tag:blogger.com,1999:blog-10159531509379004492024-03-19T01:10:39.522-07:00FOGLIEAGRICOLTURA
AGROALIMENTARE
TURISMO RURALE
www.foglie.tvFOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.comBlogger4940125tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-47457306598361324032021-02-16T06:20:00.001-08:002021-02-16T06:20:41.132-08:00FOGLIE TV - Regione Puglia campagna comunicazione sulla sicurezza stradale<iframe style="background-image:url(https://i.ytimg.com/vi/CvvJc4NnbzE/hqdefault.jpg)" width="480" height="270" src="https://youtube.com/embed/CvvJc4NnbzE" frameborder="0"></iframe>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-42245245761073584512021-02-12T01:55:00.001-08:002021-02-12T01:55:58.282-08:00FOGLIE TV - Xylella in Puglia Febbraio 2021<iframe width="480" height="270" src="https://youtube.com/embed/Pt5eD1cqG-4" frameborder="0"></iframe>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-87463216206692653212021-01-28T02:34:00.001-08:002021-01-28T02:34:34.572-08:00FOGLIE TV - Decreto Mipaaf calamità accadute in Puglia, i chiarimenti de...<iframe width="480" height="270" src="https://youtube.com/embed/mMcn6lum6Xs" frameborder="0"></iframe>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-20110762526830724502021-01-23T00:36:00.001-08:002021-01-23T00:36:32.156-08:00FOGLIE TV - Potatura del ciliegio a cura di Giacomo Giotta<iframe width="480" height="270" src="https://youtube.com/embed/7azAG9hZ3Ug" frameborder="0"></iframe>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-3284183542866440582020-12-07T03:05:00.002-08:002020-12-07T03:05:23.687-08:00AGRUMI: grandi o piccole, sempre piene di energia arrivano le arance, naturale difesa immunitaria<p><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: center;"><span style="color: white;">Comunicato Stampa</span></div><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: center;"><span style="color: white;"><b>AGRUMI/Sicilia: grandi o piccole, sempre piene di energia arrivano le arance, naturale difesa immunitaria</b></span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: center;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><b>CATANIA, 3 dicembre 2020 </b>–
Grandi, medie o piccoline – come madre natura le ha mandate anche
quest’anno – con il mese di dicembre le arance siciliane cominciano a
raggiungere la maturazione, pronte con il loro straordinario carico di
vitamine e minerali a garantire un quotidiano pieno di energia e salute.
“Un’eccellente ricarica sana e naturale – commenta <b>Federica Argentati</b>, agronomo e presidente del <b>Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia</b>” – ideale per rafforzare il <b>sistema immunitario</b> di adulti e bambini in questo <b>difficile inverno sotto il segno del Covid.</b> Proprio
il consumo di agrumi, durante la prima ondata di pandemia, ha
registrato una significativa impennata, con un boom di richieste in
Italia e all’estero: un segnale che reputo positivo e che conferma una
crescente sensibilità dei consumatori verso prodotti naturalmente ricchi
di principi nutrienti in grado di potenziare le difese immunitarie”.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> Ma, accanto a consumatori consapevoli e
sempre più alla ricerca di prodotti della terra sani e genuini, ce ne
sono altri ancorati all’idea che per essere buona, un’arancia, debba
avere una certa pezzatura. “Da anni – spiega <b>Argentati </b>– i
produttori della filiera siciliana lamentano una incomprensibile, dal
loro punto di vista, propensione del consumatore per le arance di
calibro maggiore. Una convinzione dovuta, evidentemente, ad un’immagine
ormai stereotipata del frutto, senza considerare che un albero produce
frutti sì di varie dimensioni ma identici da un punto di vista
organolettico e nutrizionale. <strong>Grande “buona” e piccola “meno
buona”? Assolutamente no. Semmai le arance di più piccolo calibro hanno
un valore aggiunto non di poco conto sotto il profilo della fruizione:
sono infatti più adatte ad essere spremute a casa, negli uffici, negli
ospedali, nelle università ed ovunque ci sia una spremiagrumi automatica
o manuale.</strong> Se è legittimo e ragionevole considerare i tempi e
le fasi della natura che da un anno all’altro ci regala frutti più
grandi o un po’ più piccoli, non possiamo certamente far diventare il
calibro – per moda, abitudine o forma mentis – un requisito indicativo
della qualità dell’agrume, e delle sue proprietà organolettiche e
nutrizionali. Cosi come non possiamo pensare che valgano molto meno: i
costi della filiera sono gli stessi, sia per le arance piccole sia per
quelle più grandi”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Intanto da
qualche settimana banconi dei mercati all’aperto e carrelli si colorano
di arancione con i primi agrumi siciliani: dopo le reticelle di <b>navel</b>,
i primi freddi che hanno appena imbiancato la cima dell’Etna – e fatto
precipitare le temperature nella Sicilia orientale – lasciano ipotizzare
come imminente, forse già sotto Natale insieme ai <b>mandarini</b>, la naturale pigmentazione delle <b>arance rosse: le tarocco, moro e sanguinello</b> storicamente
coltivate nella Piana di Catania, nel perimetro che include le
provincie di Siracusa ed Enna. Il raccolto, confermano agronomi e
produttori della <b>Sicilia, la più grande regione agrumetata d’Italia e prima nella classifica italiana per la produzione di agrumi bio (61%),</b> si
annuncia generoso in termini qualitativi ed è caratterizzato anche da
frutti di calibro medio-piccolo come conseguenza del lungo periodo di
siccità vissuto nella primavera e nell’estate scorsa dalle campagne
siciliane. Una carenza d’acqua che, in natura, si traduce in un raccolto
di arance dalla polpa più dolce e zuccherina che rende ancora più
irresistibile il piacere di gustarle ad ogni pasto per accantonare
preziose riserve di vitamina C: a spicchi o spremute, a merenda o a fine
pasto, oppure molto più spesso a insalata, condite con olio
extravergine d’oliva, come vuole la tradizione siciliana.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> Sotto il profilo nutrizionale, l’arancia è
un naturale concentrato di elementi che potenziano il sistema
immunitario, oggetto di continue indagini nel mondo della ricerca
scientifica per le sue proprietà salutari: è un frutto molto ricco di
acqua (87,2 grammi) e contiene sotto forma di zuccheri semplici 7,8
grammi di carboidrati; zero grassi e zero colesterolo; 1,6 grammi di
fibra e ancora potassio, calcio, fosforo, socio, vitamina A e
carotenoidi. L’arancia è soprattutto il frutto simbolo della vitamina C,
un antiossidante naturale che rafforza le difese dell’organismo: ne
contiene in media 45mg, ossia circa la metà della dose giornaliera
consigliata. <strong>Basso infine l’apporto calorico: 100 grammi di polpa producano 40 kcal all’organismo.</strong></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong> </strong></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: black;"><strong><span style="color: white;"><a href="https://www.distrettoagrumidisicilia.it/agrumi-grandi-piccole-sempre-piene-energia-arrivano-le-arance-naturale-difesa-immunitaria/?fbclid=IwAR1V_gJOPUqVy5B8SpDGsnOAgZW0GnQxP4_CpaJFogPUlo3De3ZqXB_SaR8">Ufficio Stampa “Distretto Agrumi di Sicilia” – Carmela Grasso</a></span> <br /></strong></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: black;"> </span></p>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-20644927018453986012020-12-07T03:03:00.009-08:002020-12-07T03:03:52.165-08:00Zootecnia: Bellanova, è uno dei pilastri del Made in Italy<p>
</p><div class="section" style="text-align: left;">
<div class="col-lg-12 raleway-bold-20-verde" style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Zootecnia: Bellanova, è uno dei pilastri del Made in Italy</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><div class="col-lg-12" style="margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; text-align: justify;">
</div></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><div class="col-lg-12 raleway-13-grigio" style="line-height: 21px; text-align: left;"><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">"La
zootecnia non si ferma, forte anche di quei tanti traguardi maturati
negli anni che la confermano uno dei pilastri del Made in Italy. E non
si ferma la filiera agroalimentare, quella che io chiamo la Filiera
della Vita, che non si è mai fermata, nemmeno nei momenti più drammatici
della pandemia vissuti nei mesi scorsi": è quanto ha detto il ministro
delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Teresa Bellanova,
intervenuta all'edizione speciale digitale delle Fiere Zootecniche
Internazionali di Cremona.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">"Investire e valorizzare le filiere è
per me un obiettivo chiave - ha evidenziato Bellanova -. Per questo
nella legge di Bilancio investiamo 150 milioni e individuiamo il
rafforzamento delle filiere come obiettivo prioritario nella nostra
strategia nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lo facciamo
convinti del legame con il territorio che le filiere mettono a valore".</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Per il ministro, "adesso più che mai le
parole d'ordine sono chiare: continuare a lavorare, come abbiamo fatto
in tutti questi mesi, per mettere in sicurezza la filiera
agroalimentare, sostenere agricoltura, zootecnia, pesca, agroalimentare,
avendo ben chiari come obiettivi imprescindibili già ora la ripresa, il
rilancio".</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Sostenibilità è la parola chiave: "E'
necessario definire un quadro di regole comuni, perché i nuovi impegni
non si traducano in un aumento degli oneri a carico degli allevatori ma
in opportunità di crescita per il settore, soprattutto attraverso la
maggiore valorizzazione delle produzioni - ha concluso Bellanova -. E
dobbiamo rivendicare il ruolo determinante e strategico della nostra
agricoltura per affrontare emergenze cruciali, una per tutte quella
climatica".</span></p>
