A Bari gli agricoltori sono scesi in strada per difendere i
prodotti italiani. In migliaia protestano "per difendere l'agricoltura
italiana che rischia di scomparire lungo la Penisola a causa di una crisi senza
precedenti con crolli dei prezzi al di sotto dei costi di produzione in settori
chiave del Made in Italy", come spiega la Coldiretti in una nota. Gli
agricoltori vogliono "subito l'etichettatura di origine degli
alimenti" e denunciano: "Chi attacca il Made in Italy attacca
l'Italia". È stata anche apparecchiata una enorme tavola "per svelare
i trucchi e gli inganni nel momento di fare la spesa, dai formaggi al vino
dall'olio a pomodoro fino alle vongole. Ma è anche stato installato un molino,
un frantoio e si inizia a preparare l'autentica mozzarella". Nel mirino
della manifestazione organizzata dalla Coldiretti c'è anche la scelta europea
di togliere la data di scadenza dell`olio di oliva "per favorire lo
smaltimento delle vecchie scorte a danno dei consumatori". Di fatto si
tratta di "una norma che favorisce lo smaltimento di olio vecchio e -
spiega la Coldiretti - fa invece venir meno una importante misura di
salvaguardia per il consumatore, poiché numerosi studi hanno dimostrato che con
il tempo l`olio di oliva modifica le proprie caratteristiche". Con
l`invecchiamento - "l'olio comincia a perdere progressivamente tutte
quelle qualità organolettiche che lo caratterizzano (polifenoli, antiossidanti,
vitamine) e che sono alla base delle proprietà che lo rendono un alimento
prezioso per la salute in quanto rallentano i processi degenerativi
dell`organismo". Secondo la Coldiretti è necessario mantenere il termine
minimo di conservazione, prevedendo una possibilità di deroga solo qualora il
produttore adotti ulteriori accorgimenti per la conservazione organolettica del
prodotto, da riportare in etichetta. Sarebbe "importante introdurre
l`obbligo dell`indicazione in etichetta dell`annata della raccolta" Ma il
disegno di legge europea 2015 rischia di modificare in peggio l`etichettatura
degli oli di oliva, abrogando le norme che prevedono che "l`indicazione
dell`origine delle miscele di oli di oliva deve essere stampata à con diversa e
più evidente rilevanza cromatica rispetto allo sfondo, alle altre indicazioni e
alla denominazione di vendita", con l`effetto - denuncia la Coldiretti -
di attenuare i livelli di tutela nella commercializzazione dell`olio di oliva.
"Un danno per i consumatori ed i produttori in un Paese come l`Italia che
è il primo importatore mondiale di olio di oliva che vengono spesso mescolati
con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la
copertura di marchi storici, magari ceduti all`estero, una parvenza di
italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri", ha spiegato il
presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.
Nessun commento:
Posta un commento