Nel settore agricolo cresce l'occupazione e il lavoro di
qualità. Secondo dati dell'Annuario dell'agricoltura italiana 2014, presentato
oggi al ministero delle Politiche agricole dal Crea, Consiglio per la ricerca
in agricoltura e analisi dell'economia agraria, l'occupazione nel comparto
primario è il 3,6% del totale dell'economia Italiana (2014), con un aumento
dell'1,6% rispetto all'anno precedente, grazie all'aumento del 2,4% della
componente dipendente, mentre quella indipendente è rimasta sostanzialmente
invariata (+0,7%).
A trovare un lavoro stabile, dipendente dunque, sono stati
nel 2014 soprattutto gli uomini. Le donne rappresentano il 27,7% degli occupati
in agricoltura e il 31%, circa un terzo dunque, dei capi azienda.
Si consolida - secondo l'Annuario dell'agricoltura italiana
2014 - il contributo dei lavoratori stranieri. In aumento la componente
comunitaria che conta 225 mila occupati, a fronte di circa 193 mila occupati di
provenienza extra Ue. Nell'analisi Crea cresce in particolare l'occupazione
giovanile: in ripresa la quota di occupati ricadenti nella fascia di età
compresa tra i 15 e i 34 anni (+4,3%), pari al 19,4% del totale. Pur rimanendo
elevata la percentuale di occupati con età superiore ai 65 anni. In sintesi,
hanno sottolineato i ricercatori, "la regolarità nei rapporti di lavoro in
agricoltura è dell'80%, ma è una regolarità a volte apparente. Comunque, grazie
alle denunce sul caporalato e alla recente istituzione della Rete del lavoro di
qualità, il messaggio della legalità sta passando".
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