Immaginate
un kiwi, un ranuncolo, una spiga di grano, una goccia di latte, il perlage di
uno spumante ingranditi centinaia di volte oltre la capacità della vista umana.
Quello che ci appare sono vere e proprie opere d’arte, che compongono il grande
patrimonio culturale e artistico rappresentato dai prodotti dell’agricoltura.
Ventinove filmati realizzati con tecnologie all’avanguardia, ognuno dedicato a
un prodotto della terra, si alterneranno su una delle grandi pareti del Cubo
Edicola-Mercati posto all’ingresso di Palazzo Italia, su cui farà mostra di sé
il logo di Confagricoltura. Vere e proprie opere d’arte, “firmate” dagli
agricoltori, assimilabili ai grandi brand del Made in Italy. “La valorizzazione
dello stile italiano, il connubio tra agricoltura, cultura e arte come parte di
un universo unico. Questo il messaggio che accompagnerà Confagricoltura verso
Expo, l’attraverserà per diventare eredità immateriale e lascito al mondo
dell’Esposizione universale in Italia - ha dichiarato il presidente di Confagricoltura
Mario Guidi, evidenziando il carattere distintivo dei nostri prodotti agricoli,
frutto del genio e dell’ingegno che ha reso famoso il Made in Italy nel mondo.
“Prodotti di ‘lusso’ – ha spiegato - ma accessibili e ‘democratici’, che
garantiranno il loro prezioso contributo per nutrire il Pianeta”. Molte le
attività in programma a disposizione delle imprese associate, che potranno
utilizzare la vetrina di Expo per rafforzare il proprio posizionamento
strategico, per consolidare e sviluppare l’attività di internazionalizzazione.
Senza tralasciare la promozione del territorio, attraverso la proposta ai
visitatori di pacchetti turistici ed eno-gastronomici e la valorizzazione del
Made in Italy, con eventi che leghino il
settore agricolo agli altri che fanno grande il nostro Paese, dalla moda al
design, dall’arte alla cultura. All’interno di Expo, Confagricoltura
organizzerà una serie di eventi nell’Auditorium, con l’obiettivo di stimolare
il dibattito a livello internazionale sui grandi temi di Expo: il 29
maggiol’Assemblea di Confagricoltura e il convegno dell’Impresa
familiare/Sindacato Pensionati, il 26 giugno il convegno di Eban, 16 luglio il
convegno sulle biotecnologie e quello dei Giovani di Confagricoltura, il 24
settembrel’incontro su Ambiente e sostenibilità, il 16 ottobre il Forum
Agriturist, il 18 ottobre il G140. Fuori Expo, Confagricoltura sarà presente in
uno spazio nel centro di Milano, la
Vigna di Leonardo, location di particolare suggestione, legata al grande genio
di Leonardo da Vinci. E’ in questa casa, infatti, oggi di proprietà della
famiglia Atellani, che Leonardo custodiva la sua preziosa vigna, che gli era
stata regalata da Ludovico il Moro. La vigna, rimasta integra fino al‘900 e poi
distrutta durante la I guerra mondiale, è stata riportata in vita grazie alla
Fondazione Portaluppi, ad una task force di studiosi guidati da Attilio Scienza
e Luca Maroni e ad un progetto sostenuto da Comune di Milano e da
Confagricoltura. Il Palazzo degli Atellani e il suo giardino saranno la casa di
Confagricoltura fuori Expo. Qui si organizzeranno visite, incontri B2B (sono
già in programma incoming nei settori vitivinicolo, florovivaistico ed
agroalimentare), convegni, serate a tema, degustazioni e molto altro ancora.
Confagricoltura avrà a disposizione, all’interno della caffetteria, uno spazio
per l’esposizione e la vendita dei prodotti delle aziende associate. In
occasione dell’Esposizione Universale si è portata l’agricoltura in città. E’
questo l’obiettivo di “MiColtivo. The Green Circle”, il progetto promosso da
Fondazione Riccardo Catella e realizzato da Confagricoltura insieme alla
Fondazione Nicola Trussardi. Così si è posto in essere Wheatfield, ovvero
l’opera d’arte ambientale dell’artista americana Agnes Denes, che è un
suggestivo campo di grano di 5 ettari
tra i palazzi di Porta Nuova. Contemporaneamente, sempre Fondazione Catella e
Confagricoltura, stanno realizzando l’iniziativa “Coltiviamo insieme”: un orto
con frutteto di 4.000 metri quadrati progettato, con il supporto di Tobias Bucher,
agricoltore ed esperto di paesaggio, che sorge in un’area adiacente al giardino
pubblico di via De Castillia. Confagricoltura ha inoltre firmato un Protocollo
di intesa, per il semestre di Expo 2015, con il Parco Tecnologico Padano, polo
di eccellenza per l’innovazione nell’agroalimentare, che opera in stretto
contatto con Università, centri di ricerca, enti di controllo ed imprese. Nella
sua sede, a pochi chilometri dall’Esposizione, si organizzeranno seminari sulle
varie filiere, si studieranno le tendenze dei mercati internazionali, si
potranno effettuare visite e prove in campo, con il coinvolgimento di aziende
agricole. “Sul dopo Expo - ha concluso il Presidente Mario Guidi -
Confagricoltura crede molto, perché l’Esposizione avrà avuto successo se sarà
stata in grado di trasmettere al mondo una nuova concezione di agricoltura,
patrimonio di valori e tradizioni, ma fortemente orientata all’innovazione.
Un’agricoltura che può e deve avere un ruolo centrale nell’economia mondiale.
Per “nutrire” il Pianeta, non solo da un punto di vista alimentare, ma anche
culturale”.
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