine di incentivare la cooperazione nel campo della previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi naturali e rafforzare la collaborazione, sia in emergenza sia in ordinario, grazie a professionalità qualificate e costantemente aggiornate.

 

L’Italia è un Paese costituito da vaste aree a carattere agricolo e boschivo scarsamente urbanizzate, un complesso rurale unico, assai diversificato a seconda delle aree geografiche e sociali. Per proteggerlo è necessaria quindi, una conoscenza specifica, che sappia coniugare le peculiarità del territorio alle fasi di previsione e prevenzione, di gestione e superamento delle emergenze. Negli anni abbiamo visto come queste caratteristiche peculiari non debbano essere sottovalutate, dalla bassa densità insediativa alla difficoltà di raggiungimento di allevamenti zootecnici e abitazioni che spesso non facilitano l’urgenza dell’intervento in caso di emergenza. Nasce da questa riflessione il protocollo d’intesa, siglato da Sabrina Diamanti, Presidente CONAF e Angelo Borrelli, Capo del Dipartimento, un documento che rinnova, aggiorna e rafforza quello stipulato nel gennaio 2014, continuando così a promuovere i rapporti di reciproca collaborazione tra i due organismi, in particolare per gli aspetti di formazione.

 

“I dottori agronomi e forestali conoscono le aree interne del Paese e le percorrono per lavoro ogni giorno: ecco perché sappiamo di poter dare un grosso aiuto al Dipartimento nell’opera di tutela del nostro Paese. Con questo accordo – dichiara Sabrina Diamanti, Presidente CONAF – desideriamo accrescere la cultura di protezione civile con l’organizzazione congiunta di convegni, con la formazione e con iniziative informative ed editoriali. In questo modo, dottori agronomi e dottori forestali potranno rappresentare per il Paese una rete nazionale di monitoraggio e prevenzione del rischio in ambito territoriale. Una rete che si pone a supporto del Dipartimento, rapidamente disponibile in caso di emergenza e capace di svolgere specifiche attività di ripristino di condizioni ambientali, nel rispetto delle competenze professionali.”

 

“La diffusione della cultura di protezione civile è la nostra sfida più grande – ha affermato il Capo Dipartimento, Angelo Borrelli – e per questo è fondamentale il coinvolgimento di tutti, soprattutto di chi può, con la sua esperienza, permettere al Sistema di protezione civile di rispondere con maggiore efficacia alle necessità delle comunità colpite da calamità e alla tutela del territorio. La capillare presenza nel nostro Paese di agronomi e forestali, può essere, inoltre, di grande supporto per le attività di informazione e riduzione del rischio”.

 

Roma, 29 luglio 2020

Bando Confagricoltura e JTI Italia: 70 mila euro per finanziare progetti di agricoltura sociale di valore

Parte “Agro-Social: seminiamo valore”, il nuovo programma di Confagricoltura, in collaborazione con JTI Italia (Japan Tobacco International), che mette al centro l’agricoltura e le aziende agricole, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di attività imprenditoriali di crescita sostenibile dei territori, incentivando progetti di inserimento sociale e lavorativo dei soggetti più deboli.

“L’Italia – ha ricordato Francesco Postorino, direttore generale di Confagricoltura – è leader, in Europa, per l’agricoltura sociale. La nostra Organizzazione vi ha sempre creduto e, soprattutto nella difficile fase di ripartenza dell’Italia, è convinta della necessità di investire, assecondando questo modello di sviluppo economico e sociale del settore, virtuoso e competitivo, che permette di applicare le politiche del welfare in ambito territoriale, integrandole perfettamente con la produttività e la salute”.

“Siamo molto orgogliosi di supportare un progetto che racchiude tre anime chiave per JTI: sostenibilità ambientale, sociale e agricola”, ha spiegato Lorenzo Fronteddu, direttore Corporate Affairs & Communications di JTI Italia. “Stiamo vivendo un cambio di paradigma in cui l’innovazione e la sostenibilità possono essere la chiave per programmare la ripartenza economica del Paese e siamo felici di poter valorizzare la creatività e l’imprenditorialità delle piccole realtà che lavorano a stretto contatto con il territorio e le comunità locali. Come JTI crediamo nelle risorse e nelle potenzialità di ognuno di prendere parte alla costruzione del domani, partendo dalla consapevolezza che lavorare per creare una società inclusiva significa contribuire a una società più forte e resiliente, capace di adattarsi alle sfide contemporanee”.

