Dal Consorzio di tutela, il 29 agosto 2016,
giunge la conferma delle previsioni circolate nei giorni scorsi: grappoli sani
grazie al vento di tramontana e condizioni climatiche favorevoli per tutta
l'estate, alla base del risultato che si spera di mettere a segno.
In Puglia, in sedici comuni della provincia di
Taranto e tre della provincia di Brindisi, c'è attesa per l’esito della
vendemmia in corso. Perchè per il vino Primitivo di Manduria Doc si preannuncia
un'ottima annata, per qualità e quantità rispetto a quella 2015, che pure aveva
messo in bottiglia 18 milioni di litri del corposo rosso pugliese.
A confermarlo oggi, 29 agosto 2016, con un
breve comunicato stampa, è il presidente del Consorzio di tutela del Primitivo
di Manduria Roberto Erario il quale afferma soddisfatto: "Si preannuncia
un'ottima vendemmia per il Primitivo di Manduria soprattutto grazie alla
qualità delle uve, eccellenti rispetto allo scorso anno, con un miglioramento
del 10-15%".
"Ovviamente - aggiunge Erario - per
averne la certezza dovremo aspettare di portare tutta l'uva in cantina, ma
sicuramente possiamo già classificare questa vendemmia tra le migliori".
"Ad oggi nel vigneti del Primitivo di
Manduria abbiamo uve completamente sane, con buccia bella e consistente, tali
da far prevedere una produzione di vini ricchi in colore e struttura. Grazie
anche al vento di tramontana che ha permesso alle uve di maturare con calma.
Qualitativamente la vendemmia si preannuncia quindi più elevata grazie anche
alle misure Ocm che hanno permesso anche miglioramenti delle tecniche di
gestione dei vigneti, in particolare l'introduzione di sistemi avanzati di
produzione sostenibile" sottolinea ancora il presidente.
Gianfranco Fino, pluripremiato produttore di
Primitivo, non ha dubbi: "Se non piove adesso, grazie a questo ottimo
clima d'agosto e alla tramontana che aiuta a tenere i grappoli asciutti, mi
aspetto una grandissima annata".
"Abbiamo trovato uve sanissime - conferma
Fino - e non abbiamo dovuto fare selezione tra i grappoli: sono tutti lì in
cassetta, bellissimi da vedere. Grazie ad una maturazione graduale, perfetta
per il lavoro del vignaiolo che deve trasformare uve in vino, riusciremo a far
nascere un ottimo vino".
Quella del Primitivo di Manduria è, secondo
Confagricoltura Taranto, la punta avanzata di un movimento che sta crescendo in
modo costante. Nel 2013 il Primitivo di Manduria, con oltre 2300 ettari
coltivati, aveva toccato il livello di 13,1
milioni di litri prodotti, entrando tra le migliori 15 Doc rosse
italiane.
"Dopo tanti anni di sacrifici e lavoro -
rimarca Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Taranto - i frutti stanno
arrivando e sono straordinari. Il nostro Primitivo, grazie ai tanti produttori
e vinificatori di questa Doc, ha conquistato fette di mercato importanti e ha
ancora margini di manovra per ritagliarsi altri spazi, in volume e in
valore".
Come nel caso della Gdo, in cui proprio
Primitivo e Negroamaro, tra i vini "emergenti", hanno segnato nel
2015 percentuali di crescita interessanti nel segmento delle bottiglie da 75
centilitri: il primo con un +8,6% e il secondo con +13, per un totale di 4,7
milioni di litri venduti e un controvalore di oltre 21 milioni di euro (fonte
Iri per Vinitaly 2016).
"Con l'annata 2016 che si preannuncia
ottima - conclude Lazzàro - si può fare ancora meglio: il Primitivo di Manduria
ha un grande futuro davanti".
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