</div>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-34858059100812069082020-12-07T03:03:00.003-08:002020-12-07T03:03:12.388-08:00PAC: il saldo dei pagamenti 2020<p> </p><div class="col-lg-12 raleway-13-grigio" style="line-height: 21px; text-align: left;"><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">AGEA
e gli Organismi pagatori regionali, hanno pagato un anticipo del 70%
dei pagamenti, a partire dal 16 ottobre 2020 e fino al 30 novembre 2020.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Alcuni agricoltori non hanno ricevuto l’anticipo PAC, a causa di
anomalie (es. verifica del requisito di agricoltore attivo,
certificazione antimafia, ammissibilità dei pascoli, ecc.) e/o controlli
in corso.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>LE TAPPE DELLA DOMANDA UNICA 2020</strong></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- <strong>10 luglio 2020</strong>: Domanda Unica di Pagamento 2020 termine ultimo di presentazione;</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- <strong>31 luglio 2020</strong>: Anticipo del 50%;</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- <strong>16 ottobre 2020 – 30 novembre 2020</strong>: Anticipo 70% sui pagamenti della Domanda 2020;</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- <strong>1° dicembre 2020 – 30 marzo 2021</strong>: Ulteriore
anticipo sui pagamenti della Domanda 2020, fino ad arrivare al massimo
al 93% dei pagamenti (Circolare AGEA n. 80182 del 2 dicembre 2020);</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- <strong>maggio/giugno 2021</strong>: Comunicazione del valore dei
titoli definitivi 2020 (ricalcolati) e del valore dei titoli della
riserva nazionale. Calcolo dei pagamenti accoppiati;</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- <strong>entro il 30 giugno 2021</strong>: Saldo dei pagamenti relativi alla Domanda Unica 2021.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><a href="https://sportelloagricoltura.it/wp-content/uploads/2020/12/Circ.-AGEA-n.-80182-del-02.12.2020-Pagamento-saldi.pdf"><u>Circ. AGEA n. 80182 del 02.12.2020 Pagamento saldi Download</u></a></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>I pagamenti oggetto di anticipo</strong>:</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- pagamento di base;</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- pagamento greening;</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- pagamento del regime dei piccoli agricoltori.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Dal 1° dicembre 2020, AGEA e gli Organismi pagatori regionali, non possono più pagare l’anticipo, ma possono erogare il <strong>saldo dei pagamenti </strong>(o l’intero pagamento per gli agricoltori non hanno ricevuto l’anticipo).</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Quest’anno a condizionare il saldo della domanda unica 2020 ci sono sostanzialmente due fattori importanti:</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- sarà pagato solo dopo il <strong>ricalcolo dei titoli</strong>, che avverrà all’incirca a maggio/giugno 2021</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Infatti l’art. 31, lettere f) e g), del Reg. (UE) n. 1307/2013
stabilisce che, in mancanza di plafond disponibile per l’attribuzione
dei titoli dalla riserva nazionale, è necessario eseguire una riduzione
percentuale lineare del valore di tutti i titoli presenti nel Registro
titoli nell’anno di campagna. Occorre, inoltre, garantire il rispetto
dei massimali, eseguendo, se necessario, un’ulteriore riduzione lineare;</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- novità che potrebbero derivare dal regolamento transitorio, in
corso di approvazione presso le Istituzioni comunitarie che a sua volta
potrebbe portare a una modifica del valore dei titoli per gli anni 2020,
2021 e 2022.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Tenendo quindi conto delle possibili variazioni, AGEA con la <strong>Circolare n. 80182 del 2 dicembre 2020</strong>,
ha stabilito che i pagamenti di saldo della Domanda Unica 2020 possono
essere erogati, a partire dal 1° dicembre 2020, ma con i seguenti
criteri cautelativi e prudenziali:</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- applicazione di un <strong>tasso di riduzione</strong> che può
essere stimato al 10% ai pagamenti del regime di base (titoli) e del
greening relativi al saldo della domanda unica 2020;</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- erogazione integrale senza alcuna riduzione dei pagamenti in favore
degli agricoltori aderenti al regime per i piccoli agricoltori;</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- <strong>non erogazione dei pagamenti del premio giovane agricoltore</strong> fino a quando non saranno concluse le istruttorie a livello nazionale, al fine di garantire il rispetto del plafond specifico;</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">- <strong>non erogazione dei pagamenti accoppiati</strong> fino a quando non saranno concluse le istruttorie delle varie misure da parte di tutti gli Organismi pagatori.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>REGOLAMENTO TRANSITORIO E MECCANISMO DELLA CONVERGENZA</strong></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">L’attuale Reg. 1307/2013 prevede che il processo di convergenza si fermi al 2019.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Il Regolamento transitorio stabilisce che gli Stati membri possano proseguire con il <strong>meccanismo di convergenza </strong>negli anni 2020, 2021 e 2022.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>L’Italia quindi potrà decidere</strong> di proseguire l’avvicinamento graduale dei titoli storici al <strong>valore medio nazionale di 217,64 euro/ha.</strong></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Tale decisione sarà adottata con un decreto ministeriale, atteso per
gennaio-febbraio 2021, che dovrà recepire le novità del regolamento
transitorio e le relative scelte nazionali.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Autore: Per. Agr. Luigi Bello</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Fonte: <a href="https://sportelloagricoltura.it/contatti/"><strong>Sportelloagricoltura.it</strong></a></span></p>
</div>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-48768666305273518842020-12-07T03:01:00.003-08:002020-12-07T03:01:44.061-08:00Puglia: si è costituito il Comitato Regionale “No Xylella – Sì Produttività”<p> </p><p style="margin-left: 18pt; text-align: justify;"><span style="color: white;">Gli
obiettivi sono ben chiari, mettere in campo tutte le ricerche
scientifiche accreditate al fine di ottenere un cambio di passo, metodo e
risultato nel contrasto all’avanzamento della Xylella fastidiosa pauca
ST 53, che risulti efficace nel tempo, sostenibile per il territorio e
per le imprese. A tutela dell’ambiente, del paesaggio, della sua
attrattività, quindi di tutti gli “stakeholders” che ne derivano,
interessi diffusi che fanno della pianta di olivo plurisecolare un bene
collettivo, che va oltre la proprietà privata, ma che è curato e
custodito, per il tramite di una coltivazione sempre meno redditizia, da
un solo portatore d’interesse e di croce, l’Olivicoltore. A questo si
aggiunge un contesto che cambia nel percorrere la Piana degli Olivi
Monumentali, da Serranova di Carovigno a Polignano a Mare, passando per
Fasano e Monopoli, zona infetta, contenimento, cuscinetto ed indenne da
Xylella in cui, in questi ultimi giorni, sono stati individuati
ulteriori focolai puntiformi e diffusi anche numericamente importanti.
Il territorio diventa sempre più abitato e coltivato, con consociazioni e
promiscuità tra olivo, frutticole, orticole, cerealicole, foraggiere e
pascolo. Siamo inoltre, nella massima incidenza di presenza di coltura
protette in cui spicca l’indirizzo vivaistico e nondimeno di produzioni
olivicole intensive e nondimeno di attività frantoiane. Il territorio è
altresì ricco di aree non coltivate su cui insiste prevalentemente la
Macchia Mediterranea. Gli ultimi focolai di Xylella rinvenuti nei comuni
del sud/est e dell’arco ionico, sono in prossimità delle Murge e del
nord barese, aree su cui insistono le coltivazioni di olivo, ciliegio,
mandorlo e agrumi ed altre drupacee, molto importanti per la Puglia e di
rilevanza nazionale. </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="margin-left: 18pt; text-align: justify;"><span style="color: white;">Dalla
ultima deliberazione di Giunta Regionale n° 940 del 13 giugno 2017,
che prevede indennizzi e costi di abbattimento per le piante infette, il
contesto è cambiato, il valore patrimoniale e delle produzioni di olive
è cresciuto considerevolmente el prezzo della legna da ardere è
precipitato con un mercato al collasso. Considerato inoltre, che la
presenza contestuale di frutteti e orticole, sono contesti produttivi in
cui l’estirpazione delle piante infette e di quelle nel raggio di 50 mt
ove prevista, comporta dei danni ingenti alle colture consociate e
promiscue, non previste dalla suddetta DGR.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="margin-left: 18pt; text-align: justify;"><span style="color: white;">Le
piante di olivo monumentale, presenti nel raggio di 50 mt delle piante
infette, nelle zone cuscinetto e indenne, in deroga alla lotta ordinaria
alla fitopatia, non verranno abbattute e stando alla storia recente,
risulteranno infette nei mesi a seguire, quindi le coltivazioni verranno
“squarciate” a cadenza regolare, per essere poi distrutte o deprezzate e
nei mesi successivi genereranno incertezza per l’imprenditore che
inevitabilmente sarà costretto a non coltivare più, con un danno
considerevole e non sostenibile sotto il profilo socio/economico. Nessun
risarcimento danni è previsto dalla Delibera Regionale n° 940 2017 in
tal senso. </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="margin-left: 18pt; text-align: justify;"><span style="color: white;">E’
necessario rivedere l’effettiva applicabilità, in presenza di fitopatie
da quarantena come la Xylella, dei vincoli per le piante monumentali di
olivo, previsti della LEGGE 14 febbraio 1951, n. 144 e della L.R.
