
Il progetto ha previsto la messa a coltura, in alcuni campi
pugliesi appositamente selezionati, di piantine di pomodoro fornite dalle
aziende sementiere Nunhems, Syngenta, Heinz/Furia Seed, United Genetics,
Monsanto/Seminis, Clause e ISI Sementi.
A metà settembre la materia prima verrà, quindi, sottoposta
a trasformazione presso l'impianto pilota della SSICA di Angri dove una squadra
di assaggiatori - composta da tecnici della parte agricola, dell'industria e
delle case sementiere - effettuerà una valutazione delle caratteristiche
sensoriali dei derivati ottenuti, per rispondere al sempre più elevato
interesse dei consumatori e dell'industria verso il recupero dei tipici
caratteri organolettici del pomodoro trasformato quali il profumo e il gusto.
Le risultanze della sperimentazione, così come quelle
dell'analogo lavoro implementato dall'OI pomodoro da industria del Nord,
potranno essere messe a disposizione del comparto che rappresenta una delle più
importanti filiere dell'agroalimentare italiano. I contenuti del progetto - che
per ciascuna cultivar prevede sia l'osservazione della resa agronomica che
della resa industriale - sono stati illustrati nel corso di una visita,
svoltasi oggi ai campi di Lucera (FG) per osservare lo stato vegetativo e
fitosanitario delle colture.