Questa prima edizione del concorso premierà, rispettivamente con 40 mila e 30 mila euro, due progetti capaci di coniugare sostenibilità e innovazione in quattro regioni: Veneto, Toscana, Umbria e Campania. Il bando è rivolto non solo alle aziende agricole, ma anche ad imprese sociali, fondazioni, start-up innovative e soggetti interessati all’agricoltura sociale, per offrire sempre maggiori opportunità alle iniziative capaci di creare nuovi modelli di sviluppo nelle comunità rurali locali.

Per partecipare è sufficiente inviare all’indirizzo di posta elettronica agro-social@confagricoltura.it, entro e non oltre la mezzanotte dell’11.09.2020, la propria idea progettuale in forma schematica, specificando cosa si intende realizzare e a chi è rivolto il progetto. Ulteriori informazioni e il bando completo sono consultabili sul sito www.coltiviamoagricolturasociale.it

 

Vendemmia: online vademecum controlli campagna 2020

Con l'inizio della campagna vendemmiale 2020, è ora online il vademecum dell'Icqrf per tutti gli operatori del settore vitivinicolo sul sito del Mipaaf: vi sono riportati i principali adempimenti a carico delle imprese, le norme di riferimento e le disposizioni applicative.

 

L'Icqrf in questo periodo dell'anno intensificherà i controlli nel settore vitivinicolo per prevenire e contrastare comportamenti non regolamentari che possono verificarsi nel corso della raccolta e movimentazione delle uve, delle operazioni di trasformazione e della circolazione dei prodotti e dei sottoprodotti vitivinicoli ottenuti.

 

Attività ancora più rilevante soprattutto in questa fase, caratterizzata dall'entrata a regime delle misure intese a fronteggiare gli squilibri sul mercato dei prodotti vitivinicoli, già in essere o attesi, a motivo delle misure restrittive adottate in tutto il mondo contro l'emergenza epidemiologica da Covid-19.

 

"Ci stiamo avviando verso la stagione più importante per il settore vitivinicolo: la vendemmia. Abbiamo attraversato una fase emergenziale molto difficile in cui tutti i settori produttivi, e in particolare quello del vino, hanno subito un duro colpo. Adesso è il momento di reagire e ripartire più forti e coesi di prima. Come ho già ribadito più volte è mia intenzione mettere il vino al centro del rilancio agroalimentare. E questo può avvenire solo tutelando l'intero settore e scongiurando comportamenti scorretti e pratiche sleali" Cosi la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova.

 

"Grazie al lavoro degli ispettori e ispettrici dell'Icqrf abbiamo messo in campo tutti i nostri mezzi per garantire che la vendemmia che è alle porte proceda nel rispetto delle regole e all'insegna della qualità e della sicurezza per i consumatori. Siamo consapevoli che quest'anno la vendemmia sarà una fase particolarmente delicata in cui occorrerà procedere con la massima cautela. Ci aspettiamo grandi risultati. Soprattutto in questo periodo cosi critico è nostro dovere salvaguardare la salute dei cittadini, la reputazione del nostro paese e tutta la filiera agroalimentare italiana, che ha dimostrato grande senso di responsabilità e sacrificio".

 

Le verifiche condotte dall'Icqrf saranno effettuate su tutto il territorio nazionale e particolare attenzione sarà rivolta anche ai prodotti provenienti dall'estero mediante controlli stradali, ferroviari e ai porti.

 

L'Italia, primo produttore del mondo di vino, è l'unico Stato membro dell'Ue che ha reso operativo il registro telematico del vino, uno strumento fondamentale non solo per il controllo, ma anche per gli operatori economici e per i report di settore (Cantina Italia).

 

Gli Uffici dell'Icqrf - sul sito Mipaaf tutti i riferimenti - sono a disposizione degli operatori di tutta Italia per assicurare il corretto svolgimento delle operazioni previste dalla normativa europea e italiana.

Fonte: Mipaaf

Prima edizione per il Festival Vegimagna

Organizzato da:

 - Associazione Il soffio di Gea / Fattoria e Agriturismo La Capra Campa

 - La Compagnia della Polenta

 QUANDO: 5 e 6 settembre 2020

 sabato 5 dalle 15 (preaperturar 13-15 con pranzo su prenotazione) alle 23 e domenica 6 dalle

 10 alle 19

 DOVE: a CORNA IMAGNA (Bergamo) - Valle Imagna

Saranno due giornate intense, dedicate alla filosofia vegan.

Due giornate ricche di appuntamenti, conferenze, attività, laboratori per adulti e bambini,

esposizione e vendita di prodotti etici e gastronomia vegan nonché stand di associazioni e

rifugi di animali liberati e liberi.