Puglia 14/2007.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="margin-left: 18pt; text-align: justify;"><span style="color: white;">Un
altro aspetto di fondamentale importanza, è quello della coltivazione
di Olivi, Ciliegi e Mandorli, è necessario interagire con gli enti di
ricerca sulla resistenza delle Cv per tutte le specie frutticole
sensibili al batterio, al fine di garantire la continuità produttività
dei comparti nei diversi contesti territoriali.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="margin-left: 18pt; text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="margin-left: 18pt; text-align: justify;"><span style="color: white;"><em><strong>Proposta di modifica ed integrazione normativa in forma concettuale e sintetica</strong></em></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="margin-left: 18pt; text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><em><strong>AZIONI DI CARATTERE GENERALE:</strong></em></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><ol style="text-align: justify;"><li><span style="color: white;"><a name="_Hlk11775030">Potenziare
e riorganizzare le strutture pubbliche preposte alla programmazione e
attuazione delle norme per le attività di contrasto alla fitopatia
(Regione Puglia - Osservatorio Fitosanitario, ARIF, etc.);</a></span></li><li><span style="color: white;">Riorganizzare le attività obbligatorie da attuare nelle diverse zone delimitate:</span></li><li><span style="color: white;">L’attuale zona di contenimento deve essere sottoposta alle norme di eradicazione dell’organismo specificato;</span></li><li><span style="color: white;">Le
attuali norme di contenimento, dovranno essere applicate su di una
ulteriore zona individuata nella zona infetta ed estesa per 10 km, di
seguito denominata “ex. contenimento”;</span></li><li><span style="color: white;">Nelle
zone cuscinetto, contenimento ed ex contenimento, il monitoraggio del
batterio deve essere fatto con maglie 100x100 mt anche su tutte le
piante specificate (Regolamento di Esecuzione UE n° 1201 agosto 2020)
anche se asintomatiche;</span></li><li><span style="color: white;">Nelle
zone cuscinetto, contenimento ed ex contenimento, le coltivazioni in
regime di agricoltura biologica devono essere riportate
obbligatoriamente alla fase di periodo di conversione, ricalcolandolo
dalla data del primo trattamento, al fine che l’azienda esegua i
trattamenti fitosanitari obbligatori efficaci contro i vettori, senza
perdere gli aiuti previsti dal regime di agricoltura biologica, come
previsto dal Decreto Ministeriale 5 ottobre 2018 art. 6;</span></li><li><span style="color: white;">Gli
obblighi derivanti dalle norme di lotta obbligatoria di contrasto alla
Xylella fastidiosa, devono essere sottoposti al regime di
condizionalità, come già previsto per le norme veterinarie in campo
zootecnico;</span></li><li><span style="color: white;">I
disciplinari relativi alla “lotta integrata” a livello ministeriale e
regionale devono essere aggiornati con la lotta obbligatoria ai vettori
della Xylella;</span></li><li><span style="color: white;">I Comuni ricadenti <a name="_Hlk12214047">nelle zone delimitate a cuscinetto, contenimento ed ex contenimento</a>,
devono essere costretti ad emanare apposite ordinanze per l’attuazione
delle misure obbligatorie di lotta al batterio, oltre a prevedere
ulteriori integrazioni di attività necessarie in base alle peculiarità
del territorio comunale, così come avviene per la normativa regionale
antincendio;</span></li><li><span style="color: white;">I comuni ricadenti <a name="_Hlk12473054">nelle zone delimitate a cuscinetto, contenimento ed ex contenimento,</a>
devono svolgere in maniera preventiva ai calendari di lotta
obbligatoria ed a livello capillare su tutto il territorio comunale,
attività di comunicazione istituzionale, finalizzata alla informazione,
divulgazione e sensibilizzazione alla problematica Xylella fastidiosa,
anche attraverso il supporto degli enti preposti quali l’Osservatorio
Fitosanitario Regionale ed enti scientifici riconosciuti;</span></li><li><span style="color: white;">I comuni
ricadenti nelle zone delimitate a cuscinetto, contenimento ed ex
contenimento, devono provvedere ad attuare le azioni obbligatorie di
sfalcio ed aratura sul territorio comunale di cigli stradali ed aree a
verde, finalizzate ad abbattere la popolazione degli stadi giovanili dei
vettori della fitopatia;</span></li><li><span style="color: white;">Per le attività riportate nei precedenti 6, 7, 8, per i comuni deve essere previsto un contributo economico vincolato per Ha;</span></li><li><span style="color: white;">La Regione Puglia deve adottare un
dettagliato programma istituzionale informativo e divulgativo rivolto
alle amministrazioni locali, alle associazioni dei produttori, agli
agricoltori, e nondimeno ai singoli cittadini, al fine di informare in
modo dettagliato sugli obblighi ed i comportamenti che tutti devono
adottare per ridurre ed auspicabilmente bloccare l’avanzamento
dell’infezione;</span></li><li><span style="color: white;">È necessario prevedere un contributo
per le aziende apistiche, ubicate nelle zone delimitate a cuscinetto,
contenimento ed ex contenimento, per la copertura delle spese necessarie
al trasferimento degli alveari, nel periodo degli interventi
fitosanitari contro i vettori della Xylella, in zone indenne vocate ed a
basso utilizzo di Prodotti Fitosanitari;</span></li><li><span style="color: white;">Prevedere aiuti per la pratica del
reinnesto su piante di olivo monumentale con varietà resisti, come
intervento di carattere ambientale, paesaggistico e storico, al fine di
salvare zone di pregio della olivicoltura pugliese e non di meno la
singola pianta, a dimora in contesti di valore storico, monumentale e
paesaggistico, concedendo a tutti la possibilità di beneficiare
dell’aiuto, provvedendo a seguito dell’adesione alla misura a
cartellinare tutte le piante innestate ed a geolocalizzarle, per
inserirle in un nuovo elenco regionale, in modo da condizionare l’aiuto
per gli anni a seguire con le attività obbligatorie di seguito elencate:</span></li><li><span style="color: white;">Potatura dei polloni e succhioni di ricaccio sul fusto monumentale, <a name="_Hlk55582505">cadenzata in maniera preventiva alla pericolosità degli insetti vettori</a>;</span></li><li><span style="color: white;">Interventi
con trattamenti fitosanitari in epoca utile al controllo dell’attacco
degli insetti vettori con le sostanze attive ed i formulati consentiti.</span></li><li><span style="color: white;"> Occorre
prevedere un congruo contributo economico per i proprietari o conduttori
delle superfici su cui è prevista la lotta obbligatoria;</span></li><li>
<p><span style="color: white;"><em><strong>MISURE AGRONOMICHE</strong></em></span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;"><a name="_Hlk12514992">Nelle zone delimitate a cuscinetto, contenimento ed ex contenimento</a>,
nel periodo primaverile ed entro il 30 aprile, è necessario effettuare
le arature su tutte le superfici coltivate al fine di eliminare
completamente la vegetazione erbacea spontanea, quindi anche sulle
superfici condotte con la pratica della trinciatura, in quanto, dalle
ultime ricerche pubblicate, tale pratica, non è efficace ad abbattere la
popolazione dei vettori allo stadio giovanile. Nei casi in cui, per
motivi di eccessiva pendenza e/o emergenza rocciosa, sono impraticabili
le arature, si deve procedere con il diserbo chimico, diversamente deve
essere autorizzato l’utilizzo di trattamenti insetticidi alle superfici
inerbite nelle coltivazioni e sulle superfici non arabili;</span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;">Il controllo del territorio,
finalizzato alla effettiva realizzazione delle attività previste al
punto precedente, deve essere realizzato dalla Regione Puglia mediante
un rilievo aerofotogrammetrico atto ad individuare le superfici sulle
quali non sono state applicate le azioni obbligatorie;</span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;"> Occorre prevedere un congruo
contributo economico per i proprietari o conduttori delle superfici su
cui è prevista la lotta obbligatoria;</span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;"><em><strong> MISURE FITOIATRICHE</strong></em></span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;">È necessario estendere le registrazioni
dei prodotti fitosanitari efficaci contro i vettori della Xylella
fastidiosa, su tutte le piante ospiti coltivate ed ornamentali con
molecole appositamente registrate in etichetta per pianta e parassita
come già è stato fatto per l’olivo;</span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;">A seguito di specifico monitoraggio dei
vettori della Xylella, è necessario integrare la norma, al fine di
consentire uno specifico trattamento fitosanitario contro gli stadi
giovanile dei vettori, in modo da abbattere la popolazione sulle
superfici, sulle quali per diversi fattori non si può procedere con
arature o diserbo (cigli stradali, cunette, canali zone non arabili,
etc.);</span></p>
</li><li><span style="color: white;">Al fine
di salvaguardare le piante non infette, monumentali e di interesse
storico, che non vengono estirpate nei piani di eradicazione del
batterio, presenti nel raggio dei 50 m da quelle infette, occorre
attuare un protocollo per un buffer di 300 m, prevedendo quanto segue:</span></li><li><span style="color: white;">uno
specifico monitoraggio dei vettori così da intervenire tempestivamente
ed in maniera mirata con prodotti fitosanitari specifici al fine di
abbattere la più alta percentuale della popolazione degli stessi;</span></li><li><span style="color: white;">un sistema per evitare che mezzi agricoli e non, animali e persone, possano involontariamente trasportare i vettori infetti;</span></li><li>
<p><span style="color: white;"> </span></p>
<p><span style="color: white;"><strong>ULTERIORI OBBLIGHI</strong></span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;"><a name="_Hlk12514449">Nelle zone delimitate cuscinetto, contenimento ed ex contenimento,</a>
per i giardini ed aree private ad esempio giardini di pertinenza a
ville ed aziende, aree non coltivate in prossimità delle masserie e
centri aziendali agricoli, etc., la Regione, deve realizzare uno
specifico piano di contenimento ed eradicazione dell’organismo
specificato, compatibile con le esigenze abitative;</span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;">Sulle superfici con presenza di piante
infette e/o di focolai in fase di eradicazione, nelle zone cuscinetto,
contenimento ed ex contenimento, occorre vietare il pascolo per gli
animali di allevamento nel periodo indicativo dal 15 aprile al 15
novembre e meglio comunicato dall’osservatorio fitosanitario regionale a
seguito del monitoraggio degli insetti vettori;</span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;">Su tutte le strade pubbliche (statali,
provinciali e comunali), il limite di passaggio da una zona all’altra,
deve essere indicato con apposite segnaletiche e bacheche informative
sulle quali devono essere riportati puntualmente gli obblighi e le
precauzioni da adottare nelle specifiche zone;</span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;">Il transito dei mezzi lenti ed in
particolare di quelli agricoli, tra la zona infetta e la zona
cuscinetto, deve essere regolamentato al fine di evitare che
inconsapevolmente vengano trasportati insetti vettori infetti;</span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;"><a name="_Hlk12514287">Nelle zone delimitate </a>cuscinetto,
contenimento ed ex contenimento, la Regione deve prevedere ed attuare
direttamente (Arif e/o ditte appaltatrici), un programma di lotta
fitosanitaria capillare su tutte le piante ospiti e nel buffer di 100 mt
delle stesse, mediante l’impiego di atomizzatori civili, agricoli e di
mezzi aerei (droni, piccoli aerei, elicotteri, etc.). Escluse le aree
naturali ed i boschi.</span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;"><a name="_Hlk12514309">Nelle zone delimitate</a>,
