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'E' necessaria una riduzione delle quantità di pomodoro da
destinare alla trasformazione''. Anicav, la principale Associazione di
rappresentanza dell'industria conserviera, ha sottolineato, al Tavolo per la
contrattazione del pomodoro da industria del Bacino del centro Sud, volto a
definire la programmazione per la prossima campagna di trasformazione, la
"necessità di ridurre le quantità di pomodoro da destinare alla
trasformazione, per giungere ad un riequilibrio dell'intera filiera del
pomodoro da industria". Il nostro obiettivo, precisano il presidente
Anicav Antonio Ferraioli e il direttore Giovanni De Angelis, "è la
sottoscrizione di un Accordo di campagna vantaggioso per l'intera filiera del
pomodoro da industria, cui si arrivi anche con il supporto del Polo
Distrettuale del Pomodoro da Industria del Centro Sud Italia. Per fare questo,
è necessario ridurre le quantità di pomodoro da trasformare". Dopo
un'analisi dei dati di trasformazione e di produzione della campagna 2015, e
dell'andamento attuale dei mercati del prodotto finito, le Op hanno preso atto
della richiesta degli industriali di ridurre le quantità di pomodoro da
destinare alla trasformazione nell'intera area in misura non inferiore al 15%,
in linea con quanto discusso nel corso dell'ultimo Comitato di Coordinamento
del Distretto del Centro Sud. Durante l'incontro, rende noto l'Anicav,
l'Industria ha manifestato l'esigenza di valutare, in sede di definizione dei
contratti, quanto verrà deciso dal Distretto del pomodoro del Nord in tema di
prezzo, condividendo la posizione espressa dal Tavolo del bacino settentrionale
sulla necessità di monitorare anche i prezzi dei principali competitor europei,
al fine di ridurre lo svantaggio competitivo per le aziende.
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