I
l 2015 si è chiuso con segni negativi in quasi tutti i Paesi
dell’Ue. “Brillano” alcuni mercati
mediterranei. In positivo solo Spagna, Francia, Italia e
Bulgaria.
Tardano ad arrivare i segnali di ripresa concreta sui
mercati europei per i costruttori di trattori. In linea generale, infatti, i
prime dati sulle vendite di trattori nell’Unione Europea indicano un calo del
10% circa nel 2015 rispetto al 2014. E si può parlare di calo praticamente
generalizzato, perchè andando ad analizzare i mercati più importanti di cui
siamo riusciti a recuperare i numeri, su 17 Paesi esaminati solo quattro hanno
mostrato una crescita rispetto al 2014: si tratta di Spagna (+5,8%), Italia
(+1,4%), Francia (+1,1%) e Bulgaria (addirittura +36%). Partiamo dal nostro
paese, dove il segno positivo è da attribuire alla forte accelerazione delle
immatricolazioni nella fase finale del 2015, dovuta in buona parte al
moltiplicarsi delle richieste di finanziamento legate ai Piani di sviluppo
rurale, in vista della chiusura delle pratiche amministrative per l’anno 2015.
A livello di brand, da segnalare New Holland ancora al vertice, pur avendo
lasciato sul campo quasi il 10% di quota. Menzioni particolari per Kubota e
Deutz-Fahr, entrambi in crescita del 18,2%, e Claas (+16,5%), mentre a livello
di specializzati molto bene Antonio Carraro (+14,3%). A livello di gruppi nota
di merito per Argo Tractors (+15,4%), con Landini che consolida il secondo
gradino del podio davanti a Same, mentre Kubota e Deutz-Fahr hanno sorpassato
Fendt. Per quanto riguarda la Germania, primo mercato europeo in assoluto, il
calo è stato del 6,9%, con il gruppo Cnh che ha pagato dazio più degli altri,
mentre John Deere mantiene il primato davanti a Fendt e Deutz-Fahr. Il Cervo è
al primo posto anche in Francia dove. analogamente a quanto riportato per
l’Italia, si è verificato un forte recupero nei mesi di novembre e dicembre; al
secondo e terzo posto si trovano rispettivamente New Holland e Claas (che ha
spodestato Massey Ferguson).
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