contenimento ed ex contenimento, su tutte le aree pubbliche (banchine
stradali, aree demaniali, giardini, zone verdi etc.) appartenenti ai
vari enti, la Regione tramite (Arif e/o ditte appaltatrici) deve
provvedere a seguito del monitoraggio dei vettori ad effettuare uno
specifico trattamento fitosanitario efficace contro gli stadi giovanili
del vettore;</span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;">Nelle zone delimitate cuscinetto,
contenimento ed ex contenimento, per le aree pubbliche appartenenti ai
vari enti (banchine stradali, aree demaniali, giardini, zone a verde,
etc.), la Regione deve direttamente (Arif e/o ditte appaltatrici)
attuare e realizzare le attività di eradicazione e contenimento del
batterio;</span></p>
</li><li>
<p><span style="color: white;">Nelle zone delimitate cuscinetto,
contenimento ed ex contenimento, per le superfici coltivate a colture
erbacee eduli (ortive, foraggere e da granella), la Regione deve
realizzare ed attuare uno specifico piano di gestione di pratiche
agronomiche e fitosanitarie, da far realizzare alle aziende agricole, al
fine di salvaguardare le produzioni eduli ed abbattere le popolazioni
dei vettori</span></p>
</li></ol><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><em><strong>INDENNIZZI per i danni causati dalle estirpazioni obbligatorie</strong></em></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><ul style="text-align: justify;"><li><span style="color: white;">E’ necessario rivedere a rialzo il risarcimento dei danni previsti per le piante di olivo estirpate;</span></li><li><span style="color: white;">Occorre
prevedere congrui indennizzi per le altre colture e/o piante oggetto di
abbattimenti e di eventuali altri danni arrecati alle strutture;</span></li><li><span style="color: white;"><a name="_Hlk54544496">Occorre prevedere congrui indennizzi </a>per le piante di colture consociate e promiscue che vengono distrutte durante le operazioni di estirpo delle piante specificate.</span></li><li><span style="color: white;">Occorre
prevedere congrui indennizzi per gli agricoltori professionali, le cui
aziende ricadono nelle zone contenimento ed ex contenimento, che oltre a
perdere le piante delle tre colture principali olivo, mandorlo e
ciliegio non possono nemmeno reimpiantare quelle di varietà resistenti
di olivo.</span></li></ul><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><em><strong>Proiezione con somme indicative di contributo</strong></em></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><table border="1" cellpadding="0" cellspacing="0" style="margin-left: 0px; margin-right: 0px; text-align: left;"><tbody><tr>
<td style="width: 198px;">
<p><span style="color: white;">Contributo ai proprietari o conduttori 100,00 €/Ha</span></p>
</td>
<td style="width: 312px;">
<p><span style="color: white;">La superfice stimata per le 3 zone (cuscinetto, contenimento e
contenimento2) e pari a circa 175000 Ha esclusi i boschi e le aree
urbane</span></p>
</td>
<td style="width: 132px;">
<p><span style="color: white;">17.500.000,00 €</span></p>
</td>
</tr><tr>
<td style="width: 198px;">
<p><span style="color: white;">Contributo ai comuni 12,00 €/Ha</span></p>
</td>
<td style="width: 312px;">
<p><span style="color: white;">La superfice stimata per le 3 zone (cuscinetto, contenimento e
contenimento2) e pari a circa 175000 Ha esclusi i boschi e le aree
urbane</span></p>
</td>
<td style="width: 132px;">
<p><span style="color: white;">3.500.000,00 €</span></p>
</td>
</tr><tr>
<td style="width: 198px;">
<p><span style="color: white;">Attività che deve svolgere direttamente la regione o chi per essa</span></p>
</td>
<td style="width: 312px;">
<p><span style="color: white;">Sulle 3 aree cuscinetto, contenimento e contenimento2</span></p>
</td>
<td style="width: 132px;">
<p><span style="color: white;">30.000.000,00</span></p>
</td>
</tr><tr><td style="width: 198px;">
<p><span style="color: white;">Indennizzi per i danni dovuti alle attività di eradicazione</span></p>
</td><td style="width: 312px;">
<p><span style="color: white;">Sulle 3 aree cuscinetto, contenimento e contenimento2.</span></p>
</td><td style="width: 132px;">
<p><span style="color: white;">20.000.000,00</span></p></td></tr></tbody></table>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-16503069924533284992020-12-07T02:59:00.005-08:002020-12-07T02:59:57.767-08:00Votazione proposta di nomina Presidente Crea Commissioni Agricoltura Camera e Senato - Bellanova: "Soddisfazione per l'esito positivo"<p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span>
</p><div class="section" style="text-align: justify;">
<div class="col-lg-12 raleway-bold-20-verde"><span style="color: white;">Votazione
proposta di nomina Presidente Crea Commissioni Agricoltura Camera e
Senato - Bellanova: "Soddisfazione per l'esito positivo"</span></div>
<div class="col-lg-12" style="margin-bottom: 10px; margin-top: 10px;">
</div></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><div class="col-lg-12 raleway-13-grigio" style="line-height: 21px; text-align: left;"><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">"Dopo
l'esito positivo nella Commissione Agricoltura del Senato, prendiamo
atto con soddisfazione della amplissima convergenza che anche oggi si è
registrata nella Commissione Agricoltura della Camera sulla proposta di
nomina, approvata all'unanimità nel Consiglio dei Ministri, a Presidente
del Crea del professor Carlo Gaudio.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Un voto che interpretiamo come una
conferma sulla qualità della proposta e la bontà del metodo fin qui
seguito per rilanciare il ruolo e la funzione di questo importante Ente
di ricerca pubblico, il cui ruolo strategico per l'agricoltura e la
filiera alimentare nel nostro Paese è evidente a tutti.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">A maggior ragione per questo sarà
rilevante il coinvolgimento del Parlamento sulle strategie future che
dovranno sempre più caratterizzare l'azione del Crea".</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Fonte: Mipaaf</span></p>
</div>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-10136498300362116812020-12-07T02:49:00.004-08:002020-12-07T02:49:25.292-08:00 “Da consumarsi entro il” o 'da consumarsi preferibilmente entro il'? Nuovo ausilio per gli operatori del settore alimentare<p> </p><div class="col-lg-12 raleway-13-grigio" style="line-height: 21px;"><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">L'EFSA
ha creato uno strumento per aiutare gli operatori del settore
alimentare a decidere quando apporre sui loro prodotti la dicitura "da
consumarsi entro il" oppure "da consumarsi preferibilmente entro il".</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">La dicitura “da consumarsi entro il”
apposta sui cibi riguarda la loro sicurezza: gli alimenti possono essere
consumati fino a una certa data, ma non dopo, anche se hanno un
bell'aspetto e un buon odore. La dicitura "da consumarsi preferibilmente
entro il" si riferisce alla qualità: quel cibo sarà sicuro da consumare
anche dopo la data che figura in etichetta, ma potrebbe non essere
nelle condizioni ottimali. Ad esempio il sapore e la consistenza
potrebbero non essere dei migliori.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">La Commissione europea stima che fino al
10% degli 88 milioni di tonnellate di sprechi alimentari prodotti ogni
anno nell'UE sia connesso all'indicazione della data di scadenza sui
prodotti alimentari.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Kostas Koutsoumanis, presidente del
gruppo di esperti EFSA sui pericoli biologici, ha dichiarato:
"Informazioni chiare e corrette sulla confezione e una miglior
comprensione e applicazione dell’indicazione della data appropriata
sugli alimenti da parte di tutti i soggetti coinvolti possono
contribuire a ridurre gli sprechi alimentari nell'UE, pur continuando a
garantire la sicurezza degli alimenti. Il parere scientifico pubblicato
oggi rappresenta un passo avanti in tale direzione".</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Lo strumento è strutturato in forma di
albero decisionale contenente una serie di domande a cui l'operatore del
settore alimentare deve rispondere per orientarsi verso l’opzione di
etichettatura più opportuna. Le domande sono varie. Ad esempio si chiede
se i requisiti di indicazione della data per una categoria di alimenti
siano già prescritti dalla legislazione; se il prodotto subisca
trattamenti per prevenire eventuali pericoli, se verrà manipolato
nuovamente prima del confezionamento; quali siano le sue caratteristiche
e le condizioni di conservazione.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Gli esperti hanno anche analizzato i
fattori che devono essere presi in considerazione dagli operatori del
settore alimentare per stabilire il “termine di conservabilità”, ovvero
la finestra temporale durante la quale un alimento resta sicuro e/o di
qualità adeguata per il consumo, presupponendo che la confezione resti
intatta e il prodotto venga conservato secondo le istruzioni.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Nel 2021 il gruppo di esperti
scientifici dell'EFSAsui pericoli biologici pubblicherà un altro parere
scientifico sul tema. Il documento verterà sulle informazioni destinate
ai consumatori circa le condizioni di conservazione, i limiti di tempo
per il consumo dopo l'apertura della confezione e le pratiche di
scongelamento.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><ul><li style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> <a href="https://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/6306">Guidance on date marking and related food information: part 1 (date marking) </a></span></li></ul><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Fonte: <strong><a href="https://www.efsa.europa.eu/it">EFSA European Food Safety Authority</a></strong></span></p>
</div>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-53791387683110229162020-12-07T02:48:00.008-08:002020-12-07T02:48:43.950-08:00Andamento del mercato del latte<p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div class="col-lg-12 raleway-13-grigio" style="line-height: 21px;"><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Nella
settimana dal 30 novembre al 6 dicembre, alla Borsa merci di Milano il
prezzo del latte nazionale crudo è sceso a 360,00 euro/t, in calo del
-0,7% rispetto alla settimana precedente.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">In flessione anche le quotazioni del
latte pastorizzato, sia francese (- 0,7%) che tedesco (-2,6%), ora
rispettivamente pari a 357,50 e a 375,00 euro/t. Restano nettamente
negative tutte le variazioni tendenziali.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Sulla piazza di Verona, il prezzo del
latte nazionale crudo è rimasto ancora stabile a 370,00 euro/t, mentre
una contrazione congiunturale è stata osservata per il latte estero di
provenienza Germania-Austria (-1,3%), ora scambiato a 380,00 euro/t.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">In termini tendenziali, risultano ancora negative tutte le variazioni considerate.</span></p>
<p style="text-align: justify;"> </p>
<p style="text-align: justify;">Fonte: <a href="https://www.informatoreagrario.it/filiere-produttive/zootecnia/latte-spot-53/?utm_campaign=STALLE&utm_medium=email&utm_source=MagNews">L'Informatore Agrario</a></p>
</div>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-88677036724820707072020-12-07T02:48:00.003-08:002020-12-07T02:48:14.554-08:00Un gesto solidale in questo Natale in Pandemia<p>
</p><div class="section" style="text-align: left;">
<div class="col-lg-12 raleway-bold-20-verde" style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Un gesto solidale in questo Natale in Pandemia</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><div class="col-lg-12" style="margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; text-align: justify;">
</div></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><div class="col-lg-12 raleway-13-grigio" style="line-height: 21px; text-align: left;"><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">"Non
