L'emergenza Covid 19 non risparmia il settore ortofrutticolo. La chiusura dei mercati all'ingrosso sta mettendo in ginocchio l’economia delle aziende agricole. I mercati all'ingrosso rappresentano un servizio di pubblica utilità essenziale per le città, al fine di garantire l'approvvigionamento, la distribuzione alimentare e il controllo dei prezzi dei prodotti freschi, fungendo da piattaforma logistica per lo smistamento dei prodotti nei comuni in cui non ci sono i grandi supermercati. Come al solito non mancano le speculazioni.
Assistiamo ad incrementi spropositati tra il prezzo pagato ai produttori agricoli e il costo ai consumatori. Parliamo di incrementi del 300-400% tra il prezzo pagato ai produttori agricoli e quello pagato dai consumatori.
“E’ una catastrofe”, ha dichiarato Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA-Agricoltori Italiani Puglia, “bisogna agire in fretta, i comparti ortofrutticolo e zootecnico sono quelli che in questo preciso momento sono in grado di portare sul mercato prodotti freschi e di prima necessità. Sono i due settori che, anche con questa pandemia, stanno producendo per sfamare l’intera nazione. A nulla serviranno i provvedimenti governativi se non si mettono in campo provvedimenti che non fermano la speculazione che penalizza gli agricoltori e i consumatori”.
“Meritiamo rispetto”, ha aggiunto Felice Ardito, presidente provinciale di CIA Levante, “anche noi vogliamo stare a casa con le nostre famiglie al riparo, invece no ci si sveglia alle 5 ogni giorno per portare avanti le nostre aziende con i nostri dipendenti. Se continua questa situazione si fermerà davvero tutto e l’intera nazione non avrà generi alimentari fondamentali per nutrirsi e rafforzare le difese immunitarie”.
“L’orticoltura rappresenta un comparto fondamentale dell’agricoltura pugliese”, ha spiegato Sergio Curci, responsabile GIE Ortofrutta per CIA PUGLIA, “ poiché contribuisce con una quota di oltre il 30% alla formazione del valore aggiunto delle coltivazioni agricole regionale”. Con una superficie investita a ortaggi di oltre 100mila ettari, interessa oltre il 7% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) regionale e coinvolge oltre 7.200 aziende.
In Puglia si coltiva circa il 20% della superficie complessiva nazionale destinata a ortaggi in pieno campo e solo l’1% degli ortaggi in coltura protetta. Il volume della produzione orticola regionale, infatti, supera 3,2 milioni di tonnellate e pone la Puglia al primo posto tra le regioni italiane per la produzione di ortaggi in pieno campo con il 22% del totale. In questo particolare settore, Foggia detiene il primato regionale con circa il 46% delle principali colture in pieno campo, seguono Bari col 20%, Brindisi con il 16%, Taranto con il 12% e Lecce con il 6%.
“Apprezziamo il lavoro che sta facendo il ministro Teresa Bellanova, ma proprio mentre stiamo affrontando questa grande emergenza è necessario ricordare che gli agricoltori vengono da anni di emergenze. Il governo s’imponga con l’Europa, come ha chiesto il nostro presidente nazionale Dino Scanavino, per ottenere gli stanziamenti necessari a rilanciare tutto il comparto, senza dimenticare quindi le situazioni già drammatiche dei settori olivicolo, florovivaistico, zootecnico e delle altre aree produttive”, ha concluso Carrabba.
Fonte: Cia Agricoltori Puglia
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