In un quadro economico sicuramente difficile per le aziende
agricole italiane, in un contesto legislativo sempre più complesso e un modello
di sussidiarietà in evidente trasformazione, il progetto che vede unire le proprie
forze e competenze tecniche in un coordinamento tra il CAA Cia, il CAA Copagri
e il CAA Alpa, appare nello scenario nazionale un fatto di grandissima
rilevanza: è nato un Sistema CAA che è di fatto il più grande del nostro Paese
in termini di numero di aziende rappresentate da un punto vista tecnico e di
numero di sedi operative.
Il coordinamento tecnico e organizzativo di questi grandi
CAA consentirà di esercitare un maggior peso di rappresentanza in ambito
amministrativo, presso gli Organismi Pagatori e le Regioni, dando maggiore
forza agli agricoltori rappresentati dal mandato conferito.
Le difficili campagne Pac 2015 e 2016, con i gravissimi
ritardi nei pagamenti degli aiuti comunitari agli agricoltori, il permanere di
blocchi informatici al pagamento legati ad anomalie e infine l'assenza di un
qualsiasi segnale di risoluzione dell'annosa questione "bonifica"
impongono un'efficace azione politico-sindacale, ma anche un forte presidio
tecnico che sappia mettere la giusta pressione a un'amministrazione
estremamente in affanno.
Un coordinamento tra CAA che persegue l'obiettivo di
realizzare una sinergia tecnico organizzativa mettendo in campo tutte le
specifiche competenze dei CAA coordinati. Un coordinamento forte nei numeri e
nelle professionalità, moderno ed efficiente, ancorato alle campagne, diffuso
capillarmente in tutte le realtà produttive agricole del nostro Paese che dia
servizi efficienti e forza alle istanze degli agricoltori che hanno negli aiuti
comunitari un sostegno al reddito importante e spesso fondamentale nel
sostenere le difficili congiunture economiche di una crisi che morde il settore
ormai da qualche anno.
È già operativo un gruppo di coordinamento al fine di dare
concretezza ai flussi informativi e a una strategia di assistenza e
orientamento delle reti tecniche operanti sul territorio e agli agricoltori.
L'accordo, che ha anche un importante valore nella logica della semplificazione
della rappresentanza, si pone l'obiettivo di realizzare forme societarie più
snelle con lo scopo di accorpare e valorizzare le competenze presenti.
Il patto è aperto anche all'adesione di altre componenti che
svolgono servizi nell'ambito della sussidiarietà, nelle forme e nei modi che
devono comunque garantire semplificazione nei rapporti con le istituzioni e
maggiore qualificazione.
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