abbiamo avuto un attimo di esitazione quando l'Associazione "Vaso di
Pandora" e la sua responsabile Dott.ssa Severina Bergamo ci hanno
contattati per chiedere se volessimo aderire alla raccolta alimentare
per il Natale 2020. Siamo consapevoli che il Covid-19 stia mettendo in
difficoltà molte famiglie italiane, le quali si ritrovano sempre più
numerose a rivolgersi ai centri della Caritas. Una situazione
imbarazzante, specie per chi prima della pandemia, versava in una
situazione economica stabile".</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Lo spiega Donato Fanelli, responsabile
commerciale della Viva Frutta, una società cooperativa specializzata
nella produzione di frutta e verdura, che, insieme ad altre, ha
accettato di far parte di un'iniziativa di solidarietà.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Sono state consegnate decine di sacchi
di patate alle famiglie con un nucleo piuttosto elevato, che sono state
colpite maggiormente dalla situazione pandemica. Una referenza
esplicitamente richiesta dall'ente organizzatore, vista la lunga
conservabilità e la sua posizione basilare nella catena alimentare.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Donato Fanelli fa sapere che i doni potrebbero non fermarsi ai sacchi di patate, ma includere anche alcune varietà di frutta.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Conclude dicendo:</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">"Il Natale è sempre più vicino, e
soprattutto quest'anno ci siamo sentiti in dovere di aiutare quelle
famiglie che, in questa situazione analoga che stiamo vivendo, hanno
bisogno di prodotti primari, Per questo abbiamo deciso di donare 150
sacchi di patate per 150 famiglie. Ora più che mai non possiamo voltare
le spalle a queste famiglie"</span></p>
</div>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-51378934833569003772020-12-07T02:47:00.008-08:002020-12-07T02:47:43.594-08:00Coop interviene a sostegno dei produttori agricoli calabresi<p> </p><div class="col-lg-12 raleway-13-grigio" style="line-height: 21px;"><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><em>Coop
interviene a sostegno dei produttori agricoli calabresi con una
operazione straordinaria con durata settimanale a partire da giovedì 3
dicembre promuovendo il consumo dei frutti più piccoli e garantendo un
giusto prezzo ai produttori. “Vogliamo stare dalla parte degli
agricoltori italiani e confidiamo nella risposta dei nostri soci e
consumatori. Una informazione chiara sui problemi che un comparto
produttivo può avere è già parte della soluzione al problema perché
attiva consapevolezza.”</em></span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Un prezzo di acquisto giusto in grado di
coprire i costi di gestione e la disponibilità a dare evidenza nei
propri punti vendita ai frutti più piccoli, ma ugualmente gustosi. È la
strategia attuata da Coop a fronte della crisi in atto del comparto
delle clementine calabresi. Un mercato su cui si sommano problemi
storici quali la frammentazione della produzione ma su cui agiscono
anche aspetti più attuali ed in parte imprevisti, quali la siccità
estiva e autunnale che ha favorito una naturale maggiore presenza di
clementine di piccolo calibro oltre alle ripercussioni di diminuzione
dei consumi in alcuni canali di vendita causa Covid.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>Coop si è impegnata a effettuare
una operazione straordinaria per una settimana da giovedì 3 dicembre su
tutta la sua rete (ovvero oltre 1100 punti vendita) promuovendo queste
clementine, garantendo un giusto prezzo di acquisto ai produttori e un
prezzo al consumatore entro i 90 centesimi al chilo.</strong></span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">“Non è la prima volta che ci muoviamo a
fronte di crisi di determinati comparti ortofrutticoli - sostiene Maura
Latini, amministratore delegato Coop Italia - Lo abbiamo fatto in
passato per il pomodoro pachino o uscendo dall’ortofrutta per il
pecorino sardo venendo incontro ai produttori. Vogliamo essere a fianco
degli agricoltori italiani anche in questo caso, consapevoli che da soli
non risolveremo i loro problemi ma che comunque quando è necessario
siamo disponibili a fare la nostra parte, confidando anche nella
risposta dei nostri soci e consumatori. Una informazione chiara sui
problemi che un comparto produttivo può avere è già parte della
soluzione al problema perché attiva consapevolezza”.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>Roma, 2 dicembre 2020</strong></span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>Per informazioni:</strong></span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>Silvia Mastagni responsabile ufficio stampa Coop</strong></span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>Tel. 06441811 - 3357884168 </strong>- silvia.mastagni@ancc.coop.it</span></p>
</div>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-5562136852600967952020-12-07T02:47:00.003-08:002020-12-07T02:47:12.913-08:00Monitoraggio Xylella in Puglia: altri 229 ulivi infetti in zona contenimento<p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> Un ulteriore aggiornamento del monitoraggio
(certificati Selge n.385, 387, 389, 392, 394, 396, 397, 401, 402, 407,
409, 411, 415, 416, 420, 422) riporta 229 nuovi ulivi infetti
distribuiti tra le province di Brindisi (134) e Taranto (95). Le piante
infette sono state intercettate nei comuni di Fasano (30), Ostuni (62),
Cisternino (29) e Ceglie Messapica (13) in Provincia di Brindisi, mentre
in Provincia di Taranto ci sono 15 piante in agro di Grottaglie, 32 a
Montemesola, 36 a Crispiano, 7 a Taranto e 5 a Martina Franca.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: black;"><span style="color: white;">Dalla cartografia pubblicata sul sito
istituzionale si evince un crescente addensamento dei triangolini rossi
(le piante rilevate infette nel corso del monitoraggio da fine maggio)
su due direttrici che, originate da Oria, puntano verso Polignano, in
direzione nord-ovest, e verso Massafra, in direzione ovest.<br />
In particolare è evidente un significativo incremento della frequenza
delle infezioni nell’Ostunese e nella parte orientale dell’agro di
Cisternino, una continua crescita dei focolai dell’agro di Fasano, dove
se ne contano ormai 14, ed un preoccupante incremento tra Crispiano,
Montemesola e Grottaglie.<br />
Tuttavia prima di tirare le somme del monitoraggio, che dovrebbe
concludersi nel mese di dicembre, bisogna ancora attendere i risultati
delle analisi in corso (triangolini celesti) nel tarantino e nelle zone
non ancora monitorate degli agri di Fasano e della parte settentrionale
della piana di Ostuni.</span> <br /></span></p>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-62832243275373993812020-12-07T02:46:00.007-08:002020-12-07T02:46:40.619-08:00Il verdetto dell’Onu: la cannabis è una pianta medicinale<p> </p><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><em><strong>Le
Nazioni Unite questa mattina hanno riconosciuto ufficialmente le
proprietà curative della cannabis, che è stata tolta dalla tabella delle
sostanze pericolose.</strong></em></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">ROMA – Le Nazioni Unite questa mattina hanno riconosciuto ufficialmente le <strong>proprietà medicinali</strong>
della cannabis in un voto espresso a Vienna dagli Stati Membri nel
corso della Commissione droghe delle Nazioni unite (Cnd), l’organo
esecutivo per la politica sulle droghe. Come si legge in una nota
diffusa dall’Associazione Luca Coscioni, in agenda c’era il voto su sei
raccomandazioni che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), ha
adottato qualche anno fa e che volevano ricollocare la cannabis
all’interno delle quattro tabelle che dal 1961 classificano <strong>piante e derivati psicoattivi</strong> a seconda della loro pericolosità.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><h2 style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>L’UNGHERIA È L’UNICA CONTRARIA</strong></span></h2><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">La cannabis
viene quindi tolta dalla tabella 4, quelle delle sostanze ritenute più
pericolose in virtù dei suoi impieghi terapeutici. Da notare che l’<strong>Ungheria ha votato contrariamente</strong>
alla posizione comune dell’Ue. “La decisione di oggi toglie gli
ostacoli del controllo internazionale, imposti dal 1961 dalla
Convenzione unica sulle sostanze narcotiche, alla produzione della
cannabis per fini medico-scientifici”, ha detto Marco Perduca, che per
l’Associazione Luca Coscioni, attiva a livello internazionale a tutela
del diritto alla scienza e alla salute, coordina la campagna
‘Legalizziamo!’. Perduca ha aggiunto che il voto è importante “anche
perché le raccomandazioni dell’Oms erano state elaborate sulla base
della letteratura scientifica prodotta negli anni, in condizioni molto
difficili”.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Marco Perduca ha concluso: “Finalmente la scienza diventa un elemento fondamentale per <strong>aggiornare decisioni di portata globale</strong>,
come quelle delle Convenzioni nu sulle droghe, non solo ai mutati
scenari sociali e culturali ma anche alla luce del progresso
scientifico”. Dei 53 Stati quasi tutti quelli appartenenti all’Unione
Europea, ad eccezione dell’Ungheria, e alle Americhe hanno votato a
favore, compresa l’Italia, raggiungendo la maggioranza di un solo voto, a
quota 27. Gran parte dei paesi asiatici e africani, invece, si sono
opposti.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Questo cambiamento <strong>faciliterà la ricerca scientifica</strong>
sulla la cannabis, nota per i benefici nella cura del Morbo di
Parkinson, della sclerosi, dell’epilessia, del dolore cronico e del
cancro.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Fonte DIRE Agenzia di Stampa Nazionale </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Autore <a href="https://www.dire.it/author/alessandra/"><span class="elementor-icon-list-text elementor-post-info__item elementor-post-info__item--type-author">Alessandra Fabbretti </span></a></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><ul class="elementor-inline-items elementor-icon-list-items elementor-post-info" style="text-align: justify;"><li class="elementor-icon-list-item elementor-repeater-item-f9e19c6 elementor-inline-item"><span style="color: white;"><span class="elementor-icon-list-text elementor-post-info__item elementor-post-info__item--type-custom">a.fabbretti@agenziadire.com </span></span></li></ul>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-72093839460316301762020-12-07T02:46:00.001-08:002020-12-07T02:46:07.540-08:00Crea, altre tre società scientifiche scrivono a Bellanova: indivuare altro nome<p> </p><div class="col-lg-12 raleway-13-grigio" style="line-height: 21px;"><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Il
Ceset, la Sidea e la Siea1 scrivono: "preoccupazione e stupore per la
proposta di nomina a Presidente del Consiglio per la Ricerca in
Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA) del Prof. Carlo
Gaudio".</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Le tre società scientifiche scrivono a
Bellanova chiedendo di "rivedere la nomina e individuare una persona di
alto profilo e specifiche competenze scientifiche nell’ambito del
settore agro-alimentare". Dato che "è evidente che il profilo
scientifico e manageriale del Prof. Carlo Gaudio sia manifestamente
lontano dagli ambiti di ricerca generali del CREA".</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Il presidente designato del Crea Carlo Gaudio è atteso oggi in commissione Agricoltura del Senato per essere audito.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Qui di seguito la lettera in formato in forma testuale</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Oggetto: Proposta di nomina del Presidente CREA</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Chiar.mo Presidente e Chiar.ma Ministra,</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">le società scientifiche delle quali siamo presidenti, e cioè il Ce.S.E.T., la SIDEA e la SIEA1,</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">in aggiunta a quanto già espresso
