Le polemiche relative alla creazione di una long list di
professionisti per il monitoraggio della Xylella in Puglia, riconducibili
sostanzialmente all’accusa di aver creato un bando su misura per il
reclutamento di un ben definito gruppo di persone da parte dell’Arif, meritano
un chiarimento su tutto il processo seguito dall’Agenzia sull’argomento.
In primo luogo riguardo i compiti dell’Arif, che consistono
nella realizzazione del monitoraggio secondo le indicazioni tecniche
dell’Osservatorio fitopatologico della Regione Puglia (D.G.R. n. 266
dell’08/03/2016 e relativa Convenzione). A proposito del personale da
impiegare, l’Osservatorio ha evidenziato la necessità, anche alla luce dell’urgenza
di rispondere alle pressanti richieste della Commissione Europea, di utilizzare
con la massima urgenza tutto personale che avesse già esperienza o specifica
preparazione in materia.
Secondariamente, riguardo il tipo di lavoro che sarà svolto,
che consiste in un rilievo sistematico su un territorio di oltre 170.000 ettari
(con ulivi o meno) per la verifica della presenza della Xylella, secondo le
indicazioni della Commissione europea e del Ministero, anche mediante il
prelievo di campioni di piante suscettibili di infezione da esaminare in
laboratori autorizzati. Di fondamentale importanza per un esito positivo del
monitoraggio è il rispetto dei protocolli di rilevamento riguardo
l’identificazione del campione e le sue modalità di prelievo e conservazione fino
al conferimento dello stesso al laboratorio. L’oggetto della prestazione
professionale richiesta agli incaricati non verte, quindi, su particolari
analisi o studi relativi alla Xylella, bensì è quella di realizzare
correttamente la ricognizione delle aree assegnate e prelevare i relativi
campioni.
Altro fattore che si è tenuto in considerazione
nell’organizzare la selezione dei professionisti da contrattualizzare è
relativo alle figure professionali da utilizzare. Queste sono quelle previste
dalla d.g.r. n.1578 del 03/09/2013, suscettibili di ottenere la qualifica di
agente fitosanitario, attribuendo loro un punteggio progressivamente
decrescente a seconda del titolo di studio posseduto (laurea magistrale, laurea
breve, diploma). A parità di punteggio, si è definito di dare la precedenza
al/alla professionista di età inferiore. Per quanto concerne ulteriori
competenze, quelle individuate sono l’esperienza e/o le conoscenze riguardo la
materia oggetto dell’avviso (l’attività di monitoraggio). Per cui è stato
attribuito un punteggio (elevato, per consentire il loro immediato utilizzo) a
coloro che avevano già svolto negli scorsi anni attività di monitoraggio della
Xylella e uno, più ridotto, a coloro che, pur avendo seguito il corso
organizzato ad hoc dall’Osservatorio fitopatologico della Regione, non erano
stati utilizzati nell’attività vera e propria dei rilievi. A prescindere dalle
opinioni personali che si possono avere sull’attività del monitoraggio
effettuato in passato e sulla validità dei corsi, questi costituiscono ad oggi
gli unici elementi di valutazione oggettiva e certificabile da un Ente
pubblico riguardo l’oggetto del bando.
A proposito del problema legato all’esperienza, va detto che a livello nazionale
l’attività di monitoraggio della Xylella è prerogativa quasi solo della Puglia,
avendo le altre Regioni svolto con i propri Ispettori fitosanitari
campionamenti in misura molto ridotta rispetto quelli effettuati a livello
pugliese. Un capitale comunque da
utilizzare.
Infine, dopo aver scartato l’ipotesi del ricorso ad
un’Agenzia interinale per la selezione del personale da utilizzare per il
monitoraggio (probabilmente cosa gradita ai più per vari motivi) o
l’affidamento dello stesso a strutture esterne all’Arif, la scelta effettuata è
stata quella di realizzare in proprio il lavoro, avvalendosi di personale
iscritto agli Ordini o Albi competenti. Questo al fine di professionalizzare al
massimo l’attività di rilevamento e, contestualmente, fornire l’Ente di una
base tecnico-legale solida riguardo le operazioni effettuate. Le procedure,
ispirate alla massima trasparenza anche in virtù della semplicità e oggettività
dei requisiti e delle priorità scelte, sono quelle consentite dal Decreto
legislativo 165/2001 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle
dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, che prevede, tra l’altro, per le
collaborazioni come quelle in questione, l’invio d’ufficio di tutta la
documentazione relativa alla Corte dei Conti. Cosa puntualmente prevista sia
nel Regolamento che nel documento di approvazione dell’avviso pubblico.
Due riflessioni, infine, sugli attacchi all’Agenzia apparsi
sui giornali, che appaiono, francamente poco motivati. Sicuramente, se non
fosse stata data priorità al personale già utilizzato o formato, le polemiche
sarebbero, giustamente, sorte ugualmente, sia pure di segno opposto. La materia
del contendere riguarderebbe, tra l’altro, solo l’eventuale attività di
pochissime decine di persone (qualora tutte facessero domanda e fossero
iscritte ad Ordini ed Albi); solo una piccola parte su un totale di circa 250
unità che si possono arrivare a utilizzare. L’Agenzia, chiusi i termini per le
domande, darà comunicazione sul loro effettivo numero. Per cui agronomi,
biologi, periti agrari e agrotecnici con la voglia di lavorare tutta l’estate
si facciano avanti, le possibilità di lavoro ci sono e, fatto non secondario,
uguali per tutti (se si fa eccezione del piccolo gruppo di cui sopra).
Forse sarebbe il momento di cominciare a segnare qualche
punto a favore della Puglia, effettuando bene e in fretta con le nostre ragazze
e ragazzi l’attività di monitoraggio richiesta dalla Commissione europea,
riservando polemiche e attacchi per argomenti più importanti.
In ogni caso l’Arif, che istituirà sul proprio sito (www.arifpuglia.it)
un’apposita voce legata all’attività di monitoraggio della Xylella, è aperta ad
ogni suggerimento e valutazione sull’attività da svolgere nella prossima estate, al fine di rendere partecipe l’intera comunità regionale di
quanto si sta realizzando.
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