E tanta tantissima musica e ottima compagnia.

Due giorni di divertimento e di riflessione sugli argomenti che l’antispecismo focalizza per

combattere la logica dello sfruttamento, della discriminazione e della violenza contro ogni

essere vivente.

Il festival si svolgerà in un posto incantevole, in mezzo alla natura, con un fitto programma

di conferenze e occasioni di confronto e dibattito.

Il programma dettagliato sarà disponibile a breve e inviato con un prossimo comunicato.

Gli organizzatori:

Il Soffio di Gea è una ODV. Lo scopo dell'associazione è quello di promuovere uno stile di

vita vegan, di tutela degli animali e dell'ambiente. L'associazione si dichiara antispecista,

apolitica, apartitica, aconfessionale, contraria ad ogni forma di violenza e di

discriminazione. L’associazione è parte fondante del Rifugio La Capra Campa, rifugio per

animali salvati dai macelli.

La Compagnia della Polenta è un’associazione di volontariato di Milano che distribuisce

pasti caldi vegani, due volte alla settimana ai senzatetto di tre zone della città.

www.vegimagna.it info@vegimagna.it

lunedì 3 agosto 2020

Nuovo impiego in Fertirrigazione per il biofungicida Polyversum - Foglie TV

Nuovo impiego in Fertirrigazione per il biofungicida Polyversum - Foglie TV

Al Ministero dell’Agricoltura uno spazio per i Mercati

Il Ministero dell’Agricoltura apre alla possibilità di uno “spazio di attenzione” ai Mercati all’Ingrosso. Un fatto del tutto inedito, emerso nel corso della visita della ministra Teresa Bellanova la scorsa notte alla sezione ittica del CAR, il Centro Agro-Alimentare di Roma.

 

“Nel corso dell’incontro – spiega il presidente di Italmercati, Fabio Massimo Pallottini – la Ministra ha dimostrato la sua disponibilità alla valorizzazione dei Mercati dentro la politica ministeriale. Un interesse che ci auguriamo possa concretizzarsi all’interno della riorganizzazione del Ministero per sostenere il ruolo dei Mercati all’Ingrosso nell’ambito del rilancio economico del Paese. E su questo noi abbiamo molte idee da proporre”.

 

I contatti proseguiranno nelle prossime settimane per arrivare all’apertura di una “casella” ministeriale esclusivamente dedicata ai Mercati, ossia uno spazio di attenzione che si potrebbe tradurre anche nell’eventuale accesso ai fondi europei destinati all’Italia.

Bellanova firma il decreto sui limiti a fosfiti nel Bio

Arriva l’attesa firma del ministro Teresa Bellanova sul decreto che aggiorna i limiti delle contaminazioni accidentali e tecnicamente inevitabili da fosfiti nella frutticoltura e viticoltura biologica, ponendo fine ad una situazione di ambiguità normativa che danneggiava i produttori biologici onesti costretti a decertificare i loro prodotti pur non avendo impiegato sostanze attive non ammesse. Il decreto firmato dal Ministro, dopo l’accordo con le rappresentanze del settore e in Conferenza Stato Regioni, adegua i limiti previsti attualmente dal DM 309/2011 per i residui di acido fosfonico in assenza di contemporanea rilevazione di acido etilfosfonico nei prodotti tal quali e in quelli trasformati provenienti da colture arboree. In questo modo, grazie al recepimento nella normativa di metodiche scientifiche avanzate di analisi dei residui di acido fosfonico, si è fatta chiarezza su un tema molto critico per il settore che rischiava di causare danni ingenti alla produzione biologica in agricoltura.

Il nuovo decreto prevede una deroga fino al 31 dicembre 2022 per i residui di acido fosfonico con il limite di 1 mg/kg per le colture arboree. Inoltre, per le produzioni vinicole si applica per l’acido etilfosfonico il limite di 0,05 mg/kg, tenuto conto della possibile trasformazione dell’acido fosfonico in acido etilfosfonico a causa della presenza di etanolo nei trasformati enologici. La pubblicazione del Decreto è attesa a giorni, dopo le verifiche di competenza della Corte dei Conti.

Il provvedimento ministeriale fa seguito a specifiche attività di ricerca avviate già nel 2014 con la collaborazione di FederBio e riprese nel 2016 specificamente per il comparto vitivinicolo con la collaborazione di Uiv. Fra gli esiti di queste ricerche, l’evidenza che alcuni mezzi tecnici ammessi dalla legge, normalmente utilizzati nelle coltivazioni biologiche e in cantina, presentano contaminazioni da fosfiti anche significative.