Per la prima volta si registra un' inversione di tendenza a
livello mondiale delle semine Ogm, con 1,8 milioni di ettari coltivati in meno
nel 2015. Il crollo delle semine Ogm si registra anche in Europa, con -18 per
cento. E' quanto afferma Coldiretti, nel sottolineare che dall'analisi del
rapporto annuale dell'"International Service for the Acquisition of
Agri-biotech Applications" (ISAAA) emerge che la superficie ogm in Europa
nel 2015 si è ridotta ad appena 116.870 ettari di mais geneticamente modificato
coltivati in soli cinque Paesi sui 28 che fanno parte dell'Unione. Peraltro -
sottolinea Coldiretti - il 92 per cento di mais biotech europeo è coltivato in
Spagna, dove sono stati seminati 107.749 ettari (-21%), mentre le superfici
coltivate sono residuali in Portogallo, Romania, Slovacchia e Repubblica Ceca.
"Si tratta di una tendenza - commenta Coldiretti - che conferma la giusta
decisione dell'Italia che ha notificato alla Commissione europea nel 2015 la
richiesta di vietare la coltivazione di Ogm sul territorio assieme ad altri 18
Stati". "Per l'Italia gli organismi geneticamente modificati in
agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto
perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e
il grande nemico del Made in Italy", afferma il presidente della
Coldiretti Roberto Moncalvo.
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