dall’Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie (AISSA),
di cui facciamo parte, manifestano tutta la loro preoccupazione e
stupore per la proposta di nomina a Presidente del Consiglio per la
Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA) del
Prof. Carlo Gaudio.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Il CREA, come Loro ben sanno, nasce
dalla fusione nel 2015 di due prestigiose istituzioni, CRA e INEA, che
hanno ereditato la cultura della ricerca e della sperimentazione in
agricoltura a partire dall’istituzione nel 1850 del Ministero
dell'agricoltura e commercio del Regno di Sardegna.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Oggi, dopo le vicissitudini che hanno
caratterizzato la breve storia del CREA, è necessario individuare come
suo Presidente una figura con elevate competenze nel sistema agro-
alimentare e in grado di svolgere appieno le funzioni di indirizzo e
programmazione generale delle attività, della valutazione e del
controllo strategico assegnategli dallo statuto.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Tutto il sistema agro-alimentare
italiano, che oggi contribuisce non solo alla produzione di beni
materiali, ma anche alla difesa dell’ambiente e del territorio, ha
necessità dell’apporto di un Centro di ricerca come il CREA che è
costituito da numerosi Centri e Unità di ricerca diffusi in tutto il
paese. Il CREA è di fatto il più grande ente di ricerca nazionale
dedicato all’intero sistema agro-alimentare e contribuisce con grandi
progetti di ricerca a mantenerne l’attuale importanza e svilupparne la
competitività in un contesto di sostenibilità economica, ambientale e
sociale. In questo particolare momento, il sistema agro-alimentare
italiano è sollecitato dalle forti tensioni determinate dalla
globalizzazione dei mercati e dalle politiche internazionali ed europee
sull’ambiente, sull’agricoltura e sulla produzione di alimenti. Risulta,
pertanto, sempre più necessario e imprescindibile disporre di valide
strutture di ricerca e sperimentazione a supporto del decisore pubblico.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">La costituzione di strumenti conoscitivi
della Politica Agricola Comunitaria, la diffusione della cultura della
contabilità agraria nel nostro Paese attraverso la creazione della Rete
d’Informazione Contabile Agricola (RICA), per parlare degli aspetti
economici di cui le nostre Società scientifiche si occupano, insieme
alle competenze scientifiche del settore agricolo, zootecnico, ittico,
forestale, agroindustriale e nutrizionale costituiscono il patrimonio di
una istituzione fondamentale per lo sviluppo socioeconomico del nostro
Paese.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">In relazione a quanto sopra illustrato
è evidente che il profilo scientifico e manageriale del Prof. Carlo
Gaudio sia manifestamente lontano dagli ambiti di ricerca generali del
CREA.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Vi invitiamo, dunque, a volere rivedere
la proposta individuando come futuro nuovo presidente del CREA, a cui è
demandata la funzione di indirizzo e programmazione generale delle
attività del Centro, una persona di alto profilo e specifiche
competenze scientifiche nell’ambito del settore agro-alimentare.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><a href="https://www.agricolae.eu/wp-content/uploads/2020/12/Lettera-Bellanova_CREA.pdf">Scarica la lettera in PDF</a></span></p>
</div>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-30380894935482359572020-12-07T02:45:00.006-08:002020-12-07T02:45:32.355-08:00La Cooperativa Vivafrutta con il suo Brand Marchiato Fresco, parteciperanno alla gara di solidarietà organizzata dall’associazione “Il Vaso di Pandora”<p><span style="color: white;"> </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">La pandemia non ferma la solidarietà e
con la gioia del dono che Il Vaso di Pandora - Confassociazioni Puglia -
SIMA Vi annunciano la decima raccolta alimentare "NATALE 2020". È il
terzo appuntamento dell'anno, i precedenti, hanno avuto svolgimento a
gennaio e ad aprile scorso, in piena emergenza covid.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">La rete con le aziende "amiche" del territorio che sostengono le nostre raccolte, permette questo miracolo di generosità.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">I beneficiari saranno 150 famiglie
indigenti con 3-7 figli a carico e avrà luogo in due giornate per
contingentare gli accessi con le opportune precauzioni e grazie al
prezioso supporto dei volontari. La distribuzione di una consistente
provvista alimentare, coupon per visite mediche specialistiche e
abbigliamento, avverrà il 6 e 7 dicembre 2020 alle ore 10.30 presso il
salone della Parrocchia San Francesco d Assisi in Bari Japigia. Nella
laicità della rete, con la gratitudine e il sostegno delle aziende e di
quanti vorranno contribuire liberamente, facciamo nostro il pensiero di
Papa Francesco: "Nessuno si salva da solo".</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">“Marchiato Fresco” è un brand di Viva
Frutta soc. coop. Viva Frutta è una società cooperativa specializzata
nella produzione di frutta e verdura.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Partner certificati e qualificati sul
territorio, dalla provincia di Trani alla provincia di Lecce, producono
secondo varietà e qualità richieste dal mercato seguendo le linee guida
dettate dagli agronomi della cooperativa.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Grazie alla posizione geografica unica
di tutti i partner, in prossimità del mare, e alla ricchezza del suolo,
la cooperativa Viva Frutta porta in tavola la migliore qualità di frutta
e verdura.</span></p>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-54566269102471778192020-12-07T02:45:00.001-08:002020-12-07T02:45:05.142-08:00Insediamento comitato etico Oi pomodoro Centro-Sud<p> </p><div class="col-lg-12 raleway-13-grigio" style="line-height: 21px;"><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">"Quello
di oggi, lo sapete, è un appuntamento a cui tengo in modo particolare,
convinta come sono che etica ed economia debbano correre lungo lo stesso
binario, che buon cibo dalla terra e dal mare alla tavola deve
significare rapporti di filiera equi, tutela e dignità del lavoro, equa
ripartizione lungo la catena del valore".</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Lo ha voluto ribadire stamane la
Ministra Teresa Bellanova, nel corso del confronto su "Il percorso di
sostenibilità sociale e ambientale della filiera del pomodoro da
industria del centro-sud", promosso da OI (Organismo Interprofessionale)
Pomodoro Centro-Sud in occasione dell'insediamento del Comitato Etico
con la presenza di figure di alto profilo, "per costruire un percorso
serio e credibile di sostenibilità della filiera".</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">"In questo percorso necessario della
responsabilità sociale e della sostenibilità economica", ha proseguito
Bellanova, "sono fondamentali alleanze forti e durature, con il sistema
economico e produttivo, con i cittadini consumatori, con il sistema
della comunicazione, con le comunità territoriali.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Intendo, quindi, continuare a sostenere
il vostro impegno, avviato proprio qui al Ministero in occasione della
vostra Assemblea del 30 gennaio scorso - poco prima dello scoppio della
pandemia in Italia -, e che speriamo possa costituire un modello
virtuoso che offra nuove prospettive e indicazioni anche ad altre
filiere produttive.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Adesso va data efficace applicazione al
Codice con un programma di lavoro concreto, che sappia declinare in
maniera concreta temi importanti quali: origine, tracciabilità, rispetto
dei diritti dei lavoratori, contrasto alle pratiche sleali,
valorizzazione delle buone pratiche di coltivazione e di lavoro.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Oggi l'insediamento del Comitato Etico scandisce un'ulteriore importante tappa di questo percorso comune".</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Infine: "So del vostro coinvolgimento
nel progetto filiera legale in provincia di Foggia e stiamo valutando
come rafforzare le azioni che questa iniziativa sta realizzando con il
vostro concorso", ha voluto sottolineare Bellanova."Conosco la
difficoltà che in questi anni alcune produzioni come il pomodoro pelato
stanno conoscendo sul mercato nazionale e vi confermo che si sta
concretizzando la possibilità di realizzare una campagna nazionale di
promozione dei consumi delle produzioni della vostra filiera. Una
campagna con la quale vogliamo rilanciare un prodotto tipico della
tradizione italiana e della dieta mediterranea".</span></p>
</div>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-29470598434291405962020-12-07T02:44:00.004-08:002020-12-07T02:44:26.347-08:00 Le aziende agroalimentari e la crisi dettata dalla pandemia, il settore delle carni rosse ha saputo resistere meglio di altri<p> </p><div class="col-lg-12 raleway-13-grigio" style="line-height: 21px;"><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Ismea
e Federalimentare hanno condotto un’indagine sulle prestazioni delle
imprese alimentari durante la pandemia analizzando il bilancio di un
campione di imprese e valutando il loro grado di stabilità.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Ebbene, oltre il 40% del campione ha dimostrato una significativa resilienza alla crisi. Analizzando i singoli settori, l<strong>e carni rosse e gli elaborati di carne sono quelli che hanno evidenziato le performance migliori</strong>, <strong>mentre il lattiero-caseario ha registrato qualche criticità in più</strong>.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Dopo un 2019 in cui l’export
agroalimentare aveva toccato i 44,6 miliardi di euro con prospettive
molto interessanti che si evidenziavano già per il primo trimestre del
2020, la pandemia ha invertito bruscamente la rotta.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Lo studio ha suddiviso le imprese in tre
gruppi. Nel primo si trova il 42% delle aziende, ritenute capaci di
resistere alle crisi più gravi perché in possesso di parametri tutti
positivi. Tra i comparti inseriti in questo primo gruppo c’è quello
della carne rossa che supera il livello del 45% e degli elaborati di
carne. Nel secondo gruppo, ritenuto una sorta di “terra di mezzo” si
trova invece il 36% delle aziende. Si tratta di imprese con buoni
livelli di redditività ma con rilievi critici di esposizione debitoria. I
rischi di problemi di liquidità pertanto riguardano gli scenari
negativi che potrebbero verificarsi nel breve periodo. Tra i settori più
rappresentati ci sono quello delle carni avicole e del lattiero
caseario con una quota del 46%. Infine il terzo gruppo, ritenuto più
vulnerabile agli effetti della crisi, che interessa il 21% delle
aziende. Spicca infine dal sondaggio un ultimo dato: la maggiore
percentuale di aziende più solide si trova al Sud del Paese e non al
Centro Nord: rispettivamente 45% e 42%.</span></p>
</div>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-15369345526276647662020-12-07T02:43:00.006-08:002020-12-07T02:43:49.751-08:00Clementine italiane: a causa del clima sono piccole, buone e tante<p><span style="color: white;"> </span></p><p><span style="color: white;">Clementine: in progressivo aumento le disponibilità di prodotto sui
mercati per l'intensificarsi delle operazioni di raccolta nelle
principali aree di produzione. Sotto il profilo qualitativo l'offerta,
che nel complesso ha raggiunto un apprezzabile standard sia in termini
di colorazione che per grado zuccherino, è risultata comunque
penalizzata in termini di calibro, prevalentemente medio-piccolo<strong>.
