
Solo un campo su 4, infatti, risulta adeguatamente trattato con potature, arature e trinciature, essenziali in questo periodo per evitare che l’insetto vettore del batterio, la sputacchina, possa continuare ad avanzare indisturbata.
«Il momento è difficile per tutti ma non possiamo rimanere fermi perché, purtroppo, la xylella continua a mangiare i nostri uliveti – spiega Gennaro Sicolo, Presidente di Oliveti Terra di Bari – è essenziale che gli agricoltori ed i proprietari dei terreni, con sacrifici e responsabilità, facciano la propria parte per cercare di arginare il batterio che ha già distrutto l’olivicoltura salentina».
«Molto positiva è stata la decisione del presidente Emiliano di consentire agli hobbisti di spostarsi e lavorare nei campi in questo momento decisivo della battaglia alla xylella – continua Sicolo – invitiamo anche le amministrazioni comunali a emettere ordinanze, controllare il territorio e ad accelerare i tempi della manutenzione del verde pubblico, occorre fare gioco di squadra per evitare la distruzione completa del nostro patrimonio ambientale ed economico».
Fonte: Italia Olivicola
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