Premesso che in frutticoltura non esiste la forma
d’allevamento ideale, nelle scelte tecniche da adottare per realizzare un nuovo
pescheto si deve tener conto delle forme in parete sulle quali possono essere
possibili interessanti risparmi sia nella potatura sia, soprattutto, nel
diradamento. Due operazioni colturali che da sole rappresentano quasi il 50%
dei costi annui di manodopera per la coltura allevata con classico sistema a
vaso dove non è possibile incrementare il livello di meccanizzazione. Allo
stesso tempo deve però essere considerata la differente incidenza dei costi di
ammortamento dell’impianto che nel vaso, che non necessita di struttura di
sostegno, sono ridotti al minimo mentre diventano indispensabili nelle forme in
parete più attuali come il fusetto e l’asse colonnare.
Nuove tendenze
Le nuove tendenze dei peschicoltori nelle forme
d’allevamento sono riscontrabili osservando le scelte effettuate per gli
impianti di recente realizzazione. Il fusetto è il sistema che in questi ultimi
anni sta raddoppiando la sua presenza sulle aree vocate sostituendosi in primo
luogo alla palmetta ma anche al vaso. Anche l’asse colonnare è destinato a
diventare una forma sempre più diffusa per la sua semplicità di realizzazione e
l’eventuale possibilità di meccanizzazione.
Costi
I costi di produzione sono costituiti da una complessa serie
di voci il 65% delle quali rappresentate dalle spese annue direttamente
sostenute per manodopera e mezzi tecnici indispensabili alla conduzione del
frutteto. La porzione restante riguarda, invece, i costi di ammortamento di
impianto e macchine oltre che del prezzo d’uso del terreno, di assicurazione,
imposte e tasse. Da questa suddivisione dei costi di produzione è possibile
individuare i punti dove potranno essere realizzate delle economie. É per
questo motivo che forme d’allevamento in parete, che permettono una migliore
utilizzo della meccanizzazione, possono avere una loro importanza nel
contenimento dei costi di manodopera anche a fronte di spese d’impianto
iniziali che, per ettaro, sono sicuramente maggiori. Il vaso in effetti,
essendo una forma d’allevamento che non necessita di struttura di sostegno e
che comporta un investimento di piante inferiore rispetto a fusetto ed asse
colonnare, ha un costo annuo d’ammortamento decisamente inferiore oltre a
minori costi di abbattimento a fine ciclo. La struttura di fusetto e asse
colonnare, che permette una più agevole installazione dell’impianto di
microirrigazione, diventa un vantaggio solo con un sistema di protezione
antigrandine. Interessante è osservare è che la differenza della quota annua di
ammortamento di un pescheto allevato a vaso, vale a dire senza struttura,
rispetto ad una delle altre due forme di maggiore tendenza e se vogliamo più
specializzate, non è compensata da rese produttive/ha più elevate e pertanto il
vantaggio economico all’adozione di questi sistemi deve essere ricercato nelle
economie di gestione colturale.
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