Le disponibilità affluite sui mercati hanno riscosso scarso interesse
da parte della domanda con quotazioni che hanno teso al ribasso</strong>.
Diversa la situazione negli areali produttivi siciliani dove l'attività
di scambio che ha interessato quelle partite di merce dal calibro più
sostenuto si è svolta regolarmente e sulla base di prezzi stabili.</span></p><span style="color: white;">
</span><p><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Arance: in
pieno svolgimento le operazioni di raccolta delle arance Navelina.
L'offerta proveniente dagli areali produttivi siciliani, a fronte di uno
standard qualitativo sia in termini di colorazione che per grado
zuccherino in ulteriore miglioramento, posta <strong>sui mercati è stata oggetto di una discreta richiesta</strong>.
Ciò ha permesso il regolare svolgimento delle vendite sulla base di
prezzi stabili. Solo per il prodotto catanese, i listini hanno mostrato
una flessione in virtù dei maggiori quantitativi esitati. Diversa la
situazione <strong>negli areali tarantini e metapontini dove la presenza
sui circuiti distributivi di calibri medio- piccoli ha limitato le
vendite con quotazioni che hanno teso al ribasso</strong>. Stabili i
corsi per la produzione calabrese, oggetto di una migliore intonazione
della domanda anche in funzione di un livello qualitativo in graduale
miglioramento. Non si registrano variazioni per le varietà pigmentate
le cui contrattazioni in campagna sono proseguite in un clima di estrema
cautela e sulla base di quotazioni stabili.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>Difficoltà
da parte del mercato ad assorbire i diversi calibri, in particolare
quelli più piccoli che rappresentano comunque un cospicuo quantitativo</strong></span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Le
clementine di piccolo calibro contengono tutte le caratteristiche
organolettiche, nutritive e salutari, sapore e dolcezza, spiega la
filiera interprofessionale, sottolineando però pericolosi ristagni a
livello dei consumi e, soprattutto, grandi difficoltà reddituali delle
aziende agricole produttrici.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Oltre alle
strutturali problematiche di questa produzione, la stagione 2020 si sta
contraddistinguendo per la presenza sul mercato di una quantità ben
superiore agli altri anni di calibri piccoli o medio piccoli.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">In un
periodo molto ristretto, purtroppo, tutti gli areali clementinicoli,
dalla Calabria alla Puglia, raggiungono la maturazione del frutto,
creando così un surplus produttivo e, di conseguenza, un enorme caos
nell'intera filiera<strong>. Nel nostro Paese, le superfici investite a
clementine Comune sono da tempo in eccesso e le difficoltà di dover
gestire in poco tempo considerevoli volumi si fanno sempre più grandi,
specialmente quando le condizioni climatiche non aiutano sia la
coltivazione che i consumi</strong>; come accaduto quest'anno in cui,
dopo oltre 6 mesi di siccità, sono sopraggiunte a metà novembre forti e
prolungate piogge in tutti i territori produttivi, con temperature
tuttora di diversi gradi sopra le medie. Man mano che il clima muta,
quindi, è sempre più urgente sostituire e integrare il clementine Comune
con altre cultivar, perché il periodo di ottima qualità per questa
varietà diventa sempre più corto, con l'evolversi dei cambiamenti
atmosferici.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><p style="text-align: justify;">
</p><div class="section">
<div class="col-lg-12 raleway-bold-20-verde"><span style="color: white;">Clementine italiane: a causa del clima sono piccole, buone e tante</span></div>
<div align="center" class="col-lg-12" style="margin-bottom: 10px; margin-top: 10px;">
</div></div><span style="color: white;">
</span><div class="col-lg-12 raleway-13-grigio" style="line-height: 21px;"><p><span style="color: white;">Clementine:
in progressivo aumento le disponibilità di prodotto sui mercati per
l'intensificarsi delle operazioni di raccolta nelle principali aree di
produzione. Sotto il profilo qualitativo l'offerta, che nel complesso
ha raggiunto un apprezzabile standard sia in termini di colorazione che
per grado zuccherino, è risultata comunque penalizzata in termini di
calibro, prevalentemente medio-piccolo<strong>. Le disponibilità
affluite sui mercati hanno riscosso scarso interesse da parte della
domanda con quotazioni che hanno teso al ribasso</strong>. Diversa la
situazione negli areali produttivi siciliani dove l'attività di scambio
che ha interessato quelle partite di merce dal calibro più sostenuto si è
svolta regolarmente e sulla base di prezzi stabili.</span></p>
<p><span style="color: white;"> </span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Arance: in
pieno svolgimento le operazioni di raccolta delle arance Navelina.
L'offerta proveniente dagli areali produttivi siciliani, a fronte di uno
standard qualitativo sia in termini di colorazione che per grado
zuccherino in ulteriore miglioramento, posta <strong>sui mercati è stata oggetto di una discreta richiesta</strong>.
Ciò ha permesso il regolare svolgimento delle vendite sulla base di
prezzi stabili. Solo per il prodotto catanese, i listini hanno mostrato
una flessione in virtù dei maggiori quantitativi esitati. Diversa la
situazione <strong>negli areali tarantini e metapontini dove la presenza
sui circuiti distributivi di calibri medio- piccoli ha limitato le
vendite con quotazioni che hanno teso al ribasso</strong>. Stabili i
corsi per la produzione calabrese, oggetto di una migliore intonazione
della domanda anche in funzione di un livello qualitativo in graduale
miglioramento. Non si registrano variazioni per le varietà pigmentate
le cui contrattazioni in campagna sono proseguite in un clima di estrema
cautela e sulla base di quotazioni stabili.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p>
</div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>Difficoltà
da parte del mercato ad assorbire i diversi calibri, in particolare
quelli più piccoli che rappresentano comunque un cospicuo quantitativo</strong></span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Le
clementine di piccolo calibro contengono tutte le caratteristiche
organolettiche, nutritive e salutari, sapore e dolcezza, spiega la
filiera interprofessionale, sottolineando però pericolosi ristagni a
livello dei consumi e, soprattutto, grandi difficoltà reddituali delle
aziende agricole produttrici.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Oltre alle
strutturali problematiche di questa produzione, la stagione 2020 si sta
contraddistinguendo per la presenza sul mercato di una quantità ben
superiore agli altri anni di calibri piccoli o medio piccoli.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">In un
periodo molto ristretto, purtroppo, tutti gli areali clementinicoli,
dalla Calabria alla Puglia, raggiungono la maturazione del frutto,
creando così un surplus produttivo e, di conseguenza, un enorme caos
nell'intera filiera<strong>. Nel nostro Paese, le superfici investite a
clementine Comune sono da tempo in eccesso e le difficoltà di dover
gestire in poco tempo considerevoli volumi si fanno sempre più grandi,
specialmente quando le condizioni climatiche non aiutano sia la
coltivazione che i consumi</strong>; come accaduto quest'anno in cui,
dopo oltre 6 mesi di siccità, sono sopraggiunte a metà novembre forti e
prolungate piogge in tutti i territori produttivi, con temperature
tuttora di diversi gradi sopra le medie. Man mano che il clima muta,
quindi, è sempre più urgente sostituire e integrare il clementine Comune
con altre cultivar, perché il periodo di ottima qualità per questa
varietà diventa sempre più corto, con l'evolversi dei cambiamenti
atmosferici.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Compila il nostro questionario sulla campagna agrumicola 2020 </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><a href="https://docs.google.com/forms/d/1VI3X_7lAm8AqJH_CjkzthxQqGuRl2jtrUwNdVriZsPU/edit">https://docs.google.com/forms/d/1VI3X_7lAm8AqJH_CjkzthxQqGuRl2jtrUwNdVriZsPU/edit</a></span></p>
<p style="text-align: justify;"> </p><p style="text-align: justify;"><span style="color: black;"> </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: black;"> </span></p>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-61928191502454611412020-12-07T02:42:00.011-08:002020-12-07T02:42:56.977-08:00Città, Google lancia una app che suggerisce dove piantare nuovi alberi<p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><h2 class="c-hero__intro" style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong><em>l
motore di ricerca presenta Environmental Insights Explorer, un nuovo
strumento capace di mappare le aree urbane con maggior necessità di
verde per rallentare il riscaldamento della temperatura.</em></strong></span></h2><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Il caldo
estremo è uno degli effetti più documentati e evidenti del cambiamento
climatico, effetto ancora più pericoloso se si considera l’effetto isola
di calore nelle zone metropolitane. Com’è risaputo, le città tendono ad
essere più calde delle aree circostanti perché gli edifici e l’asfalto
intrappolano il calore. Una delle azioni più immediate che ogni comune
può attivare per rallentare questo fenomeno è l’aumento del verde
urbano, il quale agisce sia attraverso l’ombreggiamento di edifici e
persone, sia rilasciando umidità quando le temperature salgono
attraverso l’evapotraspirazione. </span></p><span style="color: white;">
</span><div class="article-text text parbase section" style="text-align: justify;">
<article class="o-rich-text o-rich-text--design">
<p><span style="color: white;">Environmental
Insights Explorer è un nuovo strumento Google ideato per aiutare le
città a mantenere freschi i loro abitanti, mappando le aree dove gli
alberi sono più necessari. Il Tree Canopy Lab, il polo di ricerca
dell’azienda dedicato all’applicazione, utilizza immagini aeree e
l’intelligenza artificiale di Google per capire dove si trova ogni
albero in una città. Coordinando su una mappa interattiva queste
informazioni insieme a dati aggiuntivi – come su quali quartieri sono
più densamente popolati e quali sono più vulnerabili alle alte
temperature – le indicazioni ottenute aiuteranno i comuni e le metropoli
a piantare i nuovi alberi in modo indicato e sicuro.</span></p>
</article>
</div><span style="color: white;">
</span><div class="article-text text parbase section" style="text-align: left;"><span style="color: white;">
</span><article class="o-rich-text o-rich-text--design"><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Il primo
test ha coinvolto la metropoli di Los Angeles, ma sono in arrivo anche i
dati su centinaia di altre città. Tree Canopy Lab ha scoperto che più
della metà dei losangelini vive in luoghi dove gli alberi ombreggiano
meno del 10 per cento del loro quartiere, mentre il 44 per cento vive in
