Con l'ultima ondata di caldo in un agosto segnato dalla
persistente assenza di precipitazioni, sale il conto dei danni nelle campagne
dove, con l'avvio della raccolta delle mele, si prevede un calo medio del 23%
rispetto a quella della scorsa stagione con punte del 60% in Trentino. E'
quanto afferma la Coldiretti che evidenzia un calo praticamente per tutte le
varietà, dalle Red Delicious (-20%) alle Renetta del Canada (-80%) ed una
produzione nazionale totale di 1,76 milioni di tonnellate sulla base dei dati
Prognosfruit per effetto di gelate primaverili e siccità Si allunga dunque la
lista delle colture - sottolinea l'organizzazione agricola - colpite
dall'andamento climatico anomalo del 2017 che ha provocato il contenimento
produttivo di tutti prodotti base della dieta mediterranea. Il raccolto di
pomodoro per passate, polpe, concentrati e sughi da conserve è stimato in calo
del 12% rispetto allo scorso anno mentre per il grano duro da pasta si prevede
una contrazione media attorno al 10%, la vendemmia è ridotta del 25% e la campagna
di raccolta delle olive 2017/18 si prospetta una delle peggiori degli ultimi
decenni, addirittura inferiore all'annata pessima in termini quantitativi dello
scorso anno con 182mila tonnellate, già in calo del 62% rispetto all'annata
precedente. Ma a subire gli effetti sono anche gli animali - continua
Coldiretti - perché ha tagliato il foraggio per l'alimentazione del bestiame
con prati e pascoli secchi mentre il caldo stressa le mucche che producono fino
al 20% di latte in meno. Anche le api hanno sofferto le diffuse gelate
primaverili a cui ha fatto seguito il caldo e la siccità e la produzione di
miele è piu' che dimezzata rispetto alla media, per un totale quest'anno
attorno alle 10mila tonnellate, uno dei risultati peggiori della storia
dell'apicoltura moderna da almeno 35 anni. Il risultato - conclude Coldiretti -
è che sono salite a oltre 2 miliardi le perdite provocate alle coltivazioni e
agli allevamenti dall' andamento climatico del tutto anomalo.
Fonte: Ansa.it
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