luoghi a rischio di calore estremo.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Gli
urbanisti interessati a utilizzare questo strumento in futuro possono
contattare Google attraverso un modulo pubblicato insieme all’annuncio
di questa settimana.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong><em>Fonte DOMUS</em></strong></span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong><em>Autore ROMINA TOTARO</em></strong></span></p>
</article>
</div><h2 class="c-hero__intro"><span style="color: black;"><strong><em> </em></strong></span></h2>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-11712192548620417782020-12-07T02:42:00.003-08:002020-12-07T02:42:11.940-08:00Ue, la Rucola della Piana del Sele è Igp<p> </p><div class="col-lg-12 raleway-13-grigio" style="line-height: 21px;"><div class="news-txt" itemprop="articleBody">
<p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">La Rucola
della Piana del Sele diventa Indicazione di origine protetta (Igp)
dall'Ue. Il regolamento che inserisce il prodotto nel registro europeo
degli alimenti e bevande di qualità è stato pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale. La tutela è riconosciuta per le caratteristiche
organolettiche conseguenza di un ambiente di crescita molto particolare,
sia dal punto di vista delle qualità del suolo che dal punto di vista
climatico.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">L'areale di
produzione della Igp è nella provincia di Salerno e vede coinvolti i
territori di Eboli, Battaglia, Pontecagnano Faiano, Montecorvino
Rovella, Montecorvino Pugliano, Bellizzi e Capaccio - Paestum. La
denominazione si aggiunge ai 1503 prodotti alimentari già protetti
dall'Ue. </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><strong>Bellanova, orgogliosi riconoscimento Igp a Rucola Piana Sele</strong><br />
"Ancora un'altra IGP si aggiunge al registro europeo. È la Rucola della
Piana del Sele IGP, chiamata anche rucola selvatica. Un ortaggio
coltivato nella provincia di Salerno e che presenta caratteristiche
molto particolari al gusto e all'olfatto, anche grazie alla specificità
del territorio e del clima in cui è prodotta." Cosi la ministra delle
Politiche agricole Teresa Bellanova su Facebook. "Siamo orgogliosi -
continua - dell'ulteriore riconoscimento dell'eccellenza dei nostri
prodotti e del valore aggiunto che essi rappresentano, candidandosi a
vera e propria leva per lo sviluppo dei territori, di questa
straordinaria filiera, delle donne e degli uomini che con grande
capacità lavorano per garantire maggiori traguardi e riconoscimenti".</span></p><span style="color: white;">
</span></div><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><a href="https://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/prodotti_tipici/2020/11/27/ue-la-rucola-della-piana-del-sele-e-igp_37b3504e-cd5f-49ca-b626-d16ef7cd9d41.html"><strong class="news-copy">RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA</strong></a></span></p>
</div>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-11993510800647820812020-12-03T03:44:00.001-08:002020-12-03T03:44:39.932-08:00FOGLIE TV - Bilancio di fine campagna uva da tavola 2020<iframe width="480" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/bE3Sp9hKRSM" frameborder="0"></iframe>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-10280815346123713652020-12-02T03:00:00.004-08:002020-12-02T03:00:25.909-08:00“Innovatori per Natura” Syngenta dà voce ai ricercatori della filiera agroalimentare<p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><span style="font-size: 14px;">Venerd’ 27 novembre si celebrerà la “<strong><a href="https://www.nottedeiricercatori.it/">Notte Europea dei Ricercatori</a>, </strong>iniziativa promossa dalla Commissione Europea che si terrà il <strong>prossimo 27 novembre</strong>
e coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca
in tutti i paesi europei per diffondere la cultura scientifica e la
conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e
stimolante. Anche Syngenta, come azienda dedicata alla ricerca e
sviluppo, ha voluto unirsi a questa celebrazione lanciando l’iniziativa “<strong><em>Innovatori per Natura</em></strong>”, un viaggio che ha come protagonisti <strong>direttamente undici ricercatori aziendali</strong> e <strong>quattro ricercatori dell’Università degli Studi di Milano, che attraverso brevi filmati,</strong> racconteranno
cosa significa fare ricerca in agricoltura e quanto il loro lavoro
influenzi il nostro sistema alimentare. Il nostro obiettivo è di<em> accrescere, attraverso
la divulgazione, la consapevolezza della rilevanza della ricerca,
illustrare quali sono gli effetti diretti e concreti dell’innovazione
scientifica sulla vita di tutti noi e raccontare come l’innovazione
agroalimentare passi dalla ricerca</em></span></span> </p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><span style="font-size: 14px;"><strong>Emanuele Basilico, Raffaele Capitanio e Giovanni Della Porta dal Centro di Ricerca di Casalmorano (Cr)</strong>, <strong>Giorgio Pollara e Giovanni De Caro dalla Stazione Sperimentale di Acate (Rg)</strong>,<strong> Valentina Nanni e Gabriele Gherardi dal Centro di Ricerca di Argelato (Bo)</strong>, <strong>Andrea Gualco e Onofrio Schifanella dalla sede di Milano</strong>, <strong>Giuseppe Asero dal territorio</strong>, <strong>Fides
Benfatti da uno dei nostri principali Centri di Ricerca mondiale a
Stein (Ag), Camilla Corsi dall'headquarter di Syngenta a Basilea,
Giuliana Maddalena,</strong> <strong>Alessandro Passera, Niccolò Miotti e Demetrio Marciano <strong style="background-color: white; font-family: sans-serif, Arial, Verdana, "Trebuchet MS"; font-size: 13px;">dall’Università degli Studi di Milano e Camilla Farolfi dell'Università cattolica del Sacro Cuore di Piacenza:</strong></strong> questi
i protagonisti dei video che si susseguiranno nelle prossime tre
settimane per raccontare l'importanza dell'innovazione nel settore
agroalimentare e sottolineare una volta in più l’importanza della
ricerca scientifica e l’impatto concreto che questa ha in agricoltura e,
più in generale, in ambito alimentare.</span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><span style="font-size: 14px;">L’iniziativa sarà veicolata attraverso diversi canali di comunicazione attraverso <strong>una vera e proprio campagna di avvicinamento alla notte dei ricercatori</strong>, postando i video nel corso delle settimane precedenti alla notte dei ricercatori. L’iniziativa coinvolgerà i <strong>nostri 3 canali social - <a href="https://www.facebook.com/SyngentaItalia">Facebook</a>, <a href="https://twitter.com/SyngentaItalia">Twitter</a> e <a href="https://www.linkedin.com/company/syngenta/mycompany/?viewAsMember=true">Linkedin</a> -</strong> e avrà un proprio spazio dedicato sul <strong><a href="https://youtu.be/7M3TUD36NtM">canale Youtube</a></strong> e sul <strong><a href="https://syngenta.sharepoint.com/sites/mySyngenta/news/it-IT/Notte-Europea-dei-Ricercatori-news-Italia">sito</a></strong> internet. </span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><span style="font-size: 14px;">Seguiteci
nelle prossime settimane e unitevi in questa iniziativa che vuole
mostrare il risultato concreto del loro lavoro sull’agricoltura e, di
conseguenza, sul cibo che troviamo quotidianamente sugli scaffali dei
supermercati e che viene spesso dato per scontato.</span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=GM0fH08rR-Q"><em><strong><span style="font-size: 14px;">CLICCA QUI PER GUARDARE IL VIDEO</span></strong></em></a></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"> </span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: white;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;"><em><strong><span style="font-size: 14px;">Fonte: Comunicato Syngenta Italia</span></strong></em></span></p>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1015953150937900449.post-38933272158663763012020-12-02T02:59:00.006-08:002020-12-02T02:59:43.584-08:00Il Forum di Medicina Vegetale giunge alla 32° edizione, ecco come iscriversi<p><span style="color: white;"> </span>
</p><div class="section">
<div class="col-lg-12 raleway-bold-20-verde"><span style="color: white;">Il Forum di Medicina Vegetale giunge alla 32° edizione, ecco come iscriversi</span></div>
<div align="center" class="col-lg-12" style="margin-bottom: 10px; margin-top: 10px;">
</div></div><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">L’Associazione
Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori ha svolto il suo primo
Forum di Medicina Vegetale nel lontano 1988, e quest’anno 2020, sarà la
32° edizione!</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Il Forum è
ormai da alcuni anni un evento nazionale, molto atteso, e raccoglie
l’adesione principalmente dei tecnici di campo dell’Italia Meridionale, e
non solo, che trovano in questo evento un momento di confronto e di
relazione tra operatori del settore fitoiatrico.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">La
collaborazione negli anni con alcuni partners storici come il CRFSA
Basile Caramia di Locorotondo, l’Associazione Italiana Protezione delle
Piante, Image Line e le Società produttrici di mezzi tecnici per la
protezione delle piante, ne hanno fatto aumentare il prestigio e
l’importanza.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Dalla sua
prima edizione il Forum di Medicina Vegetale ha sempre avuto un format
di una giornata intera, con un palinsesto composto da tre sessioni, dove
nella prima si sono affrontate le grandi tematiche della protezione
delle piante, nella seconda le presentazioni delle novità delle Società
agro-farmaceutiche, e nella terza le emergenze fitopatologiche
dell’Italia Meridionale. Possiamo affermare con orgoglio che Il Forum di
Medicina Vegetale è stato in questi 32 anni un testimone attivo,
attraverso i temi discussi e gli ospiti che vi hanno partecipato, di un
periodo storico percorso da grandi cambiamenti come gli aspetti
regolatori europei, l’obbligatorietà della difesa integrata delle
colture e l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.</span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: justify;"><span style="color: white;">Ci
auguriamo di poter proseguire in questo ruolo di servizio verso i
tecnici agricoli continuando nella divulgazione delle innovazioni e
delle conoscenze in ambito fitoiatrico. In particolare con l’arrivo
della strategia europea “Farm to fork” dovremo apprestarci ad affrontare
un altro processo di rinnovamento, sempre più complesso e sfidante, che
dovrà coniugare la maggiore sostenibilità ambientale, voluta dalla UE e
dai consumatori, con la difesa delle produzioni. </span></p><span style="color: white;">
</span><p style="text-align: right;"><span style="color: white;">Il Presidente ARPTRA Vittorio Filì</span></p>FOGLIE WEB TVhttp://www.blogger.com/profile/05389032015067599145noreply@blogger.com0